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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 10:51 
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esser ha scritto:
cupo ha scritto:
raffoilbaffo ha scritto:
Possibile che la federazione italiana non sappia neanche scegliere gli oriundi giusti? Abbiamo beccato l'unico africano scarso nei 3000 siepi (e per giunta anche ex dopato) e l'unica ostacolista americana che non va.

:asd Stessa cosa che ho pensato io, comunque la maggior parte dei naturalizzati sono ragazzi e ragazze che hanno trovato moglie/marito qui, quindi non è che si siano proprio scelti.


chiaro che non si sono scelti ma non deve neppure essere scontato che debbano venire convocati con la nazionale italiana, eh... comunque c'è da dire che Jennifer Rockwell è scarsuccia ma è proprio bona...


Alcuni vanno comunque più forti degli italiani dalla nascita, basti vedere la Grenot che dà un secondo e mezzo sui 400 alla seconda italiana, o la Martinez di qualche anno fa, che saltava sui 15 metri nel triplo, oggi nessuna italiana supera i 14. Il movimento italiano a parte marcia e maratona è scarno, dubito che i naturalizzati tolgano posti importanti ad altri atleti.


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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 11:01 
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Reg. il: lun 9 gen 2006,
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accursio ha scritto:
Turyo ha scritto:
Colgo la palla balzo e parlando più in generale, io vedo negli ultimi anni un' involuzione negativa di tutto lo sport italiano, tranne alcuni sport, e qualcuno mi deve spiegare il perchè...

Personalmente credo che sarà pure un problema di fondi, ma soprattutto di uomini, nel senso di preparatori e dirigenti, che ho l'impressione che segua l'andazzo più generale del nostro Paese, cioè poco ricambio ed ancor meno meritocrazia....


Tornando alle finali odierne, sembrerebbe proprio che sui 100mt donne assisteremo, come nel maschile, ad un duello Giamaica-USA, con l'Africa (Okagbare e Ahoure) che proverà ad intromettersi, anche se l'oro credo sarà difficile sfilarlo dal collo della Fraser-Pryce...


Hai centrato il punto. Siamo in declino in tutti gli sport, tranne quelli di nicchia. E' sicuramente un problema di fondi ma anche di scarsa praticabilità dovuta al fatto che siamo un Paese calciocentrico nonchè di inefficienza dei quadri dirigenziali.
Resta il fatto che l'esplosione avventua ad Atlanta 1996 dello sport italiano è oramai un lontano ricordo.
A proposito qualcuno mi sa spiegare l'enorme balzo compiuto dallo sport italiano da Seul 1988 (14 medaglie) e Barcellona 1992 (19), ad Atlanta dove ne prendemmo ben 36 a cosa sia dovuto?




Lo sport italiano annaspa, e non da ora, per la cronica carenza di fondi, a tutti i livelli.... a livello "alto" il CONI non ha più il becco di un quattrino da quando lo stato si è messo a fare cassa col superenalotto e con le altre scommesse sportive, che hanno TOTALMENTE affossato il totocalcio, che per decenni era stato uno straordinario strumento di compensazione tra lo sport principale e gli sport minori: in pratica grazie al business del calcio gli italiani giocavano al totocalcio, i cui proventi andavano al CONI che li dirottava sugli sport minori: E' grazie a questo che abbiamo goduto per anni le imprese dei vari Tomba, Compagnoni, Cova, Mennea, Simeoni, Panetta, Antibo e cito solo i primissimi che mi tornano in mente.... A livello "basso" paghiamo la devastazione dei bilanci delle pubbliche amministrazioni (i comuni in modo particolare) che non hanno assolutamente la possibilità di investire o ammodernare piste di atletica, piscine, palestre e quant'altro.... in questo modo non si incentiva assolutamente la pratica dello sport da parte dei giovani, e perdiamo per strada potenziali campioni semplicemente perché nemmeno loro hanno la possibilità e gli spazi per accorgersene di esserlo....
Vi dico la DRAMMATICA situazione nella mia città, Perugia, che fino a prova contraria non sarà una megalopoli ma è comunque un capoluogo di regione con 2 università. C'è una (UNA....) sola pista di atletica all'interno del vecchio stadio Santa Giuliana, ed è ridotta in condizioni che dire pessime è farlgi un complimento: nell'anello più interno (quello che misura esattamente 400 m e dunque il più "frequentato") il tartan è andato completamente via e si corre praticamente sul cemento "nudo"....
Ci sono alcune piscine ma non ce ne è nessuna e dico NESSUNA di 50 metri: la squadra di pallanuoto cittadina (che pure è a buoni livelli) è costretta a emigrare ad Ancona per le partite interne....


