O Futeboleiro ha scritto:
Sono anni che si dice che il calcio perde spettatori, che via via aumenteranno i "disinteressati" e così via. Con Calciopoli nel 2006 sembrava che fosse destinato al capolinea da un momento all'altro; in realtà non è stato così.
La cosa preoccupante, semmai, sta nel fatto che i ragazzi non lo praticano più a livello agonistico come nei decenni passati, per mille ragioni.
Calciopoli era una faccenda prettamente italiana, quindi che quelle previsioni fossero campate in aria si capiva già da allora solo per quello. Si capiva che erano uscite retoricheggianti ("quanto siamo indignati e nausati, signora mia, che schifo questo pallone così corrotto, bla bla") alla Concita De Gregorio.
La storia dei ragazzini che non giocano più nelle strade, signora mia, viene evocata anche nei commenti al pezzo (che fa #@*§, concordo, d'altronde parliamo del Fatto Quotidiano, mi sento male anzi ad averlo postato... però qualche spunto sensato probabile lo contenga, la fruizione del prodotto da parte dei giovanissimi è cambiata, è vero che sono più distratti, meno propensi a sciropparsi l'intero evento e si guardano gli highlights, i social e le altre distrazioni tecnologici hanno, secondo ricerche varie, abbassato molto la soglia di attenzione, ecc.). Bisogna capire quanto sia vero. Cioè, che giochino per strada meno degli anni Ottanta o Novanta mi pare ovvio: all'epoca non c'erano PlayStation (i videogiochi c'erano ma a metà Novanta sono diventati un fenomeno di massa vero e proprio da noi), TikTok, smartphone, chat, ecc. Io non abito più in una grande città non riesco a rendermene conto, effettivamente. Al paesello dove sto adesso c'è un campetto (dove vado io stesso a palleggiare e fare tiri... periodo pre Covid, intendo) e ogni tanto li vedevo, però chiaramente non pretendo faccia testo.
D'altronde che un qualcosa, uno sport sia dominante a livello mondiale, tiri così tanto per un secolo e passa, nonostante profondi sconvolgimenti sociali, economici, tecnologici, ecc. intercorsi nel frattempo non è così scontato. Capace che tra un po' qualcuno uscirà fuori con una variante più disimpegnata, che richiede meno attenzione, ecc., quella avrà successo e il calcio nella forma attuale verrà ridimensionato (oppure sarà qualche altro sport o forma di intrattenimento più consono ai tempi a farlo). Non credo ovviamente sparirà perché è troppo radicato, ma manco è detto che non conoscerà mai crisi.