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 Oggetto del messaggio: La Norimberga di Calciopoli.
MessaggioInviato: sab 6 giu 2020, 18:07 
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Tifoso
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Il processo di Norimberga (in realtà furono più di uno), quello ai principali criminali di guerra che tra il '45 e il '46 mise alla sbarra prima, e alla forca poi, una notevole quantità di ex nazisti, e il processo sportivo di Calciopoli del 2006 che fece giustizia (fino a che punto?) di parte dell'illegalità nel calcio presentano diverse analogie e anomalie giuridiche, tanto da poter tranquillamente dibattere, con il senno del poi, sulla loro incostituzionalità.
Vediamole.

1) La scelta del tribunale.

*Gli Alleati decisero che la sede adatta era il Tribunale di Norimberga, definendolo militare e internazionale.
La prima definizione vale parzialmente, dato che soltanto il giudice sovietico era militare, gli altri tre civili.
Anche la seconda è circoscritta, visto che non era molto internazionale ma aveva giudici di Francia, Regno Unito, Unione Sovietica e Stati Uniti, cioè soltanto le nazioni vincitrici della Seconda guerra mondiale. Inoltre a Norimberga i poteri legislativo, giudiziario ed esecutivo non vennero separati. In pratica chi istruì il processo fu anche lo stesso che decise leggi e condanne, negando qualunque principio di terzietà, essendo nient'altro che i vincitori contro i vinti.

*Nel 2006 la Figc montò il palco per Calciopoli e decise lei giudici e leggi da applicare. Anche qui l'organo giudicante fu lo stesso che emanò le leggi su imputati chiamati in causa da quell'organo stesso.


2) Il sentimento collettivo avverso.

*Alla base del voler colpire a tutti i costi gli ex gerarchi nazisti c'era la fretta dell'opinione pubblica mondiale che chiedeva giustizia (o vendetta) in qualsiasi modo. Ci sono diversi documenti e testimonianze che provano la volontà da parte di importanti politici, militari e anche cittadini dei Paesi Alleati, di voler vedere morto qualunque tedesco fosse stato portato in giudizio, a prescindere dalle effettive responsabilità di ognuno.

*Alla base del voler colpire a tutti i costi gli ex dirigenti juventini e la Juventus c'era la fretta dell'opinione pubblica italiana anti-juventina che chiedeva giustizia (o vendetta) in qualsiasi modo. Questo sentimento condizionante è stato messo nero su bianco da alcuni relatori della Figc stessa (ne parlai qui http://www.forum-calcio.com/viewtopic.php?f=3&t=98506). Il 7 maggio 2006, alla pubblicazione delle prime intercettazioni di Luciano Moggi, l'aria che si respirava era quella della resa dei conti definitiva contro la Juventus.


3) Condanne eseguite per reati commessi anche dai Paesi accusatori mai finiti a processo.

*Unione Sovietica: 30 novembre 1939 - 13 marzo 1940, parecchie decine di migliaia di morti causati dall'occupazione militare della Finlandia per scopi imperialisti. L'unica conseguenza politica fu l'allontanamento dell'URSS dalla Società delle Nazioni.
3 aprile 1940 - 19 maggio 1940, eccidio di Katyn', 22.000 civili e militari polacchi massacrati.
1944-1948, centinaia di migliaia di stupri dell'Armata Rossa a donne tedesche, dalla presa di Berlino in guerra alla zona di occupazione sovietica della Germania in tempo di pace.

Francia: responsabile, sotto Charles de Gaulle, di aver lasciato liberi di agire i famigerati Goumiers mentre compivano depredazioni disumane ovunque, anche in Italia.

Stati Uniti: 6 e 9 agosto 1945, polverizzazione atomica di Hiroshima e Nagasaki decisa da Harry Truman, 200.000 cittadini sterminati subito (i più fortunati) e un numero indefinito nel corso degli anni per le ferite.

Regno Unito: consegna di prigionieri di guerra sovietici a Iosif Stalin e serbocroati a Josip Broz Tito, che naturalmente vennero trucidati.
Tra il 1942 e il 1945 bombardamenti a Lubecca, Amburgo e Dresda con le granate al fosforo, vietate dalle convenzioni di internazionali. Moltissimi i civili arsi vivi e, come in Giappone, imprecisato il numero di chi morì successivamente.

