ARGENTINA ALL TIME
La prima nazionale che prenderemo in esame è l’Argentina. Il modulo che ho pensato per l’Albiceleste è un 4-3-1-2 con il mediano davanti alla difesa, quindi in sostanza un 4-1-2-1-2.
FORMAZIONE TITOLARE
PORTIERE: Amadeo Raùl Carrizo Per la International Federation of Football History and Statistics rientra nel novero dei dieci portieri più forti di sempre. E’ stato protagonista assoluto della vittoria del Taca das Nacoes, il primo vero titolo internazionale vinto dall’Argentina, peraltro in casa del Brasile di Pelé (torneo disputato solo una volta, in cui per la prima volta l’Albiceleste riuscì a prevalere in una competizione ufficiale nella quale prendevano parte anche nazionali non sudamericane). E’ stato l’estremo difensore del River Plate, club con il quale ha vinto per sette volte il campionato, per 520 partite.
TERZINO DESTRO: Carlos Adolfo Sosa Detto Lucho, è stato tra i terzini più forti della storia dell’Argentina, contraddistinguendosi per una sbalorditiva propensione all’assist. Vinse la Copa América per due edizioni consecutivamente. A livello di club trascorse la maggior parte della sua lunga carriera nel Boca Juniors (vincendo per due volte il campionato), per poi trasferirsi in Francia, per militare nelle file del RC France.
DIFENSORE CENTRALE/REGISTA DIFENSIVO: Daniel Alberto Passarella Considerato uno dei più forti calciatori argentini di sempre, nonché uno dei migliori “liberi” della storia del calcio, è stato l’unico calciatore nell’Albiceleste ad aver vinto per due volte il mondiale (anche se nel 1986 non scese mai in campo). Nel 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100 (Una selezione dei 125 più forti giocatori viventi). Giocatore di grande carisma e dalla forte personalità (Non va d’accordo con Maradona, aspetto su cui il tecnico dovrà lavorare al fine di poter schierare la migliore formazione), con il vizietto del gol.
DIFENSORE CENTRALE: Oscar Alfredo Ruggeri Punto cardine della nazionale campione del mondo nell’86 (anno di grazia, dal momento che vinse anche Coppa Libertadores e Coppa Intercontinentale a livelli di club con la maglia del River Plate) e vicecampione nel 90. E’ al settimo posto come numero di presenze con l’Argentina (97) e durante la sua militanza ha vinto due volte la Copa América e la Confederations Cup.
TERZINO SINISTRO: Alberto César Tarantini Terzino sinistro nella nazionale campione del Mondo nel 1978. Prese parte anche ai mondiali del 1982. Superò le 100 presenze sia con la maglia del Boca Juniors che con quella del River Plate, per poi consacrarsi anche in Europa con i francesi del Tolosa. La sua eccentrica capigliatura afro e i denti sporgenti gli valsero il soprannome di “Conejo” (coniglio).
CENTROCAMPISTA DIFENSIVO: Luis Felipe Monti Unico giocatore nella storia del calcio ad aver disputato due finali mondiali con due nazionali diverse (Argentina prima, Italia poi, vincendo in quest’ultima occasione). Tra i giocatori più forti dell’anteguerra, spiccava per robustezza e forza fisica, qualità messe in risalto dal suo modo di giocare decisamente duro. Malgrado fosse decantato (e temuto) per la sua fisicità, eccelleva anche in fase di impostazione e in quella realizzativa, doti che lo rendevano un campione a tutto tondo sia a livello di nazionale che di club (in particolare nel “Quinquennio d’oro” della Juventus).
