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MessaggioInviato: gio 19 gen 2023, 20:28 
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Reg. il: lun 4 giu 2012,
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Milan, le responsabilità di Maldini. Garante sì, ma di RedBird

Le “colpe” della proprietà Milan sono note e sono chiare. Da Elliott a RedBird, dai Singer a Cardinale, mecenati non ce ne sono, tifosi nemmeno. Appassionati forse, resta da capire di cosa. In realtà sono “scelte” più che “colpe”, per questo è giusto usare le virgolette. Si tratta di fondi di investimento che maneggiano denaro, non sentimenti. Lo scudetto che per loro più conta è quello dei bilanci, basta saperlo e lo sappiamo. Inutile tornarci sopra dopo la sconfitta in Supercoppa e a metà di una stagione che per il Milan quasi certamente si chiuderà senza titoli. Non sarà la prima, non sarà un dramma. Il Milan resterà Milan anche quando non vince. È giusto un peccato non avere cavalcato l’onda scudetto con i rinforzi adatti, resta la sensazione di una grande occasione persa.

Anche di Pioli abbiamo parlato spesso, le sue colpe sono già più chiare e non hanno bisogno di virgolette, perché hanno nomi e azioni definite. Vinto lo scudetto, rinnovato il contratto, ha probabilmente pensato oltre le sue capacità, cominciato esperimenti sui giocatori (i terzini che fanno i mediani) e sulla squadra (difesa a 3 e difesa a 4, difesa a uomo e zona mista o zona pura sui calci da fermo) nel tentativo di sorprendere l’avversario, ma col risultato di generare confusione nei suoi giocatori. Chiedere a Tomori e Theo, a Kalulu e Calabria. Kjaer invece è un altro discorso, dopo l’infortunio e a 34anni sembra davvero al capolinea: averlo mandato in campo a Riad, equivale a un suicidio calcistico. Gravissimo per un allenatore non capirlo.

Oggi però è giusto parlare anche di un totem come Maldini, una leggenda nella storia del Milan e in assoluto del calcio. Pochi giorni dopo lo scudetto vinto a maggio, in un’intervista alla Gazzetta spiegò cosa serviva per crescere: «Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo, possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions», altrimenti «rimarremmo nel limbo, tra le migliori sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarci per la Champions».

Cominciò quel giorno (era il 27 maggio) un tira e molla di oltre un mese (firma alle ore 21 del 30 giugno) prima che Maldini (e Massara) firmassero il rinnovo di contratto col Milan. Si parlò di maggiori margini operativi, di carta bianca sul mercato, tutte fantasie uscite chissà come, perché l’unica cosa che Maldini strappò a RedBird (bozza del contratto ricevuta da New York nella notte fra il 29 e 30 giugno) fu un miglioramento del suo ingaggio. Nessun’altra garanzia, tanto meno tecnica. Del budget di mercato (45 milioni) sapeva fin dal primo incontro con Cardinale (2 giugno), quello in cui capì che non sarebbe mai potuto arrivare a Botman, perché la proprietà non poteva nemmeno immaginare di spendere 37 milioni per un difensore, perché un difensore non dà spettacolo.
Maldini (e Massara) hanno allora puntato forte su De Ketealere, fin qui rivelatosi inutile, anzi in realtà dannoso perché i suoi 35 milioni hanno poi costretto il Milan a ripiegare su prestiti per completare la rosa: Vrankx, Thiaw, Dest, incognite diversamente misteriose a 6 mesi dall’arrivo a Milanello. CDK gioca poco e male e a questo punto c’è da cominciare anche a dubitare del suo vero valore in prospettiva. Qual è il suo ruolo? Pioli lo schiera dietro la punta, ma chi lo conosce bene, dice che in Belgio giocava in un altro modo. E il Belgio, poi, non è la Serie A. Del resto, ricordiamo che il Milan per averlo, vinse la concorrenza del Leeds, non del Chelsea.

