Caos strategie: Ferrari sapeva dei problemi con le hardTutti in Ferrari si erano sbilanciati alla vigilia del GP d’Ungheria ‘invocando’ una doppietta rossa nell’ultima gara prima della pausa estiva. Lo aveva fatto Mattia Binotto, il team principal dopo la gara del Paul Ricard, e gli aveva fatto eco il capo delle strategie di Maranello, l’ingegnere spagnolo Inaki Rueda. Invece, su una pista sulla carta amica, il Cavallino Rampante è riuscito a trasformare una seconda e terza posizione in griglia in una quarta e sesta posizione sotto la bandiera a scacchi. A destare le maggiori perplessità è stata in particolare la strategia adottata dal team rosso con il proprio pilota di punta, Charles Leclerc.
Il monegasco era al comando della gara al giro di boa del GP ma è stato fatto fermare per la sua ultima sosta in anticipo per marcare direttamente il pit di Verstappen. Alla rossa #16 però sono state montate gomme hard, estremamente difficili da far funzionare stante la fredda temperatura dell’asfalto di Budapest, colpito anche da una lieve ma costante pioggia in diverse fasi della gara. In breve tempo la scelta di montare a Leclerc le gomme dure si è rivelata disastrosa, tanto da costringere a pochi giri dalla fine il team ad una terza sosta per permettergli di chiudere il GP con la mescola soft.
Leclerc nel dopo gara ha detto via radio di aver avvertito il team di proseguire con le gomme medie.
Effettivamente, analizzando le comunicazioni radio tra l’abitacolo della vettura #16 e il muretto box, al 37esimo giro si sente dire a Leclerc “good tyre, stay on it“. La traduzione è presto fatta: “le gomme sono buone, restiamo con queste”. C’è però un messaggio ancora più emblematico arrivato dal suo ingegnere di pista Xavier Marcos due giri prima, al 35esimo passaggio, che testimonia ancora meglio come davvero sia poco comprensibile la scelta fatta da muretto Ferrari.
Marcos infatti si apre via radio con Leclerc per dirgli: “Informazione: il ‘warm-up’ con le hard è peggiore del previsto“. La Ferrari dunque sapeva già quanto fosse difficile scaldare questo tipo di gomme prima di montarle sull’auto di Leclerc, come del resto si era ampiamente visto con le due Alpine. Il team però non ha avuto il coraggio di cambiare piano in corsa. Al 38esimo giro Marcos chiede ancora un “aggiornamento gomme, quando puoi“, al quale però Leclerc non pare replicare. Nei giri successivi alla sosta Leclerc fa capire chiaramente di trovarsi malissimo con gli pneumatici duri e poi, a gara terminata, esprime tutta la sua perplessità sulle decisioni del muretto box.
Giro 41/70
Leclerc: “Fanc*lo. Le gomme sono una me*da”.
Marcos: “La gara è ancora lunga”.
Fine gara
Leclerc: “Oh mio Dio. Le hard sono state terribili, per questo volevo rimanere sulle medie il più possibile. Le hard andavano veramente male. È successo a tutti o solo a noi?
Marcos: “Era lo stesso per tutti con le dure”.
Leclerc: “Perché le abbiamo montate allora? C’era un motivo?”.
Marcos: [incomprensibile].
Leclerc: “Ok”.
Leclerc: “Siamo gli unici ad esserci fermati tre volte”.
Marcos: “Di quelli davanti sì. Più indietro qualcuno ha fatto tre soste”.
Leclerc: “Ricevuto”.
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