Di tutto questo non c'è traccia alcuna, dato che agli avvocati tedeschi fu impedito di appellarsi al principio giuridico del Tu quoque (anche tu lo hai fatto). Vero è che la Germania ha la colpa storica di aver dato il via a tutto, ma un tribunale che si rispetti deve giudicare e, nel caso, condannare, e non attuare vendette e ritorsioni prestabilite, soprattutto se il comportamento delle nazioni rappresentate per la difesa della giustizia non è stato migliore di quello dei rei.

*Juventus: revoca del titolo di campione d'Italia 2004-2005, non assegnazione del titolo di campione d'Italia 2005-2006, retrocessione all'ultimo posto nella Serie A 2005-2006 e 8 punti di penalizzazione per la Serie B
2006-2007.

Lazio: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 e 3 punti di penalizzazione per la Serie A 2006-2007.
Perdita del posto UEFA per la stagione 2006-2007.
Raggiungimento del preliminare Champions League per la stagione 2007-2008, causa i 3 punti di penalizzazione avuti nel campionato 2006-2007 contro i 15 della Fiorentina (virtualmente terza) e gli 8 del Milan (quarto).

Fiorentina: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 e 15 punti di penalizzazione per la Serie A 2006-2007.
Perdita diretta del preliminare Champions League per la stagione 2006-2007.
Perdita del preliminare Champions League per la stagione 2007-2008 causa penalizzazione in favore della Lazio.

Milan: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 e 8 punti di penalizzazione per la Serie A 2006-2007.
Perdita dell'accesso diretto alla Champions League 2006-2007, da raggiungere previo turno preliminare.
In ogni caso quarto nella Serie A 2006-2007 con raggiungimento del turno preliminare di Champions League 2007-2008, poi evitato grazie alla vittoria della Champions League 2006-2007 e conseguente qualificazione diretta all'edizione successiva.

Reggina: 11 punti di penalizzazione per la Serie A 2006-2007 e 100 000 euro di ammenda.
Salvezza raggiunta comunque nella Serie A 2006-2007.

Arezzo: 6 punti di penalizzazione per la Serie B 2006-2007.
Retrocessione nella Serie B 2006-2007 a causa della penalizzazione.

Inter: non processata per mancanza di telefonate a suo carico (scoperte poi nel 2010), assegnazione a tavolino del titolo di campione d'Italia 2005-2006 non conferito alla Juventus come prima classificata e posto Champions League 2006-2007 raggiunto matematicamente in luogo dei preliminari come terza classificata nella Serie A 2005-2006.

Si è accertato che la dirigenza juventina non era l'unica a esercitare pressioni indebite su arbitri e designatori o comunque ad avere contatti, a volte al limite a volte oltre, con il governo del calcio (si consiglia l'ascolto di tutte le telefonate), ma è quella che ha pagato il prezzo massimo. Le altre hanno avuto, chi più chi meno, condanne miti, e in un caso nemmeno la chiamata in giudizio. Tuttavia spesso erano più che altro farneticazioni di personaggi che cercavano di darsi più importanza di quella che effettivamente avevano (si rimanda al paragrafo 8 per capire questo punto), ma la legge dovrebbe valere per tutti, in ogni caso.
Da notare poi che l'avvocato della Juventus, Cesare Zaccone, con la condanna appena emessa in primo grado alla retrocessione in Serie C, chiese la stessa pena comminata a Fiorentina e Lazio, cioè la B con 15 punti di penalizzazione. Mentre però Fiorentina e Lazio vennero "promosse" in A, la Juventus si trovò da sola in B e il "Tu quoque" altrui è passato in sordina, sia nel dibattimento sia nell'informazione pubblica, dato che quando si parla di Calciopoli la gente pensa soltanto a una squadra, "quella".


4) La retroattività.

