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MessaggioInviato: lun 11 gen 2021, 15:45 
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Reg. il: ven 17 gen 2014
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termopiliano ha scritto:
2019?


Opa, gli ho dato dieci anni in più. :P Correggo.

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

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MessaggioInviato: lun 11 gen 2021, 15:48 
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Reg. il: dom 28 lug 2013
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No, tranqui. Figurati.
Ci sono rimasto di stucco perché temevo avessero fatto una sorta di remake o #@*§ del genere :asd

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!


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MessaggioInviato: ven 15 gen 2021, 17:57 
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The descent di Neil Marshall (2005)

Film crudo, cupo, angosciante, claustrofobico che vede secondo me nell'elemento horror il suo punto debole (
per me la comparsa di questi mostri a metà strada tra il Gollum de "il Signore degli anelli" e i vampiri di "dal tramonto all'alba" rovinano tutta l'ottima suspense creata fino a quel momento)
.
Comunque sia un film teso e inquietante con una location non adatta agli impressionabili (
quando la ragazza è rimasta intrappolata in quello stretto cunicolo mi sono sentita male per lei) c
on un finale di notevole effetto.

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MessaggioInviato: lun 18 gen 2021, 18:29 
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Sonno di ghiaccio di Wes Craven (1985)

Film che vidi circa venticinque anni fa e di cui avevo soltanto un vaghissimo ricordo e vedendo per caso una scena su Youtube mi è ritornato prepotentemente alla mente(tra l’altro non mi ricordavo nemmeno il titolo e nemmeno che il regista fosse nientemeno che Wes Craven).
Ricordo che una volta lessi un articolo su una ragazzina di quattordici anni inglese che, dopo essere deceduta per una grave forma di cancro, viene ibernata dai suoi genitori, sotto sua espressa richiesta, in un centro di criogenesi americano con la speranza un domani di poter essere resuscitata e curata(Andrew ne aprì anche un topic al riguardo: viewtopic.php?f=8&t=93919&start=30)
Ecco, questo datato film di Wes Craven parte proprio da qui, dal dolore di una madre che vede morire per una malattia incurabile il suo unico figlio e decide di criogenizzarlo in modo tale che si possa un domani trovare una cura e far rivivere così il suo ragazzo.
Questo dopo molti anni dalla morte dell’uomo avviene ma ciò che è stato riportato in vita non somiglia nemmeno lontanamente al caro buon vecchio estinto ma si tratta piuttosto di un essere pericoloso e malvagio pronto a fare fuori chiunque gli sia d’ostacolo.
Una pellicola gelida come il cuore del protagonista, tornato in vita fisicamente ma morto spiritualmente.
Tanti sono gli interrogativi che si pone questo film: quando una persona muore dove va a finire la sua anima? Una volta riportato il corpo in vita questo si riunisce a lui oppure continua a vagare in eterno? E soprattutto si può andare contro a ogni regola scientifica e morale? Può l’uomo sostituirsi a Dio? Secondo questo film si può ma poi si devono accettare tutte le nefaste conseguenze.
Quando lo vidi ricordo che mi inquietò molto e anche adesso ha avuto su di me lo stesso effetto, un’atmosfera inquietante perfettamente ricreata da Wes Craven, un protagonista malvagio e terrorizzante al punto giusto, specialmente nel finale, peccato per la scadente fotografia e per la lentezza della trama. Discreto il cast.
Diciamo che come tv-movie fa la sua figura.

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MessaggioInviato: ven 22 gen 2021, 17:24 
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Velluto blu di David Lynch (1986)
"Velluto Blu" rappresenta per certi versi l'apice della filosofia di David Lynch, a uno sguardo un po’ superficiale il film può sembrare solo un morboso thriller ricco d'azione, erotismo e violenza ma in realtà è molto di più, è lo specchio di una società che va in frantumi(tutti i personaggi del film infatti nascondono una doppia verità, una verità scomoda che non vorremmo mai venisse scoperta e alla fine noi spettatori non sappiamo se essere più scandalizzati
dalla furia omicida del killer psicopatico Frank, un assassino che si commuove ascoltando vecchie canzoni d'amore o dal masochismo della cantante di night Dorothy, totalmente incapace di dividere tra loro sesso e amore
).
Quello di Lynch è un cinema intelligente, difficile da affrontare e, soprattutto, tutt'altro che rassicurante.
Bravissimi gli attori, un giovane Kyle MacLachlan(che diventerà in seguito la star di una delle opere più angoscianti e misteriose di Lynch, "I segreti di Twin Peaks"), una dolce ed eterea Laura Dern ma soprattutto un grandissimo Dennis Hopper e una sensualissima Isabella Rossellini.
Un film da riscoprire, soprattutto se siete amanti del cinema di alta qualità.