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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 11:02 
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Allenatore in Seconda
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Reg. il: ven 11 gen 2013
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PP ultrà ha scritto:
Turyo ha scritto:
PP ultrà ha scritto:
Praticamente i trials giamaicani di 100 e 200 m sono gare più competitive delle stesse olimpiadi e mondiali.
E non può essere un caso....


Mi pare di capire che adombri sospetti di doping, giusto?... :asd

Personalmente non ho certezza alcuna, nè in positivo :asd nè in negativo, ma devo dire che certamente sono alcuni anni che li stanno tampinando dappertutto, ed il 99% delle volte non hanno trovato nulla, ma chiaramente non sono così pollo da sostenere che sia tutto pulito al dilà di ogni ragionevole dubbio...

Certo quello che fa veramente stupore è tutto questo florilegio di gente-saetta, non certamente che ci siano giamaicani che vanno forte, perchè ottimi sprinters giamaicani li abbiamo sempre avuti dal dopoguerra ad oggi, in quasi tutte le finali mondiali e olimpiche che ci sono state, sia in campo maschile che femminile.... ma come ho detto in un post di qualche tempo fa erano tutta gente di scuola statunitense, nel senso che asi allenavano ed avevano preparatori USA...

Quelli che hanno beccato adesso è gente che non si è rassegnata al cambio generazionale, e quindi ha fatto ricorso a pratiche poco pulite proprio per rimanere sulla cresta dell'onda, così come penso che c'èsicuramente gente che fa uso di doping e poi ottiene prestazioni notevoli, ma personalemente sono propenso ad escludere che ci sia qualcuno che va avanti per anni assumendo sostanze stupefacenti e nessuno li becca mai...parlo del caso di Bolt...

Inoltre c'è un'altra cosa che mi dà da pensare, ed è il fatto che ormai sono anni che è nata una scuola giamaicana, e che ci sono parecchi atleti che ottengono risultati, e se ci fosse un "doping di stato" mi chiedo come mai altri paesi, come gli USA per esempio, non abbiano ancora scoperto queste sostanze, eppure hanno esperti e denari in quantità notevoli, sicuramente superiori alla piccola Giamaica....ma il THC è considerato doping??? :asd




I numeri al di là delle opinioni: la Giamaica ha 4 milioni di abitanti (1/1500esimo della popolazione mondiale o giù di lì) e da 5 anni fa il pieno di ori in tutte le specialità veloci, maschile e femminile... Nei 100 di Mosca ha piazzato 4 nei primi 5, senza poter contare sui 2 dei 3 più forti, ovvero Blake e Powell. In un'ideale "torneo" mondiale dei 100 m senza limitazioni di partecipazione per ciascuna nazione, probabilmente porterebbe in finale 5-6 atleti su 8.... Ripeto, tutto questo in un paese che rappresenta un infinitesimo della popolazione mondiale, e attenzione parliamo dello sport e della specialità più diffusa AL MONDO. Vi sembra normalissimo e spiegabile semplicemente col "movimento giamaicano" che sta vivendo un momento di grazia grazie a "tecniche di allenamento più avanzate"? (quali?) A me no.... Se poi consideriamo che le "briciole" lasciate dalla Giamaica vengono raccolte non tanto e non solo da USA e Gran Bretagna ma da altri paesi caraibici "simili" addirittura molto più piccoli (Saint Kitts & Nevis, Trinidad & Tobago, Barbados, ecc.) si rafforza la convinzione di dover trovare un perché... e il perché l'ha detto l'anno scorso Carl Lewis: sono paesi nei quali non esistono protocolli di controlli antidoping a sopresa, per cui se non si muove autonomamente la IAAF (come peraltro avvenuto di recente), questi atleti possono allenarsi 11 mesi all'anno assumendo di tutto e di più... per poi interrompere e presentarsi ad olimpiadi e mondiali ufficialmente "puliti", ma ovviamente dotati della massa e della forza muscolare acquisita "artificialmente" nei mesi precedenti.....


E' un sopetto che ho anch'io da molto tempo. Stiamo sempre parlando di una piccola isola che domina specialità a cui il Mondo partecipa.
Anche se Carl Lewis farebbe meglio a stare zitto, visto che anche su di lui quando gareggiava si erano addensate molte nubi...


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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 11:03 
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Reg. il: lun 9 gen 2006,
Alle ore: 16:32
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accursio ha scritto:
PP ultrà ha scritto:
Turyo ha scritto:
PP ultrà ha scritto:
Praticamente i trials giamaicani di 100 e 200 m sono gare più competitive delle stesse olimpiadi e mondiali.
E non può essere un caso....