Maldini (e Massara) per l’attacco hanno scelto Origi, di professione riserva del Liverpool. È dalla scorsa estate che invitiamo a ragionare sui numeri del belga (sempre poche partite e pochi gol) e sulla sua scelta di restare per 6 anni sulla panchina dei Reds. Un giocatore forte, ambizioso e sicuro di sé, avrebbe cambiato aria molto prima, non a contratto scaduto (e non rinnovato). Come Maldini (e Massara) hanno potuto pensare che Origi fosse l’uomo giusto? Male per Pioli che Giroud abbia poi finito anche per giocare il Mondiale da titolare, complice l’infortunio di Benzema. Dal Qatar è tornato un campione stanco. Ma Origi, pur riposato, è peggio di lui.

Di Ziyech ed Enzo Fernandez sanno tutti, già solo con quei due sarebbe stato un altro Milan. E Dybala lasciato un mese senza squadra? Gl’infortuni, di Maignan in particolare, non hanno aiutato Pioli. Dopo Riad, Maldini è andato a Bergamo a vedere il figlio Daniel giocare in Coppa Italia. Prima, aveva spiegato perché la squadra non ha bisogno di rinforzi. Ci sta che lo dica perché rappresenta Cardinale, il suo datore di lavoro, meno che pensi veramente. Garante, sì. Ma di RedBird.

https://www.calciomercato.com/news/mila ... bird-56475

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MessaggioInviato: ven 20 gen 2023, 12:02 
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mercato estivo fallimentare su tutta la linea, poco da dire

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MessaggioInviato: ven 27 gen 2023, 11:20 
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Milan, la Procura indaga sulla vendita del club a RedBird

Come riportato dall’Ansa, il Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf sta effettuando acquisizioni nell’ambito di un’inchiesta con al centro la vendita del Milan dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale dell’agosto scorso. L’indagine, nello specifico, parte da un esposto dell’ex socio di minoranza nella gestione del club, la lussemburghese Blue Skye. Esposto sulla vicenda di un pegno legato al fondo Elliott già contestata anche in altre sedi. Il fascicolo del pm di Milano Giovanni Polizzi e dell’aggiunto Maurizio Romanelli al momento è a carico di ignoti e ipotizza una presunta appropriazione indebita: al momento non risultano indagati.

https://www.calciomercato.com/news/mila ... edbi-24218

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MessaggioInviato: lun 30 gen 2023, 9:31 
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Reg. il: lun 4 giu 2012,
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Crisi Milan, fra errori e presunzione: le colpe di Pioli e gli errori di Maldini. E i parametri?

La crisi del Milan è spiegata dal suo calcio e illustrata dai numeri: 7 partite nel 2023 e una sola vittoria, 4 sconfitte, di cui 3 in 11 giorni, con 12 gol al passivo fra Inter, Lazio e Sassuolo. Il primo provvedimento? Un giorno di riposo. Dopo la figuraccia col Sassuolo, Pioli ripete le stesse cose inutili cose dell’ultimo mese; Maldini no, nel senso che stavolta preferisce stare zitto; il resto della società ha un nome, ma non un volto: non che Gazidis fosse uno che parlava tanto, complice probabilmente anche la lingua, ma chi l’ha sostituito (Giorgio Furlani, già manager di Elliott e ora a.d. rossonero) non ha ancora detto una parola una. Il presidente Scaroni magari interverrà domani, per dire che il problema è San Siro e che bisogna tirarlo giù. Pare ci sia stato un vertice negli spogliatoi, a partita finita e vergogna ancora calda: devono essere volate parole poco grosse, se il provvedimento è appunto: domani state a casa. Presunzione o presa d’atto, nella settimana del derby?

Resta un mistero decifrare cosa è successo al Milan campione d’Italia: non basta il mercato sbagliato in estate o non fatto in inverno per giustificare 5 gol presi in casa dal Sassuolo (che aveva raccolto 2 punti nelle 8 precedenti partite). La squadra ha perso identità più ancora che giocatori. Pioli ne ha perso il controllo, ha ingenerato confusione nel gruppo, stordito per le sue scelte tattiche spesso in contraddizione. Non parliamo dei cambi, poi.