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MessaggioInviato: lun 25 gen 2021, 15:52 
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La tempesta perfetta di Wolfgang Petersen (2000)

Da sempre l'uomo ha sfidato il mare, non solo per scopi di lucro ma anche per misurare sé stesso e il proprio coraggio di fronte a quello che è il più importante elemento, il più pericoloso tra tutti e che rappresenta l'essenza di noi esseri umani.
Il film, tratto da una storia realmente accaduta, racconta
l'ultimo folle viaggio,
come quello di Ulisse, di sei pescatori che decidono di affrontare un pericolo di dimensioni gigantesche pur di tornare a casa ricchi sfondati (
per il denaro hanno perso la sfida più importante, cosa che mi ha messo addosso una profonda tristezza
).
Da punto di vista tecnico il film si avvicina al capolavoro, azione, dramma, impianto scenico ed effetti speciali magnifici così come la fotografia, peccato però che non raggiunga la perfezione a causa di un'eccessiva retorica presente (continui richiami al valore, all'onore e all'eroismo che lo fanno paurosamente somigliare a un'americanata).
Nonostante questo un gran bel film, meravigliosa poi
la scena finale con l'ultimo e struggente saluto che Mark Whalberg, rimasto solo in balia delle onde, rivolge alla sua compagna.

Splendida la colonna sonora di James Horner, da sempre una garanzia.

"Alla quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, come altrui piacque,
infin che il mar fu sovra noi richiuso".

Inferno, Canto XXVI. Dante Alighieri.

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Reg. il: gio 6 set 2012,
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Su Cine34 ho visto un po' di roba dell'ottimo e genuino Silvio Orlando

"Ferie d'agosto" (Laura Morante >>> Sabrina Ferrilli in tutto e per tutto) bel film, precursore delle commedie alla Zalone in qualunque modo, leggere ma con un certo impegno politico-sociale, meno comiche ma ancora più spontanee e naturali.

Il film che mi è piaciuto di più però, al punto che lo definirei addirittura un piccolo capolavoro, è "Auguri professore". Aldilà della Pandolfi, che si supera e batte le due attrici sopra (anche esteticamente), ho trovato semplicemente geniali tutti i flashback dell'infanzia e gioventù del protagonista. Vere e proprie perle, che si incastonano in un film fatto veramente bene.

In generale bei film, evocativi di un'atmosfera dei '90 che sono stati un po' un'epifania per i miei ricordi di bambino, e che visti ora con occhi da adulto hanno un bel sapore di riscoperta e maggiore consapevolezza di quegli anni :sisi

_________________
VUOI PORTARLA A MANGIARLA? VA BENE FALLO.

LM10 Tu se' Lo mio Maestro 10 e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stile che m' ha fatto onore !. !. !.

Mi è capitato però di vedere gente pestare i fiori al monumento ai caduti a Bologna. Gli ho insultati e sono scappati.


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MessaggioInviato: sab 30 gen 2021, 18:26 
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Reg. il: mar 20 set 2016
Alle ore: 18:03
Messaggi: 5886
Nelle ultime settimana ho visto un po'di film italiani su netflix

The place
Moglie e marito
Gli infedeli
Mine vaganti
Euforia
Che vuoi che sia

_________________
Scesni ; chiello de ligt demiral; Sandro mckenny bentancur cuadrado; Cr7 dybala kulusevski.


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Reg. il: ven 17 gen 2014
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La stanza non l'ha visto nessuno?

Bella in rosa di John Huges (1986)

Commedia sentimentale cult degli anni '80 con protagonista colei che era all'epoca la diva del momento, Molly Ringwald, una rilettura della favola di Cenerentola in chiave moderna che affronta, in modo talvolta troppo sdolcinato, quelle che sono le tematiche tipicamente adolescenziali(l'amore e il sesso, conflitti con i genitori, senso di inadeguatezza).
Il risultato è una storiella romantica a tratti buonista ma alla quale sono molto affezionata, già solo per la colonna sonora ("If you leave" degli OMD su tutte).

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The Hitcher di Robert Harmon (1986)

Robert Harmon ha realizzato uno dei migliori thriller della storia del cinema, un deserto sterminato dove sembra non esistere alcuna legge si rivela un luogo da incubo per un ragazzo che, durante una notte temporalesca, decide di dare un passaggio a uno sconosciuto rivelandosi poi uno degli errori più grandi che mai potesse fare nella sua vita, un film che tiene costantemente in tensione, un gioco perverso tra gatto e topo al quale non viene data alcuna spiegazione del movente.
Straordinaria l'interpretazione di Rutger Hauer al quale da quel momento gli verranno affibbiati sempre ruoli da cattivo.

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