Mi pare di capire che adombri sospetti di doping, giusto?... :asd

Personalmente non ho certezza alcuna, nè in positivo :asd nè in negativo, ma devo dire che certamente sono alcuni anni che li stanno tampinando dappertutto, ed il 99% delle volte non hanno trovato nulla, ma chiaramente non sono così pollo da sostenere che sia tutto pulito al dilà di ogni ragionevole dubbio...

Certo quello che fa veramente stupore è tutto questo florilegio di gente-saetta, non certamente che ci siano giamaicani che vanno forte, perchè ottimi sprinters giamaicani li abbiamo sempre avuti dal dopoguerra ad oggi, in quasi tutte le finali mondiali e olimpiche che ci sono state, sia in campo maschile che femminile.... ma come ho detto in un post di qualche tempo fa erano tutta gente di scuola statunitense, nel senso che asi allenavano ed avevano preparatori USA...

Quelli che hanno beccato adesso è gente che non si è rassegnata al cambio generazionale, e quindi ha fatto ricorso a pratiche poco pulite proprio per rimanere sulla cresta dell'onda, così come penso che c'èsicuramente gente che fa uso di doping e poi ottiene prestazioni notevoli, ma personalemente sono propenso ad escludere che ci sia qualcuno che va avanti per anni assumendo sostanze stupefacenti e nessuno li becca mai...parlo del caso di Bolt...

Inoltre c'è un'altra cosa che mi dà da pensare, ed è il fatto che ormai sono anni che è nata una scuola giamaicana, e che ci sono parecchi atleti che ottengono risultati, e se ci fosse un "doping di stato" mi chiedo come mai altri paesi, come gli USA per esempio, non abbiano ancora scoperto queste sostanze, eppure hanno esperti e denari in quantità notevoli, sicuramente superiori alla piccola Giamaica....ma il THC è considerato doping??? :asd




I numeri al di là delle opinioni: la Giamaica ha 4 milioni di abitanti (1/1500esimo della popolazione mondiale o giù di lì) e da 5 anni fa il pieno di ori in tutte le specialità veloci, maschile e femminile... Nei 100 di Mosca ha piazzato 4 nei primi 5, senza poter contare sui 2 dei 3 più forti, ovvero Blake e Powell. In un'ideale "torneo" mondiale dei 100 m senza limitazioni di partecipazione per ciascuna nazione, probabilmente porterebbe in finale 5-6 atleti su 8.... Ripeto, tutto questo in un paese che rappresenta un infinitesimo della popolazione mondiale, e attenzione parliamo dello sport e della specialità più diffusa AL MONDO. Vi sembra normalissimo e spiegabile semplicemente col "movimento giamaicano" che sta vivendo un momento di grazia grazie a "tecniche di allenamento più avanzate"? (quali?) A me no.... Se poi consideriamo che le "briciole" lasciate dalla Giamaica vengono raccolte non tanto e non solo da USA e Gran Bretagna ma da altri paesi caraibici "simili" addirittura molto più piccoli (Saint Kitts & Nevis, Trinidad & Tobago, Barbados, ecc.) si rafforza la convinzione di dover trovare un perché... e il perché l'ha detto l'anno scorso Carl Lewis: sono paesi nei quali non esistono protocolli di controlli antidoping a sopresa, per cui se non si muove autonomamente la IAAF (come peraltro avvenuto di recente), questi atleti possono allenarsi 11 mesi all'anno assumendo di tutto e di più... per poi interrompere e presentarsi ad olimpiadi e mondiali ufficialmente "puliti", ma ovviamente dotati della massa e della forza muscolare acquisita "artificialmente" nei mesi precedenti.....


E' un sopetto che ho anch'io da molto tempo. Stiamo sempre parlando di una piccola isola che domina specialità a cui il Mondo partecipa.
Anche se Carl Lewis farebbe meglio a stare zitto, visto che anche su di lui quando gareggiava si erano addensate molte nubi...



Appunto. Forse parla da "esperto"... ;)


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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 18:10 
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Reg. il: lun 23 mag 2005
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Premetto subito una cosa, non ne ho la più pallida idea di come stia la cosa realmente, e soprattutto non voglio difendere nessuno a prescindere, detto questo non posso limitarmi alla discussione del "sono tutti dopati, si...sono tutti dopati, no" ma vorrei allargare il discorso e fare alcuni ragionamenti...:

- Non so quando Lewis abbia detto queste cose, ma ha detto un mare di stromzate, perchè a me risulta che senza protocolli antidoping, così come il rifiuto a sottoporti a test a sorpresa, non ti farebbero partecipare a nessuna competizione ufficiale...