*L'8 agosto 1945 l'Accordo di Londra sancì l'istituzione del Tribunale di Norimberga e varò una nuova legislazione, quella sui crimini contro la pace (o guerra di aggressione), i crimini di guerra e il genocidio. Venne redatta apposta per il processo ma era inesistente al tempo in cui gli imputati avrebbero commesso il reato, quindi la resero retroattiva per poterli condannare per delle azioni intraprese quando ancora non erano illegali.
Uguale per il principio, riconosciuto oltre che in Germania anche dagli ordinamenti militari del Regno Unito e degli Stati Uniti, che se in tempo di guerra una legge penale è violata in esecuzione di un ordine superiore, il responsabile è soltanto colui che ha impartito l’ordine e non chi l'ha eseguito, a meno che quest'ultimo non abbia usato esagerazione nell'obbedire all'ordine stesso, oppure nel caso in cui fosse consapevole che farlo l'avrebbe portato ad eccedere.
Ma è ovvio che questi due cavilli sono aleatori e del tutto interpretabili, sicché già alla fine del 1944 gli angloamericani modificarono il codice per poter avere mano libera nei confronti dei prigionieri inserendo il concetto della totale responsabilità dei subordinati per qualsiasi crimine impartito dall'alto, rendendo così l'esecutore materiale colpevole quanto il mandante. La legislazione sulle tipologie di crimine resterà fino ai giorni nostri mentre la legge sulla responsabilità militare verrà riportata nella forma pre-Norimberga nel 1946 per mantenere la distinzione tra chi obbliga il subordinato all'esecuzione di un ordine e il subordinato stesso che è costretto a rispettarlo pena, spesso, il carcere o la fucilazione.

*Riguardo Calciopoli accadde una cosa uguale quando la Juventus venne sentenziata a causa della famosa cupola moggiana, definita "illecito strutturato" (una sorta di fantomatico crimine contro la pace dei nazisti), inventato al momento dal Presidente della Corte D’Appello Disciplinare Piero Sandulli, per permettergli di usare le varie violazioni all'articolo 1 della Juventus trasformandole, sommate l'una all'altra con un arzigogolo algebrico tuttora misterioso, nel ben più grave articolo 6. Come se un imputato per varie rapine venisse automaticamente considerato un assassino dalla giuria.
Quindi è innegabile, per stessa ammissione del Sandulli, che di illecito strutturato non c'era traccia alcuna nel Codice di giustizia sportiva fino a quando venne aggiunto in fretta e furia appunto per avere un appiglio legale compromettente da usare contro i bianconeri.
Ricordiamo che la Costituzione italiana vieta la retroattività penale.


5) Eliminazione di un'intera classe dirigente.

*Gran parte dei vecchi appartenenti all'ormai abolito regime totalitario ricevette o la pena di morte o l'ergastolo, altri furono costretti a svariati anni di carcere. Solo tre vennero assolti. Il cadavere di Martin Bormann, con la pena capitale inflittagli in contumacia in quanto fuggiasco, fu trovato nel 1972. Hermann Göring si suicidò la notte prima dell'esecuzione e Robert Ley lo fece il 25 ottobre 1945, prima dell'inizio del dibattimento. Altri, come Adolf Hitler e Joseph Goebbels, si tolsero la vita tra fine aprile e inizio maggio 1945. In sostanza il Processo ai principali criminali di guerra ha raggiunto gli obiettivi previsti.

*La dirigenza della Juventus venne azzerata nelle cariche, in quanto i due principali protagonisti (e unici bersagli), Luciano Moggi e Antonio Giraudo, furono prima squalificati per 5 anni e poi radiati. Si salvò solo Roberto Bettega, il componente meno importante della Triade, che dal 2009 al 2010 ricoprì la carica di vicedirettore generale della nuova società. Nel 2006, in sostituzione dell'ormai deposto consiglio d'amministrazione, subentrarono nuovi personaggi nei ruoli chiave.
Per quanto riguarda il resto del calcio, rimase praticamente tutto come prima, con gli altri dirigenti che ricevettero brevi squalifiche scontate le quali tornarono al comando. Anche Franco Carraro, dimessosi da presidente della Figc in seguito alla condanna, si riciclò in altri ruoli di potere.
Il processo di Calciopoli ottenne così gli effetti voluti, se consideriamo però esclusivamente la Juventus.


6) Il piano Morgenthau.

*Era un abbozzo di programma statunitense da attuare in Germania per occuparla militarmente al fine di impedirle una futura riorganizzazione, deindustrializzandola e smembrandola in staterelli da assegnare ai Paesi che la combatterono e che subirono la sua ferocia. Il piano, che prevedeva di fare razzia della Germania, trovò poi compimento ma in una versione più morbida.

*Appena retrocessa in B la Juventus finì preda dei saccheggi di numerose società europee che si accaparrarono quasi tutti i gioielli a prezzo di saldo, costringendola a un lungo periodo di miserie calcistiche.


7) Disparità di trattamento tra accusa e difesa.