Il Milan campione d’Italia, squadra giovane e di prospettiva, non c’è più: il ciclo è già chiuso senza averlo mai veramente aperto, perché una vittoria non fa ciclo e quest’anno il Milan non vincerà nulla, nel frattempo è diventato palese a tutti. Colpa di una squadra che non è stata rinforzata come meritava l’entusiasmante vittoria della scorsa stagione. L’all-in su CDK non ha pagato: interessa ancora a qualcuno (oltre a RedBird) se il belga diventerà importante fra due anni? il primo a non credere in lui è Pioli, che dopo averlo tenuto in panchina per 3 mesi, l’ha tolto dopo 45 minuti, alla prima da titolare. Per altro per rimettere in campo Leao, assurdamente escluso in partenza. Leao, il migliore schema del Milan, anche l’anno scorso. Perché “palla a Leao” è stata la giocata dello scudetto, non altre.
L’assenza di Maignan è una delle cause principali per spiegare la crisi del Milan, che più dell’assenza del francese, soffre la presenza del suo sostituto. Tatarusanu genera insicurezza in tutta la squadra e a furia di giocare e di subire gol, ha visibilmente smarrito anche le poche certezze che l’hanno sostenuto fino alla pausa. È molto strano che un grande ex difensore come Maldini non l’abbia capito, intervenendo già a inizio gennaio, quando si è capito che Maignan sarebbe stato fuori un altro paio di mesi (poi un giorno ci spiegheranno bene perché). Pioli ha provato Mirante in amichevole, la società ha preso il carneade Vasquez per farne il terzo del futuro, ma molto più utile sarebbe stato cercare un titolare per il presente.

Pioli rischia la panchina, non se la gioca nel derby. Ma quasi. A difendere la sua posizione, più che lo scudetto vinto a maggio (se il Chelsea liquida Tuchel che ha vinto la Champions, non sarebbe un’eresia farlo con chi vince la Serie A) c’è il contratto firmato a novembre: 2 anni a 4 milioni netti, che al lordo fanno 16 milioni, troppi da pagare per una società che guarda soprattutto alla sostenibilità economica. Ma allora perché quel contratto? Perché due anni, uno era troppo poco? Cardinale non deve essere molto contento… Già, Cardinale. Nessuna notizia da New York. Le ultime lo davano in procinto di guardare il derby di Riad e intenzionato a tornare a San Siro per la sfida col Tottenham. Chissà se ha visto anche Milan-Sassuolo, arrabbiato il doppio anche per l'inutile levataccia, la domenica mattina.

Un’ultima cosa. Il mercato chiude martedì sera. Volendo, il tempo per puntellare l’organico ci sarebbe ancora. La qualificazione alla prossima Champions vale un acquisto, forse due. Qualcuno dica a Maldini, che oggi il Milan non sta rispettando i parametri.

https://www.calciomercato.com/news/cris ... -err-10955

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Reg. il: dom 28 lug 2013
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Si ma non sta scritto da nessuna parte che bisogna per forza di cose aprire un ciclo dopo una vittoria. Sta cosa del ciclo mi sembra una delle ridondanze a cui spesso si affidano i giornalisti o gli addetti ai lavori nostrani.
Cioè che il Milan non potesse replicare la striscia di vittorie della Juventus mi pare fosse abbastanza palese. Tra l'altro se non erro anche a livello di pronostici non credo che quest'estate ci fosse un plebiscito in favore del bis dei rossoneri. Erano tra le favorite ma non certamente l'unica o la prima per distacco.

Tra l'altro (ricollegandomi al post di ieri di PP ultra) stiamo entrando in una fase molto particolare del calcio italiano. Con le strisciate che palesano ben più di qualche problemino a livello societario (ed economico finanziario) e con una non strisciata che si appresta ad interrompere la striscia di vittorie delle suddette. Magari avrà ragione chi afferma che si va verso un ulteriore e sostanzioso abbassamento di livello del nostro calcio. Ma potrebbe anche essere che una maggiore incertezza ai fini della vittoria finale possa smuovere qualcosa di positivo o rendere il campionato in generale più interessante.
Anche perché negli ultimi anni di dominio Juventus non mi sembra che i risultati europei delle italiane siano stati strabilianti, magari un ricambio anche a livello di posizioni "dominanti" potrebbe rimescolare le carte anche in Europa (posto che nel calcio moderno il divario tra le super big europee e le altre rischia di aumentare sempre di più).

