Il Brasile sono gli Harlem Globe Trotters. Tutto facile, tutto spettacolo. In pratica degli animaletti che sanno giocare a calcio.
Non fanno testo; sono delle figure di Walt Disney. [Ultimamente si sono snaturati un po' ed indeboliti molto - ma l'impressione è un po' quella che lo fanno quasi apposta]

La scelte può essere una sola: Se uno dovesse scrivere la storia di una squadra di calcio, cioè quindi quella più versatile, più interessante, sempre presente,
più movimentata, più dramma, più tragedia, più storia insomma, più estetica in tutti gli aspetti, anche proprio più bella fisicamente ...qualche prenderebbe?

Ovviamente l'italia. Quindi chi ha una testa prende l'italia - a prescindere dal tifo.

Basta.

Francè.... legga il passaggio sulla mentalità tedesca nel trattato calcisticus. Le risposte sono tutte lì.

_________________

10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

Il Brasile è dramma che diventa arte, è il terzomondo che si vendica del primo e non c'è forma di dramma più grande.

Non è che sono più bravi tecnicamente perché hanno doti divine, è che storicamente sono andati oltre tutte le nostre concezioni razionaliste e comunque vincenti del calcio (difesa, preparazione atletica, organizzazione, il risultato uber alles, anzi l'unica cosa che conta) sfruttando i limiti del loro paese di disperati. La cosa meravigliosa è che la loro poesia ha spesso trionfato sulla nostra prosa e sulla fisica classica dei tedeschi. Paradossalmente, quelli meno ossessionati dal risultato hanno ottenuto i risultati migliori, facendo qualcosa di molto più grande: si sono fatti ammirare perché unici e irripetibili.
Noi e i crucchi abbiamo storicamente mezzi e possibilità organizzative infinitamente superiori, eppure spesso ci hanno lasciato dietro facendo l'unica cosa che potevano fare: esaltando certe doti che la nostra dogmatica deprimeva.
Nessuno si esalterà mai per il successo degli azzurri in Germania nel 2006, fuori dall'Italia. Il Brasile del 1970 invece giocava in modo talmente bello e unico che l'avrebbero dovuto proibire (copyright inglesi).

La cosa meravigliosa è che da noi Garrincha sarebbe uno scherzo della natura mentre laggiù è l'allegria del popolo, da noi Neymar è uno che non torna mentre laggiù è un dio.
Noi siamo nazionali per tifosi che sono grandi per l'albo d'oro, loro sono una nazionale per amanti del calcio, sarebbero grandi anche con meno titoli.

_________________
Il buon gusto è la morte dell'arte.

Intimamente sappiamo di essere meno bravi di loro e li invidiamo, tant'è che anche tu Lud celebri i calciatori italiani più "brasiliani" (Baggio e Pirlo, venerati in Brasile): ti piacerebbe averne di più perché sai che questi sono giocatori che fanno la storia anche se non vincono sempre, è una differenza meravigliosa, la nostra inconsapevole ammissione di inferiorità.

_________________
Il buon gusto è la morte dell'arte.

Nah... la storia degli outsiders del terzo mondo che vincono è bella una o due volte. Poi sono loro i favoriti e quelli da battere. E quel loro essere outsiders diventa il motivo per cui appunto - per l'apparente inspiegabilità della cosa - diventa un atto bello batterli. Perché sono a quel punto loro i privileggiati.

Il Brasile è sempre un po' stato la squadra favorita dei #@*§. Cioè la squadra favorita di chi non ha squadre preferite, di chi vuol vincere facile, di chi non ha una propria identità. Il Joga bonito in verità è brutto. Non è estetico. Sti spastici della finta, sti epilettici dribblomani. La bellezza è grazia. Zidane quando giuoca è bello, Ronaldinho è un aborto ambulante.

_________________

10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

Questo è vero. Predilego quel tipo di giuocatore. Ma non appunto se manca quella classe, la grazia europea. Che poi ovviamente in molti casi possono avere eh... Romario per esempio mi piace molto.

