Oggi è ven 19 apr 2024, 3:29

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 9 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Julinho , un'ala nel vento.
MessaggioInviato: dom 29 nov 2009, 17:28 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Posto qui questo gustosissimo articolo su una delle piu' grandi ali destre mai apparse sulla faccia della terra.

"E' morto Julinho" -
Così l''ho saputo dal mio amico Giulio che mi telefona spesso la domenica pomeriggio per scambiare qualche parola sulla Fiorentina, certe notizie non dovrebbero venir date mai, perché certa gente non dovrebbe mai morire.
Non è la morte in sé di un uomo, malandato di cuore e d'altro e che avrebbe compiuto 74 anni il prossimo 9 agosto, a costituire la parte più brutta della notizia; quello che ti lascia senza parole e che con lui è morto un altro pezzo di Fiorentina, un altro pezzo di calcio, e un altro pezzo della nostra infanzia, quando il suo nome,il nome di uno che non avevamo e non avremmo mai visto giocare, veniva evocato dai nostri padri amanti del calcio con un rispetto ed un'ammirazione tangibile e che, sentivamo superiore a quella che noi bambini riservavamo agli idoli del nostro album Panini.
"Jair" - disse una volta il padre di un mio amico - "Jair è bravo, ma noi avevamo Julinho …" - e noi bambini restavamo senza parole di fronte a quel nome che evocava lunghe corse sulla linea del fallo, terzini disseminati come i birilli di un filotto, cross bassi, cosi forti e tesi "che battevano nei piedi dei nostri o dei loro e finivano in gol, e con lui segnava anche Virgili !" .
Era una presenza ingombrante ed invisibile, ed anche seccante perché sviliva i nostri idoli, era una sorta di pietra di paragone che ci faceva sentire ancora più piccoli, sfortunati di non essere stati grandi "quando c'era Julinho…"

Qualche anno dopo, giovane, ma già adulto, in quell'età dove non sia ascoltano più incondizionatamente le sentenze dei più anziani, assistetti ad una trasmissione celebrativa sulla Fiorentina assieme ad uno di quelli che "l'avevano visto".
Il video con le clips in bianco e nero mostrava le poche immagini dei "cinegiornali" che documentavano il primo scudetto della Fiorentina ed il cronista magnificava soprattutto le doti di Julinho, descrivendolo come un fenomeno, e lasciando a noi, abituati a Causio e Claudio Sala a Domenghini e Bruno Conti, scomodi paragoni fra ricordi e fantasie.
-"Ma era così tanto forte come lo descrive questo qua ?" - mi venne da dire da presuntuoso ventenne con un tono un po' scettico e "colui che aveva visto" mi rispose -"No, per l'amor di Dio, questo che parla non rende l'idea, sta descrivendo un giocatore di calcio e invece parla di Julinho !" -

Perché per i tifosi della Fiorentina, Julinho non era "un calciatore"; "calciatori" erano Magnini e Cervato, Segato e Virgili, Gratton e Prini, "calciatore", fortissimo, era anche Montuori, ma Julinho no, Julinho era Julinho e basta.

Non era funambolico, ma imprendibile.
Non aveva un dribbling tutto finte e controfinte, "lui andava diritto, cascavano gli altri" - è questo il ricordo. Segnava poco per gli standard dell'epoca (solo 22 reti in 89 partite), ma con lui segnavano tutti gli altri, "segnava anche Virgili !" - insisteva il padre del mio amico- "Una volta Julinho gli passò una palla a porta vuota, col Milan, e Pecos Bill tirò così alto e forte che il pallone andò in Viale Manfredo Fanti ! Ma con Julinho alla fine segnava anche uno come Virgili" .

Parlando strettamente in termine di ruolo Julinho era un'ala destra e se domandavi a chi assomigliasse delle moderne ali destre, se fosse un'ala "alla Jair" o "alla Causio", "alla Conti" o "alla Claudio Sala", immancabilmente "quelli che avevano visto" dopo qualche risatina dissacrante concludevano che Julinho era "un'ala desta alla Julinho".
E basta.
Arrivò dal Portuguesa, vinse uno scudetto memorabile, giocò una finale di Coppa Campioni, poi, per motivi mai chiariti del tutto, tornò in Brasile, al Palmeiras, prima della fine della sua terza ed ultima stagione italiana.
Di lui ho visto e so poco; potrei dirvi "che aveva un piede solo", ma "coloro che avevano visto" garantiscono che bastava perché con quel piede era capace di tutto, potrei parlarvi di una vittoria, di un gol , invece vi racconto di una foto.