CENTROCAMPISTA CENTRALE: José Manuel Moreno Considerato il quarto miglior giocatore della storia del calcio sudamericano. Giocatore chiave della “Màquina” del River Plate, fulcro di quello che viene considerato uno degli attacchi più forti della storia del calcio. Giocatore di una completezza straordinaria, con la maglia dei “Millionarios” realizzò 204 reti in 170 partite. Risulta poco conosciuto fuori dai confini del Sud America per il fatto di non aver mai potuto prendere parte a un Mondiale a causa di boicottaggi da parte della Federazione Argentina in virtù di polemiche con la FIFA e, purtroppo, per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
CENTROCAMPISTA CENTRALE: Fernando Carlos Redondo Giocatore chiave del Real Madrid dei primi anni 2000, con cui vinse due volte la Coppa dei Campioni, candidato al Dream Team per il pallone d’oro nel ruolo di centrocampista difensivo nel sondaggio indetto dalla FIFA nel 2020.
TREQUARTISTA: Diego Armando Maradona El Pibe de Oro. Uno dei più forti giocatori di questo torneo di stelle, se non il più forte in assoluto. C’è davvero poco da dire su questo calciatore inarrivabile. Capacità tecniche pressoché sconfinate e carisma debordante, vinse un Mondiale quasi da solo e regalò al Napoli (che diede il suo nome al proprio stadio al momento della scomparsa) due storici scudetti da autentico condottiero. Fa parte del “Dream Team del Pallone d’Oro” eletto dalla FIFA nel 2020.
ATTACCANTE: Alfredo Di Stéfano Il livello offensivo della nazionale argentina è talmente elevato da poter schierare contemporaneamente due giocatori che si contendono da sempre lo scettro di più forte giocatore di tutti i tempi. Fuoriclasse indiscusso del Real Madrid vincitore delle prime cinque edizioni della Coppa dei Campioni (record), è tutt’oggi il madridista ad aver segnato più volte del Clàsico (la sfida più sentita dell’anno nel campionato spagnolo, quella tra Real e Barcellona).
ATTACCANTE: Gabriel Omar Batistuta Secondo miglior realizzatore della storia dell’Argentina, nonché uno degli attaccanti più forti e completi che abbiano calcato di cambi di calcio, come riconosciuto anche da Pelé, che nel 2004 lo ha incluso nel FIFA 100, una selezione dei 125 più forti calciatori viventi. ALTRI CONVOCATI
PORTIERE DI RISERVA: Ubaldo Matildo Fillol Portiere della nazionale campione del mondo nel 1978, prese parte anche ai mondiali del 1982.Uno dei migliori portieri argentini di sempre e secondo come numero di presenze.
TERZINO DESTRO DI RISERVA: Javier Adelmar Zanetti Al secondo posto come numero assoluto di presenze in nazionale. Ha legato la sua carriera principalmente all’Inter, club del quale detiene il record di presenze (oltre ad essere lo straniero con più presenze nella Serie A italiana), con il quale ha vinto praticamente tutto e che ha ritirato la sua maglia (la numero 4) al momento del termine dell’attività agonistica. Nel 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100 (Una selezione dei 125 più forti giocatori viventi). Esempio di sportività e correttezza, doti riconosciutegli da compagni di squadra, avversari e addetti ai lavori.
DIFENSORE CENTRALE/REGISTA DIFENSIVO DI RISERVA: Javier Alejandro Mascherano Primatista assoluto di presenze in nazionale, ha preso parte a ben quattro edizioni del mondiale. E’ stato anche un giocatore chiave del Barcellona nella seconda decade degli anni 2000.
DIFENSORE CENTRALE DI RISERVA: Roberto Alfredo Perfumo Tra i migliori difensori argentini di sempre, ha preso parte a due edizioni del mondiale, nel 66 e nel 74, in quest’ultima occasione come capitano. Ha legato la sua carriera e livello di club principalmente al Racing, con il quale ha conquistato Libertadores e Intercontinentale nel 1967.
TERZINO SINISTRO DI RISERVA: Silvio Marzolini Prese parte ai Mondiali del 1966 in Inghilterra, al termine del quale fu nominato miglior terzino del torneo.