*A disposizione dell'accusa: tecnologie migliori per intercettare i colloqui dei prigionieri con i loro avvocati, bobine video per scopi dimostrativi, psichiatri-spie per carpire di riflesso dai prigionieri le tattiche dei loro avvocati e più tempo per preparare il lavoro, dato che i quattro giudici, nei mesi durante le fasi di allestimento del processo, intrattennero rapporti riservati con i propri governi al fine di studiare il modo migliore per punire i responsabili della guerra.
Inoltre poterono alloggiare nei migliori alberghi tra l'acclamazione della popolazione che seguiva il dibattimento tramite i giornali e li considerava eroi.
A disposizione della difesa: tecnologie ridotte al minimo per rallentargli il lavoro, poco tempo per le arringhe, materiale video non utilizzabile (più avanti si spiega perché), alloggiamento in strutture fatiscenti simil-carcerarie per fiaccarne il morale e platea pubblica a loro ostile.

*Nel 2006 i legali separati di Juventus, Moggi e Giraudo non ebbero che pochissimi giorni per imbastire una difesa, non potendo per motivi di tempo e lacune tecniche accedere alle prove, essendo così costretti a patteggiare per l'impossibilità di poter fare altro.
Infatti non poterono usufruire delle potenziali prove a discolpa dei propri rappresentati, cioè le famose bobine telefoniche tenute in un cassetto e scoperte nel 2010 dai legali di Moggi e quindi non a loro disposizione nel 2006 per permettergli di adottare tattiche diverse dal patteggiamento. Se non altro però, al contrario dei tedeschi, la sera tornavano nelle proprie comode abitazioni.


8) I limiti delle intercettazioni.

*Tra il 1942 e il 1943 i tecnici statunitensi captarono e decifrarono numerose comunicazioni dei comandanti delle SS, provenienti dai campi di concentramento, e rivolte a Berlino. In nessun messaggio si faceva riferimento a uccisioni con il gas o omicidi di massa. Nonostante ciò è indubbio che una mole impressionante di esseri umani sia deceduta in quei campi. Anche nelle camere a gas, secondo parecchie testimonianze. Non sempre le intercettazioni dicono tutto.

*La divulgazione delle prime telefonate di Moggi con i suoi soci in affari presentò fin da subito (vedi paragrafo 2) un accanimento popolar-mediatico che indusse i non juventini a equipararle moralmente a telefonate tra stragisti mafiosi e ad aumentarne così l'effettiva gravità. Tra l'altro in diversi episodi quelle registrate erano più che altro millanterie o mezze verità.
Infatti possiamo annotare il caso della conversazione tra Luciano Moggi e sua moglie, quella in cui il Direttore Generale si vanta di aver chiuso l'arbitro Gianluca Paparesta nello spogliatoio del Granillo la sera del 6 novembre 2004 dopo la gara Reggina-Juventus, fatto poi smentito in sede processuale.
Se per quanto concerne i campi di concentramento i messaggi intercettati celarono una verità dimostrata poi dalla storia, semplicemente perché i gerarchi non ne fecero riferimento nei loro dialoghi con i propri superiori, nel caso di Moggi la crearono ex novo, per parole sue, in una sorta di millantato credito del quale l'interessato faceva largo uso (e non solo lui) per accrescere la propria immagine di potere, come del resto potrebbe fare chiunque di noi al telefono con un amico, senza per forza essere delinquenti, qualunque cosa dovessimo dire in un colloquio privato. Circostanza che comunque, pur negata in tribunale, resterà nell'immaginario collettivo degli anti-juventini.


9) Manipolazione o invenzione delle prove.

*A Norimberga, per impressionare la giuria, vennero mostrati filmati di bombardamenti della Luftwaffe sulle città europee e campi di concentramento nazisti. Si è però accertato, con analisi tecniche successive e con testimonianze di spettatori tedeschi che si riconobbero sullo schermo, che le prove subirono un inquinamento (accennato nel paragrafo 7): mentre parte del materiale era autentica, vennero parimenti aggiunti fotogrammi che proponevano sì i bombardamenti menzionati prima, compresi però anche quelli dei britannici su Dresda del febbraio 1945, ripresi dai cineamatori teutonici, requisiti dagli Alleati durante la cattura di Berlino, e spacciati quindi in aula come attacchi del Reich.
In più alcune immagini dei campi di prigionia erano quelle relative agli ultimi giorni di guerra, quando a mo' di rappresaglia vi vennero rinchiusi i nazisti stessi, una volta liberati gli ebrei. Inoltre il Tribunale di Norimberga accolse la tesi sovietica, e la commutò in pena come aggravante di crudeltà, secondo la quale i fanatici hitleriani avevano l'abitudine di produrre sapone con i cadaveri dei reclusi, teoria entrata nella demagogia comune. Ma successivamente diversi ebrei, tra cui Shmuel Krakowski nel 1990, negarono il fatto.