_________________

10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

Io sono d'accordissimo che abbiamo molto da imparare da questi movimenti più permissivi. L'argentina ha fornito i due più grandi giocatori offensivi di tutti tempi. Stiamo parlando - se mi permetti di usare questo termine un po' problematico - di materiale genetico che abbiamo anche noi. Noi sforniamo pochi di quel talento lì è sopratutto perché abbiamo "deciso" diversamente.
E negli ultimi 15 anni più che mai. I nostri offensivi più talentuosi sono tutti inadeguati fisicamente per il grandissimo calcio ( Giovinco, Insigne, ...) e non è un caso.
È la nostra macchina formativa che è calibrata in maniera sbagliata - almeno lo era.

_________________

10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

Italia, per capacità di rendere al massimo quando tutto sembra debba andar male.

_________________
"Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più." (Bill Shankly)

Il calcio è il Brasile sotto tutti gli aspetti.

l'Italia è sempre stata una nazionale che ha basato se stessa sulla grande organizzazione, sul collettivo e su grandi difese.. Ma di grandi talenti coi piedi eccellenti ne ha avuti storicamente pochi.
Certamente da questo punto di vista è dietro a nazioni come il Brasile, l'Argentina, la Spagna e la Francia.
Meglio della Germania storicamente, ma non recentemente, i tedeschi si sono evoluti e adesso tirano fuori anche grandi talenti con i piedi. Meglio dell'Inghilterra.

Però non può vantare vere e propri giocatori irripetibili e che hanno lasciato un profondo segno, tipo Messi, Cr7, Zidane, Platini, Pelè, Maradona, Ronaldo, Cruijff.

Baggio per esempio è un grande ma meno o anche molto meno di questi citati. Già un Neymar diventerà più forte di Baggio.

Il Brasile ha prodotto i migliori talenti, ha vinto più mondiali, gioca storicamente il calcio più divertente, ha alcuni dei migliori di sempre e ha vinto pure due mondiali di fila, cosa mai riuscita ad altri.

l'Italia è un po' la noia calcistica, un po' come guardare l'Atletico, non rappresenta il vero calcio.

_________________
"Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da esseri inferiori"
[Platone]

La mia filosofia è sicuramente italiana, totalmente opposta a quella olandese. Un approccio al gioco che si addentra con molto entusiasmo nei meandri dell'imprevedibilità del calcio, senza farne un manuale, senza considerarlo un che di certo, bensì tutt'altro. La serie A italiana è arrivata veramente ad essere un campionato di altissimo livello in certi periodi, uno spettacolo che non prescinde dalle difficoltà, che non vede le stesse come una noia, ma un qualcosa che fa parte del gioco. Nulla a che vedere con i campionati degli altri paesi.
Il Brasile è probabilmente il paese dal maggior talento naturale e ciò li fa essere gli unici in grado di poter scrivere un manuale del calcio, perché non lo fanno in base a studi o ricerche matematiche, ma in base al proprio talento; tuttavia l'imprevedibilità del gioco non consente esiti scontati, per cui non è detto alla fine che il Brasile abbia le squadre migliori nonostante abbia i migliori giocatori, probabilmente.
Non considero altri paesi al livello di questi due o con filosofie degne di nota. La Germania nel calcio che conta per me rimane nettamente terza.
L'Argentina anche ha avuto due dei migliori giocatori di ogni tempo, però nel complesso è nettamente dietro.
Un luogo molto comune e molto falso è il fatto che gli italiani non siano stati molti ad essere bravi giocatori. L'Italia è stata la nazione che ha avuto, in base all'estensione di territorio e alla demografia, il paese con più talenti al mondo. Perché il Brasile è molto più grande. Veramente dagli anni 20 in poi, non c'è un paese con il numero di talenti come il nostro. Se il Brasile ha avuto i migliori, noi abbiamo il più alto numero.

Sei in grosso errore, di parecchio. Messi, Cr7 e Zidane non valgono quelli citati, Baggio di certo sta nella classifica dei migliori tecnicamente. Neymar è tecnicamente inferiore a Baggio. E meglio di neymar ce ne sono stati a bizzeffe nella storia del calcio.