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 Oggetto del messaggio: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: mer 17 giu 2020, 16:10 
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Reg. il: sab 6 dic 2008,
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Vorrei tenere la discussione circoscritta all'arco temporale indicato, perché mi ha sempre incuriosito un po'.
Da tifoso juventino, la sua fine coincide praticamente con i primi ricordi da tifoso: un'epoca in cui il Milan strapieno di giocatori e la Juve partiva per arrivare seconda in campionato. Nonostante Baggio, all'epoca l'italiano più forte.
L'inizio, invece, coincide con la riapertura agli stranieri, in piena epopea trapattoniana, con in vista grandi sfide europee (tra vittorie e delusioni). In mezzo, anni di transizione, tra l'addio di Platini e la mancanza di un vero erede (vedasi Magrin).
La proprietà della Juve all'inizio degli Anni 80 era la più ricca, penso si possa affermare senza dubbio. Cosa che in realtà era vera anche prima, volendo anche con Berlusconi. Eppure in questi anni la Juve non esercitò uno strapotere ma nemmeno un particolare potere sul mercato. Come mai? Che cosa sbagliò la dirigenza sul mercato, che va detto era molto più "fai da te"?

Nel 1980 come straniero scelsero Brady, buono ma non buonissimo. Avrebbe potuto prendere Maradona e non credo fosse un problema di coca, che suppongo conobbe a Napoli o al massimo a Barcellona.
Nel 1982 portarono a casa Platini, ma solo perché l'Inter non lo aveva voluto. E poi Boniek, un cavallo in grado di fare la differenza quando in serata ma, insomma, una roba da 10 gol l'anno.
Grande mossa Laudrup, ma non funzionò come erede di Platini (e non so nemmeno se fosse stato preso per questo visto che ci giocò insieme un paio di stagioni).
Velo pietoso sui due 'russi'. Rui Barros direi ok. Ma nello stesso periodo il Milan prendeva tre olandesi niente male, stesso dicasi per l'Inter con i tedeschi.
Nel frattempo si accasavano in altre squadre italiane, sicuramente peggiori della Juve, giocatori come Mancini e persino Baggio.
Nel 1989 come centravanti acquistò Schillaci, che fece bene in quella stagione, per non parlare del Mondiale. All'epoca era anche normale prendere giocatori dalla B ma, insomma, in giro c'era tanto di meglio.
Nel 1990 la Juve prese il meglio della Serie A: Baggio, a cui nel 1992 accoppiò Vialli (che fece male i primi due anni). nel reparto offensivo, anno 1992/93, aveva loro due, Casiraghi, Ravanelli, Moller e Di Canio, tutti insieme sulla copertina dell'annuario di quella stagione, con l'aggiunta di un altro pacco come Plat. In mezzo e dietro, invece, roba da mettersi le mani nei capelli, mentre il Milan in difesa aveva Tassotti-Costacurta-Baresi-Maldini.
Insomma, nonostante le vittorie nel primo periodo, la Juve avrebbe potuto operare meglio sul mercato (soprattutto estero)?

Poi, finalmente, nel 1994 ci fu un bel mercato, che ci portò Paulo Sousa, Deschamps, Ferrara, insieme a un allenatore diverso, a cui aggiungerei l'esplosione di Del Piero e tutto cambiò.


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 Oggetto del messaggio: Re: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: gio 18 giu 2020, 9:37 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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In effetti sarebbe interessante confrontare gli investimenti fatti dalla Juventus e dal Milan di Silvio Berlusconi tra il periodo 1986-1993. Forse prevale il Milan, ma non di tantissimo. Ad esempio, nel 1987 la Juventus pagò Ian Rush circa 7 miliardi di Lire. Il Milan in quell'estate pagò Ruud Gullit circa 11 miliardi, ma Marco van Basten arrivò per meno di 2. Nel famoso anno di Gigi Maifredi (il 1990/91) la Juventus spese uno sproposito sul mercato, si parla di circa 70 miliardi totali per l'acquisto di Roberto Baggio, Júlio César, Paolo Di Canio e Thomas Hässler.
Nel 1992, l'operazione che portò Gianluca Vialli in bianconero ammontò a circa 40 miliardi (non so se sia vero, in effetti mi sembra francamente esagerato, ma così dicono le varie fonti).
Negli anni '70 la Juventus era solita operare sul mercato avendo corsie preferenziali con alcune società, ad esempio i migliori giovani dell'Atalanta (tra cui Antonio Cabrini e Gaetano Scirea) finivano quasi sempre a Torino. Con l'arrivo di Silvio Berlusconi le cose iniziarono a cambiare, tant'è vero che Roberto Donadoni venne prelevato proprio dall'Atalanta e ciò suscitò non poche sorprese.
Per quanto riguarda l'acquisto di Zibì Boniek nel 1982, fu un po' una mossa strategica per favorire il mercato della FIAT in Polonia, tant'è vero che Boniek pare che fosse destinato inizialmente alla Roma, ma poi saltò tutto.


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 Oggetto del messaggio: Re: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: gio 18 giu 2020, 10:38 
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Reg. il: sab 6 dic 2008,
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Mi ero dimenticato Hassler...
L'acquisto dei due 'russi' fu una roba tipo Boniek?