*Nel corso del dibattimento di Calciopoli emersero molte incongruenze, sia nella requisitoria dell'accusa, sia da un punto di vista puramente tecnico, sul fascicolo delle SIM svizzere. Qui sarebbe troppo lungo da analizzare il tutto, comunque in sostanza è evidente come, nonostante la sentenza finale certifichi l'esistenza di una ragnatela di celle non intercettabili con al centro Moggi e ai lati alcuni arbitri, nel corso del dibattimento è emersa una tale quantità di sviste sia tecniche sia di ricostruzione cronologica della storia, che è impossibile non ammettere che ci sia stata una pesante sofisticazione del castello accusatorio. Si spera in buona fede.


10) Gli imputati sbagliati.

*A Norimberga venne chiamato in causa un imputato fantoccio, Hans Fritzsche, in qualità di conduttore radiofonico del Ministero della Propaganda Nazista, cioè il portavoce di Goebbels. Non potendo convocare quest'ultimo, morto suicida l'1 maggio 1945, gli Alleati si accontentarono del suo vice in rappresentanza, ma dovettero assolverlo in quanto fu chiaro che il suo ruolo era soltanto di supporto ideologico al diretto superiore Goebbels e non esercitò alcun effettivo esercizio pratico in quanto accaduto.
Nemmeno le leggi "ad nazistam" di Norimberga poterono affondarlo. Fu tuttavia condannato successivamente a nove anni di reclusione dalla Corte di Denazificazione della Germania Ovest, ma verrà definitivamente assolto da quest'ultima e scarcerato nel 1950.

*Durante Calciopoli vennero processati e sospesi dall'Ordine diversi giornalisti perché, come emerso da alcune telefonate, soprattutto con Moggi, tennero un comportamento non rispettoso della deontologia professionale. Uno di questi però non avrebbe nemmeno dovuto presentarsi al banco degli imputati. Ignazio Scardina, giornalista della Rai, si trovò chiamato in causa a seguito delle dichiarazioni di alcuni colleghi che lo accusavano di aver realizzato servizi televisivi compiacenti nei confronti di Moggi, e denigratori verso i nemici dell'allora DG della Juventus. Allontanato dalla Rai, dovette rispondere penalmente di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e per danno erariale di fronte alla Corte dei Conti. Fu assolto con formula piena da entrambe le accuse e reintegrato dalla Rai, alla fine di una vicenda che gli costò molto in termini di salute.

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Ultima modifica di Riccardo1 il ven 10 set 2021, 20:05, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: La Norimberga di Calciopoli.
MessaggioInviato: dom 7 giu 2020, 8:35 
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Il caso più clamoroso fu quello della fiorentina.
In ultimo grado ci fu la decimazione delle pene, per la derubricazione dell'illecito sportivo, dei massimi dirigenti viola, senza tagliarle proporzionalmente alla società. Un vizio formale grande come una casa, di cui non si parlò minimamente


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MessaggioInviato: dom 7 giu 2020, 9:25 
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Reg. il: gio 27 feb 2020
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Enri ha scritto:
Il caso più clamoroso fu quello della fiorentina.
In ultimo grado ci fu la decimazione delle pene, per la derubricazione dell'illecito sportivo, dei massimi dirigenti viola, senza tagliarle proporzionalmente alla società. Un vizio formale grande come una casa, di cui non si parlò minimamente

Io come al solito mi sono concentrato sul dualismo Juventus-Inter, comunque giusta osservazione anche sulla Fiorentina.

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 Oggetto del messaggio: Re: La Norimberga di Calciopoli.
MessaggioInviato: dom 7 giu 2020, 11:14 
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Il caso più clamoroso fu quello del Milan, penalizzato nel campionato 2005/06 giusto di quei punti necessari per farlo comunque partecipare ai preliminari di Champions League. Che poi (bravissimi loro) vinsero.


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MessaggioInviato: dom 7 giu 2020, 12:10 
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Reg. il: gio 27 feb 2020
Alle ore: 13:20
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il Mister ha scritto:
Il caso più clamoroso fu quello del Milan, penalizzato nel campionato 2005/06 giusto di quei punti necessari per farlo comunque partecipare ai preliminari di Champions League. Che poi (bravissimi loro) vinsero.