CENTROCAMPISTA CENTRALE DI RISERVA: Diego Pablo Simeone Al quinto posto assoluto come numero di presenze con la nazionale. Giocatore di grande quantità e mortifero negli inserimenti. Trascorse la maggior parte della sua carriera tra l’Atletico Madrid e il campionato italiano.
CENTROCAMPISTA CENTRALE DI RISERVA: Osvaldo César Ardiles Campione del Mondo del 1978. A renderlo ulteriormente iconico fu una presenza da attore nel film “Fuga per la Vittoria”. Fu un centrocampista di ottima tecnica e visione di gioco, molto abile nel creare i presupposti di pericolosità per mandare in gol i compagni. Con oltre 200 presenze con la maglia di Tottenham è stato probabilmente uno dei primi argentini a imporsi nel campionato inglese.
CENTROCAMPISTA CENTRALE DI RISERVA: Antonio Sastre Centrocampista totale, tra i centrocampisti più forti della storia dell’Argentina, al quale è mancata solo la vetrina del Mondiale (nel 38 l’Argentina boicottò la manifestazione per il mancato rispetto dell’alternanza tra Europa e Sud America per l’organizzazione della Kermes iridata, perdendo poi l’occasione di disputarne altri a causa della guerra). Ha vinto sia in patria, con l’Independiente, che in Brasile, dove militò nelle file del San Paolo. Ha conquistato la Copa América per due volte.
TREQUARTISTA DI RISERVA: Adolfo Pedernera Compagno di squadra e mentore di Alfredo Di Stéfano, era l’estro e la fantasia della “Maquina” del River Plate. Se Moreno era forse il giocatore più completo della storia del calcio argentino, Pedernera era l’idolo assoluto delle folle, colui che infiammava le platee. Parte dalla panchina solo perché la maglia da titolare non può che essere di Maradona, ma è sicuramente una carta micidiale da giocare in partita in corso.
ATTACCANTE DI RISERVA: Lionel Andrés Messi Giocatore che non ha assolutamente bisogno di presentazioni, e che solo in una squadra con un reparto avanzato senza senso alcuno come l’Argentina può vedere messo in discussione il proprio posto da titolare. In realtà il numero di riconoscimenti individuali e di vittorie a livello di club ne legittimerebbero certamente il posto da titolare. Tuttavia il buon Leo ha spesso patito la pressione di essere l’uomo più atteso nella propria nazionale non riuscendo ad esprimersi al meglio, dunque forse togliergli i riflettori di dosso potrebbe paradossalmente giovargli. Senza contare l’impatto che può avere, a partita in corso e con i difensori stanchi, mettere in campo il Messi dei tempi d’oro. I risultati rischiano di essere devastanti.
ATTACCANTE DI RISERVA: Enrique Omar Sìvori L’ennesimo, assoluto, fuoriclasse del reparto offensivo dell’Argentina. Non vorrei davvero essere nei panni dell’allenatore che ad ogni partita si trova a dover scegliere chi mandare in campo. Doti tecniche e fantasia per la leggenda della Juventus, con la quale vinse tre volte il campionato e nella quale componeva il celebre “triangolo magico” insieme a Charles e Boniperti.
ATTACCANTE DI RISERVA: Mario Alberto Kempes Tra gli attaccanti più forti della storia del calcio, fu decisivo per la vittoria del Mondiale del 1978, il primo della storia dell’Argentina, con una doppietta realizzata in finale contro l’Olanda. Oltre che in patria, si è messo in evidenza anche in Europa con la maglia del Valencia, club con cui ha segnato oltre 100 reti e vinto una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea.
MENZIONI ONOREVOLI: Fabiàn Ayala, Ricardo Bochini, Esteban Cambiasso, Hernàn Crespo, Angel Labruna, Antonio Rattìn, Raimundo Orsi, Juan Romàn Riquelme, Néstor Rossi, Walter Samuel.
Ultima modifica di TopCalcio500 il lun 28 dic 2020, 14:06, modificato 3 volte in totale.
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