Una foto che almeno prima campeggiava nel vestibolo degli spogliatoi dello Stadio Comunale "Artemio Franchi", era una foto di Julinho, ma quello che colpiva era l'insieme dell'inquadratura.

Vi era ritratto, oltre al campione viola, un altro giocatore in una posa inconsueta : un calciatore in maglia a strisce verticali, quella del Lanerossi Vicenza, che si sta rialzando affannosamente con lo sguardo rivolto a Julinho, che , in piedi, sta controllando il pallone con la suola, nella posizione di chi ha appena vinto un dribbling; il corpo, dalle spalle alle caviglie, percorso da una ondulazione, sinuosa, dolce e progressiva.

Quando la vidi, l'unica volta che sono stato in quel luogo magico, chiesi al mio accompagnatore, ovviamente uno di quelli "che avevano visto" e lui mi raccontò quello che io adesso racconto a voi.

"Julinho non era arrivato subito"- racconta il mio accompagnatore accendendosi una sigaretta, segno che la storia non sarà breve- "ma dopo che il campionato era già cominciato da qualche partita, ed una delle prime gare che gioca è a Vicenza, su un campo molto pesante.
Era stato l'ala destra del Brasile ai Mondiali di un anno e mezzo prima in Svizzera" - continua con gli occhi che guardano nel tempo -"ed era attesissimo, ma va tenuto conto che Julinho era arrivato dall'estate del Brasile all'inverno italiano e che allora in Brasile le partite in caso di pioggia venivano sospese."
Si sofferma un attimo, come se quello che deve dire gli costi fatica, poi riattacca parlando con calma per essere chiaro.
"Con queste attenuanti Julinho non tocca palla." - dice tutto d'un fiato come se fosse una bestemmia di cui vergognarsi, poi prosegue subito, quasi per cambiare discorso - "Nel Vicenza giocava un giovane terzino (oggi si direbbe un "emergente"), Mirko Pavinato, che lo marca benissimo e che nel dopopartita si lascia scappare qualche parola di troppo, qualche parola che potrebbe essere la frase "tutto qua il fenomeno brasiliano ?" - qui si ferma e gli sfugge un sorriso.
"La cosa viene riferita a Julinho che prende appunti.
Il campionato continua, Julinho si ambienta, diviene l'uomo in più della Fiorentina più bella di sempre,una squadra grande che vince uscendo fra gli applausi anche in trasferta, una squadra che non perde mai e domina il campionato come nessuno lo ha mai dominato e lo dominerà più.
Passando di vittoria in vittoria la Fiorentina arriva al girone di ritorno ed il Vicenza restituisce la visita alla Fiorentina, su di un campo che sembra un biliardo, in una bella giornata di primavera e quel giorno Pavinato ritrova Julinho che si ricorda di Pavinato.

Julinho, oltre che di Pavinato, si ricorda anche di quello che gli avevano riferito Pavinato aveva detto di lui dopo la partita di andata e se non se lo ricorda qualcuno (maledetti toscani…) provvede a ricordarglielo.
Pavinato passa un brutto pomeriggio : dribbling di tutti i tipi, veroniche, un autentico campionario con Julinho che, contrariamente al solito, cerca il colpo spettacolare.
Il risultato è presto messo in archivio e sul velluto Julinho è ancora più scatenato.
Se la guardi bene"- mi dice -"quella foto ha una prospettiva "strana" vieni più vicino"-

Si avvicina alla foto e me la indica, riguardandola infatti si nota Pavinato che si rialza, ma non sul campo, bensì sulla pista d'atletica, un posto dove i calciatori di solito non vanno mai, mentre Julinho lo aspetta sulla linea del fallo e lo guarda soddisfatto, ma con l'espressione seria e triste che lo caratterizzava, quello sguardo calmo e serio sopra un naso e dei baffetti che hanno solo i croupier e le ali destre anni '50 .
"A quel punto" - riprende -", l'allenatore del Vicenza, che allora si chiamava ancora Lanerossi, si alza dalla panchina e si rivolge a Bernardini perché faccia cessare quella mattanza.
Era un altro calcio, un calcio nel quale non c'erano le sostituzioni e l'unico modo per sottrarre Pavinato a quello scempio era l'intervento di Fulvio Bernardini"- conclude senza dar segni che adesso che si può cambiare mezza squadra le cose gli appaiano migliori; spegne la sigaretta e mi prende sottobraccio e continua- "Un intervento, autorevole, che arriva subito, proprio perché quello è un altro calcio, e basta un cenno di "Fuffo" perché Julinho esca di partita, passando la palla sempre di prima senza più torturare il povero Pavinato.
Questa, caro mio, è la storia di quella foto.

