Con questa lunga lettera su Facebook Adrian Mutu comunica al mondo dei social la fine della sua carriera. Ve la riproponiamo, in maniera integrale, sulle pagine di ViolaNews.
E’ arrivato il momento di chiudere la mia carriera. Ho vissuto un sogno bellissimo e voglio quindi lasciare un segno della mia immensa riconoscenza a tutti quelli che mi hanno aiutato nella vita e nella mia professione. Un sogno che è stato possibile grazie a tante squadre, dalla Dinamo Bucarest all’Inter, dal Verona al Parma, dal Chelsea alla Juventus, ma principalmente voglio ringraziare la Fiorentina e la Nazionale rumena perché è grazie a loro che mi sono trovato uno spazio all’interno del paradiso dei calciatori.
Non è certo questo il giorno di ricordare i momenti neri, ma quello di condividere con tutti voi i momenti straordinari, giganteschi della mia carriera. E’ stato un volo nel cielo del calcio, in cui ho incontrato tifosi splendidi e – appunto – due realtà, la Fiorentina e la Romania, che mi hanno trattato come un principe.
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Un cronista una volta mi ha chiamato “Principe Nero”, io dico solo che sono stato un uomo fortunato perché ho trovato tifosi che mi hanno voluto bene, un bene immenso, pieno di affetto e di amicizia. A tutti loro voglio regalare il mio ultimo inchino per chiudere dentro il cuore qualcosa di fantastico.
Potevo vincere di più? Non mi importa, ho vinto quello che sognavo, l’amore di gente unica, impagabile. Per un attimo voglio mettere in un angolo gli errori che ho commesso e per i quali ho pagato il mio dazio alla vita, in questo momento sono un’immagine sbiadita dell’immensa felicità di una carriera piena d’amore.
A tutti i tifosi viola voglio poi regalare due immagini che mi porterò dentro a vita: il gol allo Slavia Praga che ha aperto la porta alla prima Champions Leaguye dell’era Della Valle ed il gol segnato in Olanda contro il PSV, l’una vita la mia segnata dall’amore della gente.
Grazie,
con immenso amore
Adrian Mutu
REDAZIONE VN
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Uno dei migliori giocatori viola di sempre, con prandelli (che ormai sembra un fallito peggio di ventura

) camminava sulle acque. Grazie di tutto