- Il discorso della Giamaica io lo paragonerei a quello dei keniani sulle lunghe distanze..., perchè nessuno dice che sono dopati anche loro??? ... nonostante siano lustri che vincono medaglie sulle lunghe distanze, e non di meno è successo che si fossero accaparrati pure tutti i posti sul podio...

- Il fatto che la percentuale degli abitanti della Giamaica sia irrisoria rapportata a quella mondiale non vuol dire nulla....allora noi che siamo 60 milioni dovremmo essere all'avanguardia di tutto, per non parlare di altri stati popolosissimi tipo India, Brasile, Indonesia per dire solo i primi che mi passano in mente, dovrebbero avere decine di atleti di spicco nelle varie competizioni...... la stessa Cina, pur con il suo serbatoio umano immenso, non era nessuno a livello sportivo prima che avvenisse il suo boom economico e quindi la gente poteva dedicarsi anche ad altro oltre ad ingegnarsi a portare a casa la pagnotta...

- Fondamentalmente è una questione di tradizione e/o cultura sportiva, per cui sarebbe importante in questo senso invece il rapporto tra quanti praticano l'atletica e quanti sono i suoi abitanti...non ho la statistica ma sono pronto a scommettere che la Giamaica,soprattutto in questo periodo,è ai primissimi posti della classifica....


...............

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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 18:12 
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Reg. il: lun 23 mag 2005
Alle ore: 17:56
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..............

- Poi, senza stare a fare un'indagine sociologica, ma non sottovaluterei affatto l'effetto emulazione e/o il riscatto sociale attraverso lo sport, nel senso che spesso la povera gente ha cercato attraverso lo sport possibilità che altrimenti non avrebbe avuto...molti spiegavano anche in questo modo il fatto che negli Usa c'erano quasi solo neri che si dedicavano in alcuni sport, cosiddetti poveri, tipo atletica, pugilato etc....certo molti diranno che questo c'era anche prima perchè la Giamaica, così come altri paesi caraibici hanno avuto nel passato grandi campioni, e quindi molti volevano emularli, ma dimenticano che per poterlo fare questi novelli campioni avrebbero dovuto emigrare altrove, perchè impianti attrezzati nè tantomeno preparatori atletici adeguati non ce n'erano, quindi tutta questa onda di novelli emuli andava ad infrangersi sugli scogli delle oggettive difficoltà di proseguire....

- Poi se ci fosse veramente questo "doping di Stato" e dico di Stato perchè mi pare che di questo si stia accusando il movimento giamaicano, d'altronde quello singolo è sempre possibile senza che questo coinvolga per forza alcuna struttura dirigenziale..... dunque se veramente ci fosse questo sistema nazionalizzato perchè questi Giamaicani si limitano solo alla velocità e non lo applicano invece anche ad altre specialità vista la grossa probabilità di farla sempre franca??...e poi ripeto come mai i loro acerrimi nemici americani non hanno scoperto ancora nulla di queste sostanze, avrebbero potuto usarle anche loro magari per vincere oppure per sputtanarli una volta per tutte...

- Infine non posso terminare questo articolato ragionamento senza un tocco scientifico......è provato che geneticamente questa gente è più predisposta a questo tipo di sforzo proprio perchè ha subito una selezione, certamente non naturale ma fatta dall'uomo, che ha scelto i più forti e fisicamente attrezzati per mandare a lavorare nelle Americhe...e queste carattersitiche ha permesso a questa genia di soppiantare quasi del tutto gli abitanti originari (i Caribi) da questo angolo di mondo... e del resto questo è supportato dal fatto che la presenza di atleti dei paesi caraibici è sempre stata costante nelle specialità veloci della corsa (100-200-400) da ormai parecchi lustri...

...e mi fermo qui, non vorrei essere troppo prolisso... ;)

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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 18:47 
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Le finali più interessanti di oggi per me sono:

800mt Uomini:
- Per me se la giocheranno l'americano Solomon e l'etiope Aman, ma pronti ad inserirsi saranno sicuramente il saudita Mohammed ed il gibutiano Souleyman, mentre l'Europa la vedo tutta fuori dal podio nonostante un buon Lewandowski...

400mt uomini:
- lotta a due, la Shawne Merritt e Kirani James, con una leggera preferenza personale per il primo, mentre un'ottima impressione mi ha fatto anche il dominicano Santos...