La storia di Julinho sarebbe più lunga e chi non l'ha visto non può credere quanto fosse formidabile, vinse quello scudetto e se fosse rimasto forse ne avrebbe vinto qualcun altro, ma adesso questo non conta più"-
Uscimmo da quel luogo incantato entrando nella primavera di Firenze col rumore del vento che muoveva le foglie che sembrava il brusìo lontano di un pubblico in festa.



E' così che mi hanno disegnato il mito di Julio Botelho, detto Julinho; un mito non può non avere contorni sfumati, se no che mito sarebbe.

Leggerete altrove ricordi più dettagliati e migliori del mio, degni di un grande calciatore che non fu Campione del Mondo solo perché aveva lasciato prima la sua maglia sulle spalle di Garrincha, che non è come "perdere il posto in nazionale".
Adesso Julinho e Garrincha si ritroveranno assieme e due ali così non le hanno mai viste neppure fra gli angeli.

http://www.postadelgufo.it/storie&miti/julinho.html

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Share on FacebookShare on TwitterShare on Google+
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: ven 27 mag 2011, 20:50 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Penso che questo debba essere considerato per la selezione terrestre .

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 28 mag 2011, 18:42 
Non connesso
Moderatore
Moderatore
Avatar utente

Reg. il: dom 10 apr 2005
Alle ore: 14:02
Messaggi: 7175
«Un'ala puo' arrivare a Julinho, non oltre» disse di lui Fulvio Bernardini.
Merita sicuramente di entrare nella selezione terrestre, epico... Continuo a non capire la presenza di Ceulemans o Robben o Robson o Schuster... c'è tanta tanta gente più forte, più meritevole. Ad esempio, altra ala destra da favola fu Kurt Hamrin.. vale 2 volte Ceulemans...

_________________
«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 28 mag 2011, 18:45 
Non connesso
Pulcino
Pulcino
Avatar utente

Reg. il: dom 5 dic 2010,
Alle ore: 1:10
Messaggi: 1803
Località: Granducato Di Toscana
Pezzo da brividi.

_________________
de sica con l'ultimo "amici miei" hai offeso FIRENZE, ora io con i miei amici offendo roma

THIS IS FIORENTINA http://www.youtube.com/watch?v=KuS3HOW2Kjo

"Ho visto alti e bassi, l'amore di qualcuno e l'infinito egoismo di altri. Chi ha sofferto e fatto sacrifici ha il mio rispetto, chi l'ha usata solo per pubblicità ha il mio disprezzo."


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 28 mag 2011, 18:51 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Marco Bode ha scritto:
«Un'ala puo' arrivare a Julinho, non oltre» disse di lui Fulvio Bernardini.
Merita sicuramente di entrare nella selezione terrestre, epico... Continuo a non capire la presenza di Ceulemans o Robben o Robson o Schuster... c'è tanta tanta gente più forte, più meritevole. Ad esempio, altra ala destra da favola fu Kurt Hamrin.. vale 2 volte Ceulemans...


Ceulemans e Shuster ok ma non concordo assolutamente con le critiche a Robben e Robson , Robson vale 10 Overath , non parlo del valore assoluto del giocatore ma per l'utilita' alla squadra , Robson compie un lavoro di recupero palloni che Overath si sogna , tecnicamente ha un piede che fa quello che vuole , ha carisma che Overath si sogna , Bryan Robson e' un fuoriclasse , la sua presenza non e' assolutamente in discussione per quanto mi riguarda lo stesso per Robben .
Julinho pero' devo visionarlo per inserirlo altrimenti non si puo' sono le regole.

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 28 mag 2011, 18:53 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Hamrin puo' essere valutato anche lui...c'e molto da fare.

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 28 mag 2011, 19:12 
Non connesso
Moderatore
Moderatore
Avatar utente

Reg. il: dom 10 apr 2005
Alle ore: 14:02
Messaggi: 7175
Tutta questa tua ammirazione per Robson :roll per carità ognuno ha le sue idee e i suoi pallini... Per me Scholes, parlando di un altro inglese, vale 20 Robson... comunque de gustibus...

