Rispondo ad entrambi nel merito per ciò che concerne la questione Juventus.
Il sospetto, me ne rendo conto, nasce dal fatto che tutti gli acquisti “incriminati” incidano in positivo sul bilancio della stagione 2018/2019, la stessa in cui era doveroso coprire le perdite generate dall’affare Ronaldo.
Però analizzando la situazione nel dettaglio:
-Audero è costato alla Samp 20 milioni, 10 in meno di quanto Meret è stato pagato dal Napoli. Entrambi i portieri hanno dimostrato, suppergiù, le medesime potenzialità sia prima che dopo la conclusione delle rispettive trattative. Non mi sembra affatto scandalosa la valutazione di Audero, probabilmente la Sampdoria ha intravisto la seria probabilità di realizzare una discreta plusvalenza (io sono convinto che ci riuscirà, vedremo chi avrà ragione).
-Sturaro, sono così scandalosi 16 milioni? Si tratta di un giocatore esperto formatosi nella Juve, nella quale ha persino giocato più del dovuto, tirando fuori prestazioni più che dignitose. Viene da un infortunio abbastanza serio, probabilmente sarebbero stati più giusti 11/13 milioni. Tra un ipotetico valore di mercato e il suo valore patrizio oscillerebbero comunque 3/4 milioni. Mi sembra uno scarto, tutto sommato, marginale e comunque non tale da giustificare cotanti sospetti.
-Cerri 9 milioni per un ragazzo di cui gli addetti ai lavori parlano un gran bene. Non dimentichiamo che il Cagliari è una società ricca che può permettersi di osare colpi più o meno arditi.
-Mandragora giovane di talento ma 20 milioni sono, in effetti, una vera esagerazione.
Ciò detto, a mio avviso non emerge un quadro così schiacciante di gonfiaggio di plusvalenze. Non dico che in astratto non potrebbe essere accaduto, dico che, quanto emerso, non mi sembra sufficiente per esprimersi in termini di assoluta certezza. Quindi ribadisco il concetto espresso nei precedenti post.
Anche perchè ragionando come voi la Premier tutta dovrebbe essere sospesa fino a data da destinarsi

(vero che in Inghilterra anche le piccole dispongono un budget corposo e bla bla bla, ma c’è un limite a tutto...).