Aggiungerei, giusto anche per non far andare in B la Lazio.

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MessaggioInviato: dom 7 giu 2020, 20:25 
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Penso che una parte importante della verità di Calciopoli sia contenuta nelle schede svizzere che Luciano Moggi fece avere a diversi esponenti del mondo arbitrale, ma che non sono mai state "intercettate". Detto questo, un Paese serio avrebbe allontanato Moggi dal calcio ben prima che arrivasse alla Juventus.


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MessaggioInviato: dom 7 giu 2020, 21:09 
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O Futeboleiro ha scritto:
Detto questo, un Paese serio avrebbe allontanato Moggi dal calcio ben prima che arrivasse alla Juventus.

Avrebbe significato allontanarne anche moltissimi altri a tutti i livelli.

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MessaggioInviato: lun 8 giu 2020, 11:25 
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il negazionismo juventino è peggione di quello nazifascista.

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HARLAN ha scritto:
il negazionismo juventino è peggione di quello nazifascista.
Fa comodo pensarla così, è rassicurante e ti illude di essere nel giusto, ma se hai giocato anche in Promozione sai che fin dai livelli bassi ci son tanti di quei mastruzzi (magheggi per i non genovesi) che 1/5 basterebbe.
Figuriamoci se nel sistema Calcio con tutte le aziende e gruppi finanziari che ci sono e c'erano dietro (Telecom, Saras, Fiat, Mediaset, Tods, Erg eccetera eccetera) solo uno, un dipendente peraltro, poteva fare il bello e il cattivo tempo condizionando tutto pro Juve. Poi però vai a vedere Perugia 2001 e magari qualche domanda dovrebbe sorgere. Moggi è giustamente il simbolo con il suo atteggiamento da padrino, ma solo i religiosi credono ai simboli.
È tipo Tangentopoli in cui hanno colpito i socialisti, ma rubavano tutti. Va bene lo sfottò, Rube, "Moggi chiamava e Carraro rispondeva" eccetera, ma la realtà ovviamente è stata ben più complessa.
Come ovunque peraltro: tanti soldi e interessi, tante zone oscure.
Siamo seri, il cervello mica serve solo a dividere le orecchie.

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Romario era più forte di testa (di Cristiano Ronaldo) anche se era un nano.....
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Reg. il: ven 13 nov 2015
Alle ore: 12:39
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Logan ha scritto:
HARLAN ha scritto:
il negazionismo juventino è peggione di quello nazifascista.
Fa comodo pensarla così, è rassicurante e ti illude di essere nel giusto, ma se hai giocato anche in Promozione sai che fin dai livelli bassi ci son tanti di quei mastruzzi (magheggi per i non genovesi) che 1/5 basterebbe.
Figuriamoci se nel sistema Calcio con tutte le aziende e gruppi finanziari che ci sono e c'erano dietro (Telecom, Saras, Fiat, Mediaset, Tods, Erg eccetera eccetera) solo uno, un dipendente peraltro, poteva fare il bello e il cattivo tempo condizionando tutto pro Juve. Poi però vai a vedere Perugia 2001 e magari qualche domanda dovrebbe sorgere. Moggi è giustamente il simbolo con il suo atteggiamento da padrino, ma solo i religiosi credono ai simboli.
È tipo Tangentopoli in cui hanno colpito i socialisti, ma rubavano tutti. Va bene lo sfottò, Rube, "Moggi chiamava e Carraro rispondeva" eccetera, ma la realtà ovviamente è stata ben più complessa.
Come ovunque peraltro: tanti soldi e interessi, tante zone oscure.
Siamo seri, il cervello mica serve solo a dividere le orecchie.


io posso anche essere d'accordo con te che hanno sbagliato tutti, ma esiste una classificazione dei reati, non si deve mettere sullo stesso piano chi ruba una mela da chi fa una rapina a mano armata.
Il fatto che Moggi chiamava e tutti si mettevano sull'attenti è un dato di fatto come quello che, quando chiamava Facchetti, veniva perculato da Bergamo & Co.
Se Inter e Juve fossero sullo stesso piano, come afferma il finto non jnventino riccardo, si sarebbero spartiti anche le vittorie, mentre nell'era di Moggi e Giraudo, l'Inter, in Italia, non ha vinto nulla.
L'altra squadra con cui la Juventus deve fare riferimento e che a sua differenza l'ha svangata è il Milan.

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