_________________
«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sab 28 mag 2011, 19:21 
Non connesso
Leggenda del Calcio
Leggenda del Calcio
Avatar utente

Reg. il: mer 18 mag 2005
Alle ore: 0:45
Messaggi: 34977
Località: Dudley
Ho visto piu' volte Robson e onestamente mi ha sempre Impressionato in maniera incredibile : Contro la francia al Mondiale 82 , contro il Barcellona nel 1984 contro l' Olanda nel 1988 contro il Barcellona nel 1991 , vorrei sottolineare che prima dobbiamo considerare gli interessi della squadra , e' meglio lasciare fuori uno che magari e' tra i 50 migliori di sempre ma non e' utile alla squadra che non mettere uno utile al progetto ma che magari non e' tra i 50 migliori a livello assoluto come valore , insomma in una squadra serve anche chi si fa il mazzo in fase di non possesso....Di Robson ho preparato gia' da un paio d'anni questa sontuosa scheda che poi inseriro' nella selezione che ne spiega bene il valore :



Bryan Robson

11/1/1957 Inghilterra.

Eta': 27 - 180 cm.

Nazione : Inghilterra.

Playmkaer basso/ centrocampista di spola/ interno di centrocampo/ esterno destro alto.

N.52.


E'il miglior giocatore inglese degli anni '80.
La sua carriera inizia nel 1974 nelle fila del WBA,per poi passare nel 1981 al Manchester United,
per la cifa di 2.7 milioni di sterline,una cifra spesa bene fino all'ultimo centesimo,questo è certo.
Leader carismatico , grande trascinatore ,forza trainante del Manchester United , e'
un giocatore di impareggiabile impegno e determinazione , inoltre ha grande tecnica , classe ,
ottimo fisico ed e' organicamente impeccabile , e'
devastante quando porta il pressing cosi come quando sfruttando il piede dolce lancia i compagni con
passaggi sontuosi , e' in grado anche di puntare spesso a rete con grande successo e in tutti i modi ,
anche dribblando le difese come nella marcatura contro L'Olanda all' Europeo 88.
L'United anni '80 dipendeva quasi totalmente da "Robbo" e dalla sua classe ,era un formibadile
"ruba palloni",nei suoi confronti si usava questa frase:"C'mon Robbo, win it for us",che letteralmente
vuol dire:"Vai Robbo,vinci per noi!",una cosa che di certo si può chiedere a pochi giocatori.
La sua sfortuna e' stata giocare in un Manchester mediocre e alcuni infortuni in carriera ,
ad esempio nelle partite piu' importanti dei Mondiali del 1986 e del 1990 dovette dare forfait per
problemi fisici privando la squadra della sua stella e del suo capitano.
Pur essendo cortegguiato da molti club italiani non volle mai lasciare il Manchester,
Robson sarà capitano dello United ben 12 anni,un record tutt'ora imbattuto,unito al record di FA CUp vinte,
ben tre:1983-1985-1990;
Ha messo il suo zampino nella finale 1983 contro il Brighton,e anche in quella del 1990 contro il Crystal Palace.
Robbo ha vinto anche la Coppa delle Coppe 1991, e due scudetti (1993 e 1994),
inoltre ha partecipato a tre edizioni della Coppa del Mondo (1982/1986/1990).
Robson ha disputato 437 partite con la maglia dello United,condite da ben 99 reti.
Con la nazionale ha totalizzato 90 presenze(non tantissime a causa degli infortuni)di cui ben 65 come capitano,
condite da 26 segnature.
Un esempio lampante della sua leadership e della sua tenacia ci fu nella Coppa delle Coppe 1983 contro il Barcellona
di Maradona e schuster , nella semifinale tra le 2 squadre ci fu una vittoria del Barcellona al Nou Camp per
2-0 nella gara di andata , ma al ritorno il Manchester si impose per 3-0 trascinati da un incontenibile Robbo
che mise a segno anche una doppietta.

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Julinho , un'ala nel vento.
MessaggioInviato: gio 29 lug 2021, 20:08 
Non connesso
Capitano
Capitano
Avatar utente

Reg. il: sab 9 feb 2019,
Alle ore: 12:28
Messaggi: 5823
Località: Milano Centro Storico
Julinho sarebbe potuto diventare il primo "eroe dei due mondi" a centrare l'accoppiata Coppa dei Campioni d'Europa e Coppa Libertadores sudamericana.
Ci andò vicinissimo, ma fu sconfitto in finale di Coppa dei Campioni 1956/57 con la Fiorentina per mano del Real Madrid e in finale di Coppa Libertadores 1961 con il Palmeiras per mano del Peñarol.
Un po' come un altro celebre fuoriclasse brasiliano, Paulo Roberto Falcão, che fu vicecampione d'Europa con la Roma nel 1983/84 e vicecampione del Sudamerica con l'Internacional nel 1980.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 9 messaggi ] 

Risposta Rapida
Titolo:
Messaggio:
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 52 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010