Sampdoria, il mistero dei vocali di Lanna che annuncia la cessione. Oggi il CdA, cosa può succedere
Sono giornate bollenti in casa Sampdoria, non tanto sul fronte campo, quanto sulla vicenda societaria. La testa di maiale spedita a Corte Lambruschini, contenente riferimenti a Massimo Ferrero e Antonio Romei, ha sollevato improvvisamente l'ennesimo polverone attorno ad una società in evidente difficoltà, aprendo a scenari tutti da esplorare.
NESSUNA RIVENDICAZIONE - Anche in questo caso, come per il proiettile a salve inviato sempre nella sede della Samp, non ci sono state assolutamente rivendicazioni del deprecabile gesto, che quindi non può essere attribuito arbitrariamente alla tifoseria blucerchiata. Già in passato, ad esempio, Ferrero aveva fatto sapere di aver ricevuto dei proiettili e minacce sporgendo denuncia, ma contro ignoti. Anche una giornalista romana, Susanna Marcellini, ai tempi della trattativa Vialli aveva puntato il dito contro i sostenitori blucerchiati "colpevoli" di averle bruciato l'auto a causa delle sue difese al Viperetta, salvo poi chiudere in una bolla di sapone la vicenda. Atto da condannare quindi, nella maniera più assoluta, ma atipico per la tifoseria doriana e su cui stanno già indagando i Carabinieri del nucleo operativo e del nucleo investigativo.
DIMISSIONI? - La questione delle minacce a Antonio Romei ha spalancato un nuovo filone. A Genova infatti circolano rumors relativi alla posizione dell'avvocato ed ex braccio destro di Ferrero, che sarebbe rimasto particolarmente turbato dalla vicenda e si sarebbe preso qualche giorno di riflessione per valutare il da farsi, soppesando anche l'ipotesi delle dimissioni. Giova ricordare come lo stesso Romei, nell'incontro stampa successivo alla presenza di Ferrero a Marassi per la partita con la Roma, avesse ribadito un concetto: "Che io sia stato la persona che Ferrero lo ha portato qua, è un dato di fatto. La città non mi vuole per questa macchia? Me lo dica e torno indietro". Il problema è legato alla clausola "simul stabunt, simul candent", valida per il CdA della Sampdoria. Si tratta di una forma giuridica che prevede, in caso di dimissioni di uno dei consiglieri, la decadenza dell'intero Consiglio di amministrazione. In pratica, se si dimette Romei, viene meno l'intero CdA della Samp, che d'altra parte deve ancora votare il bilancio.
OGGI, TRA OLIMPICO E CDA - In serata la Sampdoria sarà di scena proprio all'Olimpico, dove peraltro c'è un forte rischio di presenza di Massimo Ferrero allo stadio. Una simile comparsata verrebbe letta come una vera e propria provocazione, e sarebbe capace di infiammare ulteriormente una situazione già tesa. Oltre a quella di Roma c'è un'altra partita in programma: è previsto infatti in data odierna un CdA - in videoconferenza, Lanna e Panconi sono a Genova, Bosco e Romei a Roma - assolutamente non urgente e slegato dalla vicenda della testa di maiale, fanno sapere dalla società. Pare che si tratteranno alcune modifiche statutarie, da vedere quali punti verranno toccati. Difficile però pensare che non vengano trattati i fatti recenti.
VOCALI SULLA CESSIONE - L'intrigo si è arricchito ieri con l'annuncio, fatto da Il Secolo XIX, in merito all'esistenza di alcuni messaggi vocali nei quali la voce del presidente Marco Lanna annunciava una cessione imminente (per lunedì, oggi) del club ad un primario fondo americano. Queste presunte note audio, al momento irrintracciabili, sono state smentite in maniera netta e vigorosa dal presidente Lanna in persona, che ha bollato come scemenze queste voci.
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