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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Vabbe immagino quale possa essere la soluzione: si aumentano il numero delle partite annuali da disputare cosi da incrementare gli introiti dai diritti tv cosi ci guadagnano praticamente tutti... Ad eccezione dei tifosi ma questo mi pare sia da tempo considerato un problema secondario...

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

Io non sono così sicuro che i tifosi non vedano come una cosa positiva il fatto che aumentino le partite.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

mah dipende, alla fine il giocare piu partite non significa necessariamente che poi il loro livello qualitativo sia superiore, anzi...
in piu anche il tifoso piu accanito dopo un po potrebbe cominciare a stufarsi a dover stare dietro alla propria squadra ogni 3 gg o giu di li, sempre che abbia anche una vita sociale, sia chiaro...

in piu se l'obiettivo è quello di provare ad attirare altri spettatori anche qui credo che non sia certo il sistema migliore quello di saturarlo con decine e decine di gare settimanali tra campionati, coppe e nazionali... da anni si sta assistendo ad esempio ad un rapido disinteresse da parte dei piu giovani nei confronti del calcio evidentemente stufi di questo continuo bombardamento mediatico quotidiano e che ormai seguono in maniera sempre piu distratta... e poi parlano di disputare mondiali ogni due anni... assurdo...

d'altronde è un comportamento naturale dell'essere umano: anche il piu goloso di dolci se lo obblighi a mangiare torte tutti i giorni 3 volte al di, dopo un po pure lui si rompe le palle e inizia a non sopportarli piu..

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"Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita". Avv. Prisco

Dal punto di vista personale sono d'accordo con te.

Però non è detto che la gran parte del pubblico pagante veda come un problema il fatto di vedere giocare più volte la propria squadra.
Poi certo, potrebbe anche stufarsi, eh, sia chiaro.

Anche se in realtà loro guardano ai ricavi, ed è meglio avere due partite a settimana seguite da 6 milioni di persone piuttosto che una sola seguita da 9 milioni (numeri a caso per dare un'idea).

Di sicuro hanno fatto i loro conti, certo è che non so quanto siano giusti vedendo le menti illuminate che gestiscono il mondo del calcio.

La mia ipotesi è che comunque si andrà verso una CL in cui una parte si qualificherà per merito per l'anno precedente, una parte si qualificherà per merito di ranking.
Spero che non si arrivi alle qualificazioni per merito di bacino d'utenza.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
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Ci risiamo...

Juve, Agnelli torna alla carica: oggi presenta la nuova idea di SuperLega

Il progetto SuperLega non è mai venuto meno, per lo meno nella testa e nelle intenzioni di Andrea Agnelli, Florentino Perez e Joan Laporta. Per i presidenti di Juve, Real Madrid e Barcellona, i tre club "fondatori" del primo tentativo subito abortito con la pressoché immediata uscita delle sei big inglesi, del Milan, dell'Inter e dell'Atletico (Psg, Bayern, Borussia Dortmund e Porto avevano preventivamente evitato di aderire), il futuro del calcio europeo continua a essere quello. Ma come? Ebbene, come riporta la Gazzetta dello Sport, oggi Andrea Agnelli dovrebbe intervenire e spiegare quali siano lo nuove linee guida al congresso sportivo-economico organizzato dal Financial Times a Londra. Appuntamento al quale, fra l'altro, parteciperà in videoconferenza anche il numero uno della Uefa Aleksander Ceferin, ex sodale di Agnelli e oggi suo principale avversario.

I contorni del nuovo progetto sono tuttora incerti. Sicuramente c'è attesa per capire dallo stesso Agnelli quali siano le linee portanti del progetto SuperLega-bis. La principale novità dovrebbe consistere nell’eliminazione delle ammissioni di diritto: insomma nessuno dovrebbe avere il posto assicurato, garantito dal blasone e non dal merito sportivo. La Superlega non sarebbe più un torneo chiuso, a inviti. Un sistema inaccettabile, motivo del fragoroso e repentino crollo del primo tentativo. Quale possa poi essere la formula proposta è difficile immaginare, resta tuttavia improbabile che per i padri fondatori i campionati nazionali siano l’unico criterio di qualificazione. La nuova Superlega - anticipa la Gazzetta dello Sport - potrebbe dunque richiamarsi al primo progetto di nuova Champions inizialmente prevista dal 2024, quello che prevedeva le migliori 24 squadre confermate anche nella stagione successiva più 8 qualificate dai campionati. Le novità sarebbero una Serie A e una Serie B, con promozioni e retrocessioni, come avviene nella Nations League Uefa. Per ora si tratta in ogni caso di ipotesi, di congetture: ma oggi, appunto, se ne dovrebbe sapere di più. Fari puntati dunque su Londra e su Andrea Agnelli.

https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/juve-agnelli-torna-alla-carica-oggi-presenta-la-nuova-idea-di-superlega_46823645-202202k.shtml

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Se eliminano l'abominio della partecipazione di diritto, per quanto mi riguarda non sono contrario a priori.
Poi ovvio che la Uefa sarà contraria, ma a quel punto la questione è solo chi deve gestire il carrozzone con tutti i soldi che ci girano intorno.

E la guerra in Ucraina, con la questione Gazprom come sponsor della CL, potrebbe avvantaggiare la Superlega.

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In linea di massima tendo ad essere d'accordo con te.
Se deve essere una riforma della Champions o un cambio di etichetta poco mi cambia...

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