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

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Reg. il: lun 4 giu 2012,
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termopiliano ha scritto:
Magari avrà ragione chi afferma che si va verso un ulteriore e sostanzioso abbassamento di livello del nostro calcio. Ma potrebbe anche essere che una maggiore incertezza ai fini della vittoria finale possa smuovere qualcosa di positivo o rendere il campionato in generale più interessante.


se la serie a sta diventando piu incerta sulla vittoria finale bisognerebbe allora chiedersi come mai la lotta per lo scudo è virtualmente gia finita prima del termine del girone d'andata con la prima che naviga facile a +13 dalle altre...

termopiliano ha scritto:
Anche perché negli ultimi anni di dominio Juventus non mi sembra che i risultati europei delle italiane siano stati strabilianti, magari un ricambio anche a livello di posizioni "dominanti" potrebbe rimescolare le carte anche in Europa (posto che nel calcio moderno il divario tra le super big europee e le altre rischia di aumentare sempre di più).


e se non c'è riuscita la juve a brillare in europa, pur essendo stata in quegli anni la societa piu ricca e piu forte d'italia, come potrebbero riuscirci adesso eventualmente altre realta che sono addirittura piu deboli economicamente e tecnicamente? chiedo per un amico...

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Reg. il: dom 28 lug 2013
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Ad inizio anno avevi per caso pronosticato il Napoli possibile campione d'Italia?
Ovviamente facevo riferimento a quel tipo di incertezza. Che poi il Napoli stia dominando in Italia (e, mi pare, facendo bene anche in Europa) è un altro discorso.
L'incertezza nella vittoria finale nasce anzitutto dal fatto che nessuno aveva pronosticato il Napoli al primo posto.
Se poi sta dominando vuol dire che se lo meritano (così come ovviamente stanno demeritando le altre presunte favorite). Ma quando vince una squadra che nessuno dava per favorita allora vuol dire molto banalmente che nessuno ha azzeccato il pronostico.

Sul discorso Europa. Non ho detto che le Italiane faranno meglio o inizieranno a vincere (del resto ho anche specificato che il gap tra le big europee e le altre è destinato ad aumentare). Ho detto una cosa diversa. Mi spiego meglio. Se il "prezzo" da pagare per una squadra che domina il campionato per 10 anni è che comunque non vinci un #@*§ in Europa allora probabilmente un rimescolamento delle carte (e delle posizioni) potrebbe creare qualche situazione nuova e magari potenzialmente interessante. Poi magari scivoli dietro a Portogallo e Olanda nel ranking e finisci nel dimenticatoio del calcio europeo, chissà.
Del resto si tratta di previsioni a medio termine, diciamo almeno da qui a 5/6 anni.

In definitiva.
Lungi da me demonizzare le strisciate. Ogni campionato ha bisogno delle sue big (ovviamente a patto che queste big giochino pulito, ma è un altro paio di maniche).
Ma credo che un campionato dove vincono e dominano sempre le stesse 3 (seppur a turno e a giro) alla lunga è destinato ad avere qualche problemino di interesse e seguito. Poi magari negli anni a venire sarà anche peggio (e infatti ho specificato che magari avrà ragione chi la pensa come PP ultra). Ma arrivati ad una fase di stallo un rimescolamento delle carte non è detto che sia necessariamente una cosa negativa.
Poi, ovviamente, chi vivrà vedrà.

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sembra che a Milano sponda rossonera stiano volando schiaffi alla cieca.


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Reg. il: lun 4 giu 2012,
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termopiliano ha scritto:
Ad inizio anno avevi per caso pronosticato il Napoli possibile campione d'Italia?
Ovviamente facevo riferimento a quel tipo di incertezza. Che poi il Napoli stia dominando in Italia (e, mi pare, facendo bene anche in Europa) è un altro discorso.
L'incertezza nella vittoria finale nasce anzitutto dal fatto che nessuno aveva pronosticato il Napoli al primo posto.
Se poi sta dominando vuol dire che se lo meritano (così come ovviamente stanno demeritando le altre presunte favorite). Ma quando vince una squadra che nessuno dava per favorita allora vuol dire molto banalmente che nessuno ha azzeccato il pronostico.


se è per quello nemmeno il milan era pronosticato vincitore la scorsa stagione eppure alla fine il campionato lo ha vinto lo stesso (grazie anche all'ottimo lavoro di simoncino...) ma questo che cosa ha a che vedere col livello medio del calcio italico che ormai anno dopo anno diventa sempre piu povero qualitativamente ed economicamente?

