
55 anni fa l'Unione Sovietica si aggiudicò il primo Europeo della storia, sconfiggendo in finale a Parigi per 2-1 la Jugoslavia, con gol decisivo di Ponedelnik realizzato al 113'.


Tanti i fuoriclasse di quella formazione, a cominciare ovviamente da Lev Yashin, senza dimenticare il leggendario Igor Netto (forse il primo terzino sinistro realmente offensivo e moderno della storia del calcio), il regista Slava Metreveli, la formidabile ala destra Valentin Ivanov, la fantasiosa ala sinistra georgiana Mikhail Meskhi ("il Garrincha sovietico") e il già menzionato cannoniere Viktor Ponedelnik. Nel frattempo, il giocatore russo più forte di sempre, Eduard Streltsov, se la stava spassando in un bel gulag...
Quella nazionale, rinforzata da nuovi elementi sbocciati negli anni successivi, arrivò in finale anche nell'edizione successiva dei campionati Europei, perdendo questa volta nei minuti finali contro la Spagna padrona di casa. Nel '68 - come è noto - fu invece una monetina a negare la terza finale consecutiva all'URSS. Finale che sarebbe comunque arrivata nel 1972, con una nuova sconfitta, questa volta decisamente più netta (3-0 contro sua Maestà Gerd Müller).
A livello di risultati ottenuti tra Europei e Mondiali l'Unione Sovietica è comunque stata la nazionale europea più continua/costante di tutti gli anni '60.