Fondamentalmente dal 1982 (Platini) al 1990 (Baggio) la Juve fece un mercato davvero modesto o comunque poco lungimirante, direi mediocre in ogni caso. Laudrup tutto sommato era stata una mossa azzeccata ma non rese.
Finiti Gentile, Tardelli, Scirea e Cabrini... da chi furono sostituiti. Nel frattempo, per dire, Mantovani stava costruendo una grande Sampdoria. Mancini e Vialli, non sarebbero stati acquisti azzeccati? Ho letto che l'Avvocato pensò pure a Giannini (che, vabbé, alla fine fece meno di quanto previsto), ma niente. Ci ritrovammo il buon Marocchi titolare, ma nello stesso periodo giocavano molto (o comunque furono presi) pure Galia, Bonetti, Luppi, Napoli, Fortunato (Daniele), Bruno e De Marchi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: gio 18 giu 2020, 16:28 
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Reg. il: lun 15 ott 2018
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Se non ricordo male la Juve ancora sotto la guida Boniperti fece una mini-rivoluzione nell'85 dopo la tragedia dell'Heysel, acquistando Mauro, Manfredonia, M Laudrup e Serena al posto dei vari Tardelli, Rossi, Briaschi e Boniek. Fu un ottimo mercato che portò ad uno scudetto meritato con Platini ssempre come uomo carcdine ma in parabola discendente. Il progetto di rinnovamento penso fosse incentrato su Laudrup come successore del francese ma non riuscì deel tutto perchè il danese era forse troppo acerbo ancora e si rivelò all'altezza solo ilprimo anno in tandem con Platini.


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 Oggetto del messaggio: Re: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: gio 18 giu 2020, 16:46 
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Reg. il: sab 6 dic 2008,
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Laudrup era già della Juve, che lo aveva prestato alla Lazio.
Mauro e Manfredonia non credo siano stati questi acquistoni...


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 Oggetto del messaggio: Re: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: gio 18 giu 2020, 18:05 
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Dall' 80 al 90 il mercato gobbo fu all'insegna di una specie di austherity perché la società all'epoca era legata a doppio filo con la Fiat ed essendoci problemi economici In Fiat che si ripercuotevano sugli operai, era molto sconveniente spendere soldi nel calcio. Per questo non furono acquistati Maradona, Gullit, Matthaus e altri campioni. E poi si erano già assicurati i vari Lobello, Paparesta padre, Lanese, quindi potevano stare tranquilli per un po'.


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 Oggetto del messaggio: Re: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: gio 18 giu 2020, 20:31 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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C'è da fare un distinguo, nel senso che nella prima metà degli anni '80 quasi ogni acquisto fu azzeccato e senza grossi esborsi economici. Paolo Rossi, ad esempio, nel 1981 arrivò per soli 3 miliardi. Michel Platini, come disse l'Avvocato Agnelli, «fu pagato un tozzo di pane». Liam Brady fu pagato la miseria di 500000 Sterline, ma rese moltissimo. Inoltre ci furono parecchie scommesse vinte. Stefano Tacconi preso dall'Avellino che fu degno erede di Dino Zoff; Massimo Bonini preso dal Cesena che non fece rimpiangere Beppe Furino; il sorprendente Beniamino Vignola e così via.

Nella seconda metà degli anni '80 invece non solo vennero commessi errori, ma vennero pure pagati profumatamente. Di Ian Rush abbiamo già parlato, poi Oleksandr Zavarov che venne pagato 8 miliardi nell'estate in cui l'Inter comprava Lothar Matthäus per meno di 6 e il Milan comprava Frank Rijkaard per poco più di 4. Roberto Tricella avrebbe dovuto sostituire Gaetano Scirea ma non lasciò il segno. Spillo Altobelli venne prelevato dall'Inter nella speranza di ripetere il colpaccio-Boninsegna di qualche anno prima, ma nemmeno lui lasciò il segno. Totò Schillaci venne pagato 7 miliardi ma brillò solo una stagione. Diciamo che probabilmente Giampiero Boniperti perse un po' lo smalto dei giorni migliori e che pesò la partenza di Giovanni Trapattoni.

Solo con l'inizio degli anni '90 la Juventus iniziò a mettere seriamente le basi per la costruzione della squadra che avrebbe vinto tutto negli anni successivi, acquistando Angelo Peruzzi, Gianluca Vialli, Fabrizio Ravanelli, Moreno Torricelli (un capolavoro, quest'ultimo: mi pare che fu prelevato dai dilettanti) e altri che sicuramente dimentico.


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 Oggetto del messaggio: Re: Juve: mercato dal 1980 al 1993.
MessaggioInviato: mer 7 set 2022, 20:05 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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La metto qui perché, per puro caso, ho trovato questa rivista inglese del 7 settembre 1968 (tra l'altro 54 anni esatti fa: la coincidenza :eek )

Non so quanto sia attendibile, ma alle pagine 12 e 13 dicono che la Juventus era già allora la squadra più costosa del mondo, per un totale di 2 milioni di Sterline. Nel dettaglio ci sono anche i costi di ciascun giocatore. Molto interessante, e che la dice lunga sul potere finanziario della FIAT e degli Agnelli già all'epoca. E meno male che all'epoca si diceva che era una "Juve proletaria"...


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