termopiliano ha scritto:
Sul discorso Europa. Non ho detto che le Italiane faranno meglio o inizieranno a vincere (del resto ho anche specificato che il gap tra le big europee e le altre è destinato ad aumentare). Ho detto una cosa diversa. Mi spiego meglio. Se il "prezzo" da pagare per una squadra che domina il campionato per 10 anni è che comunque non vinci un #@*§ in Europa allora probabilmente un rimescolamento delle carte (e delle posizioni) potrebbe creare qualche situazione nuova e magari potenzialmente interessante. Poi magari scivoli dietro a Portogallo e Olanda nel ranking e finisci nel dimenticatoio del calcio europeo, chissà.
Del resto si tratta di previsioni a medio termine, diciamo almeno da qui a 5/6 anni.


a parte che il trend negativo delle italiane in europa ormai sta andando avanti gia da un bel po quindi i tuoi 5/6 anni a venire potrebbero essere fin troppo ottimisitici IMHO ma resta il principio di base che è vero che suddetto rimescolamento possa di sicuro portare una certa "novita" in ambito nazionale e se adesso lo scudo lo vincono anche altre realta, oltre le solite, allora per noi italiani puo essere una roba interessante ma resta comunque limitata al solo ambito nostrano e basta.

che banalmente il napoli quest'anno stracci tutti vincendo il campionato a mani basse e poi ad esempio la prossima stagione non riesce a superare nemmeno il girone di champions, ti rendi conto pure tu che per il calcio italiano sarebbe l'ennesima riconferma dell'inesorabile calo di valori e di credibilita a livello europeo e mondiale...

termopiliano ha scritto:
In definitiva.
Lungi da me demonizzare le strisciate. Ogni campionato ha bisogno delle sue big (ovviamente a patto che queste big giochino pulito, ma è un altro paio di maniche).
Ma credo che un campionato dove vincono e dominano sempre le stesse 3 (seppur a turno e a giro) alla lunga è destinato ad avere qualche problemino di interesse e seguito. Poi magari negli anni a venire sarà anche peggio (e infatti ho specificato che magari avrà ragione chi la pensa come PP ultra). Ma arrivati ad una fase di stallo un rimescolamento delle carte non è detto che sia necessariamente una cosa negativa.
Poi, ovviamente, chi vivrà vedrà.


ma anche no... in oltre 100 anni di storia della nostra massima serie ben 74 scudetti sono stati vinti dalle prime 3 strisciate eppure mi pare di non aver mai notato finora "problemini di interesse e seguito" da parte degli appassionati italiani per questo calcio apparentemente cosi elitario, anzi... nel corso degli anni sono aumentate le testate dedicate al calcio, i programmi televisivi, gli abbonamenti alle tv a pagamento, etc etc persino sono nate e si stanno pure intensificando blog e riviste online che quotidianamente discutono di pallone e non certo riferendosi alle solite strisciate, ad ulteriore riconferma che i tifosi continuano a seguire il calcio giocato e non a prescindere da chi vince o meno lo scudetto ogni anno...

semmai un calo fisiologico sta arrivando dall'eccesso dell'offerta che vede ormai quasi tutti i giorni ed a qualunque ora del giorno la possibilita di seguire questo o quel match in tv, pure della serie b peruviana, ed allora si è logico che anche il piu appassionato sfegatato ne possa avere le palle piene e si dedica ad altro. di certo un eventuale disinteresse per la serie a non arriva mica perche finora hanno quasi sempre vinto le stesse 3, eh...

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Reg. il: lun 16 ago 2021
Alle ore: 12:21
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si, ma non facciamo passare il Napoli per il "Verona di turno"

Il Napoli è dal 2011 che è stabilmente nelle prime 3; è arrivato sotto il quarto posto solo 3 volte negli ultimi 14 campionati.

2011-2012 terzo
2012-2013 secondo
2013-2014 terzo
2014-2015 quinto (a 5 punti dalla lazio persi nello scontro diretto all'ultima giornata)
2015-2016 secondo
2016-2017 terzo
2017-2018 secondo (con 91 punti)
2018-2019 secondo
2019-2020 settimo
2020-2021 quinto (ad un punto dal quarto posto perso all'ultima giornata con il pareggio di verona)
2021-2022 terzo


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