Abbiamo passato pagina 100 dell'episodio III, continuiamo qui.

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PS: Alex torna!

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I'm not a football player.
È sottile la linea tra il pescare con la canna e stare sulla banchina come uno strōnzo.
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Posso fare una domanda stupida?
Perché ogni tot tempo/pagine i topic si chiudono e se ne apre uno nuovo? Cosa vieta di tenerli in vita per sempre e arrivare a pagina 1000?

In realtà non lo so, è un'abitudine più che altro

Non so però se a livello di database avere un topic molto lungo possa avere degli impatti sulle performance.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

La comunione dei delitti. Alfred Sole. 1976.

Semisconosciuto film di metà anni ’70 parecchio inquietante dal titolo originale puramente evocativo(“Alice dolce Alice”) che, se andasse in onda al giorno d’oggi, credo che farebbe scoppiare uno scandalo di proporzioni quasi immani.
Nella comunità italoamericana parecchio bigotta del New Jersey si aggira un serial-killer vestito con un impermeabile giallo e con il volto coperto da una maschera da bambola cattiva(come nel film “The Strangers” di Bertino) che comincia a mietere vittime a destra e a sinistra, in primis la sorella della piccola Alice, assassinata proprio il giorno della sua prima comunione.
Dove si nasconde il colpevole? All’interno della chiesa oppure nei tanti appartamenti accanto al luogo sacro?
Come ho scritto sopra film parecchio inquietante e malsano che tratta argomenti scottanti come la blasfemia, la pedofilia, la corruzione che si aggira nelle comunità religiose, l’insanità mentale, il difficile rapporto genitori figli, la solitudine, l’ossessione, la fede, un film che incute nello spettatore una certa ansia grazie anche alle musiche sinistre, al sorriso diabolico della maschera e alle atmosfere e gli ambienti che trasudano miseria e pazzia ad ogni angolo.
Un piccolo cult degli anni’70 che quasi sicuramente oggi verrebbe censurato alla grande.
p.s. in un piccolo cameo c’è anche una giovanissima Brooke Shield.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Dal tramonto all'alba. Robert Rodriguez. 1996.

Rivisto dopo venticinque anni questo film di Robert Rodriguez sceneggiato da Quentin Tarantino (che partecipa anche recitativamente nella parte di uno dei due protagonisti malviventi) e che a detta di molti cineamatori e addetti alla critica è uno tra i suoi film più riusciti tanto da divenire con gli anni un cult per gli amanti del genere.
Suddiviso in due parti(la prima tutta azione in stile tarantiniano e la seconda che omaggia gli horror di serie B) a me come altri è piaciuta più la prima parte rispetto alla splatterosa seconda e onestamente mal ho digerito il cambio di genere.
Il cast è di tutto livello, il protagonista George Clooney all’apice a quel tempo della sua bellezza e del suo fascino qui in una sua rara performance da cattivo e devo dire una delle sue poche convincenti per quanto mi riguarda, il già citato Quentin Tarantino, Harvey Keitel, una giovane Juliette Lewis e un allora debuttante Salma Hayek che molti ricorderanno nel suo iconico ballo con il serpente. Ottima anche la colonna sonora.
Alla fine per me che non sono mai stata una sua grande estimatrice questo film è discreto e come ho ripeto se si fossero attenuti al thriller sarebbe stato anche meglio per me.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Opera. Dario Argento. 1987.

Si chiude con questo film per Dario Argento un ciclo che fu per lui molto prolifico e di successo e che lo portò a diventare uno tra i registi più apprezzati e di culto tra i cineamatori.
Purtroppo in questo suo film si cominciano a percepire le avvisaglie del crollo che avverrà di li a poco(nello specifico tre anni dopo con “Trauma”), una trama confusa, recitazione parrocchiale(anche se nessuno sarà mai ai livelli terrificanti di sua figlia Asia) e un finale anonimo oltre che sconclusionato.
Opera ancora si salva per atmosfere(i corvi che librano nel teatro e l’ottima sequenza iniziale su tutti) e soprattutto si nota ancora quell’eleganza nel dirigere di Dario ma siamo purtroppo agli inizi della sua morte cinematografica.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

The Substance. Coralie Fargeat. 2024.

Il tema dell’invecchiamento e di una società che ti chiude tutte le porte soprattutto se sei una donna e lavori nel mondo dello spettacolo e sei disposta a tutto pur di rimanere ancorata a quel mondo, anche sfidare madre natura è un tema che è stato già proposto a Hollywood(penso al lontano “la morte ti fa bella”) ma mentre il film di Zemeckis era una brillante commedia dark questo film invece è un vero e proprio pugno nello stomaco, un fanta/horror notevole e molto coraggioso a mio parere, con citazioni in primis dal cinema di Kubrick ma anche da Cronenberg e Lynch, una visione lovercraftiana del Dorian Gray di Oscar Wilde ottimamente diretto e magistralmente interpretato dalle due protagoniste, in particolar modo Demi Moore che in questa pellicola si è davvero messa in gioco.
E’ un film che a me ha sconvolto(il finale in particolar modo) e che non consiglio se si è sensibili e soprattutto deboli di stomaco(ci sono alcune scene che sono davvero molto pesanti da sostenere).

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Anora
Probabile film dell'anno. Per me una bomba totale.

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10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

"Regalo di Natale" e "La rivincita di Natale" di Pupi Avati.
"Parenti serpenti" di Mario Monicelli.

A livello cinematografico Natale per me si identifica con questi tre film.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!