Salto con l'asta donne:
- Qui faccio il tifo, a prescindere, per la Isinbayeva, che all'intervista con la Caporale ha detto che il suo ritiro non è definitivo, intanto "farà famiglia" poi vedrà se la condizione del rientro potrà portarla fino a Rio... in caso di defaillance vedo bene la tedesca e la brasiliana...


Per il resto vedo il solito clichè nei 3000 siepi donne, con il Kenia che proverà a scappare dall'armata Etiope, e per le medaglie tutto dipenderà dai giochi di squadra che decideranno di fare...

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MessaggioInviato: mar 13 ago 2013, 20:05 
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Isinbayeva già oro, se fa il record del mondo cambio avatar


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MessaggioInviato: mer 14 ago 2013, 8:47 
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Reg. il: lun 9 gen 2006,
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Premetto subito una cosa, non ne ho la più pallida idea di come stia la cosa realmente, e soprattutto non voglio difendere nessuno a prescindere, detto questo non posso limitarmi alla discussione del "sono tutti dopati, si...sono tutti dopati, no" ma vorrei allargare il discorso e fare alcuni ragionamenti...:

- Non so quando Lewis abbia detto queste cose, ma ha detto un mare di stromzate, perchè a me risulta che senza protocolli antidoping, così come il rifiuto a sottoporti a test a sorpresa, non ti farebbero partecipare a nessuna competizione ufficiale...

- Il discorso della Giamaica io lo paragonerei a quello dei keniani sulle lunghe distanze..., perchè nessuno dice che sono dopati anche loro??? ... nonostante siano lustri che vincono medaglie sulle lunghe distanze, e non di meno è successo che si fossero accaparrati pure tutti i posti sul podio...

- Il fatto che la percentuale degli abitanti della Giamaica sia irrisoria rapportata a quella mondiale non vuol dire nulla....allora noi che siamo 60 milioni dovremmo essere all'avanguardia di tutto, per non parlare di altri stati popolosissimi tipo India, Brasile, Indonesia per dire solo i primi che mi passano in mente, dovrebbero avere decine di atleti di spicco nelle varie competizioni...... la stessa Cina, pur con il suo serbatoio umano immenso, non era nessuno a livello sportivo prima che avvenisse il suo boom economico e quindi la gente poteva dedicarsi anche ad altro oltre ad ingegnarsi a portare a casa la pagnotta...

- Fondamentalmente è una questione di tradizione e/o cultura sportiva, per cui sarebbe importante in questo senso invece il rapporto tra quanti praticano l'atletica e quanti sono i suoi abitanti...non ho la statistica ma sono pronto a scommettere che la Giamaica,soprattutto in questo periodo,è ai primissimi posti della classifica....


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Hai citato, GIUSTAMENTE, il boom economico della Cina alla base di un certo innalzamento (non ancora dominante) delle prestazioni dei suoi atleti.... ma allora quale "boom economico" vi sarebbe stato in Giamaica negli ultimi 10 anni? E ripeto, quello che fa veramente impressione è la ristretta popolazione della Giamaica, che è 1/500esimo di quella cinese e 1/1500esimo di quella mondiale....

Il paragone coi maratoneti Keniani regge fino a un certo punto: è noto che i Keniani nascono e iniziano a correre (e lo fanno praticamente TUTTI fin da ragazzini, per il semplice fatto che molto spesso la scuola più vicina a casa è a 10-15 km da casa se non di più, e non vi sono gli scuolabus... :asd ) su altipiani di 2-3000 metri, sviluppando pertanto un numero di globuli rossi praticamente doppio rispetto a noi umilissimi bianchi.... Ed è comunque da sfatare questo luogo comune dei "Keniani", perché se guardi le classifiche attuali delle maratone vedi anche (e forse soprattutto) atleti di altre nazionalità centroafricane (Etiopia, Nigeria, Gibuti, Burkina Faso), e comunque non c'è mai stato, in quelle specialità, un dominio così netto e devastante (1°, 2° e 3°, oppure 4 nei primi 5 o roba del genere) di una singola PICCOLA nazione, perlomeno se consideriamo tutte le gare olimpiche e mondiali in un orizzonte di medio-lungo periodo (il "monocolore" Giamaicano in tutte le specialità veloci dura ormai dal 2008).
Quanto al discorso della "selezione della razza" hai perfettamente ragione (e sarebbe da aggiungere "PURTROPPO", date le tragiche motivazioni di questo...): solo che è così da praticamente SEMPRE in tutti gli sport in cui è richiesta velocità e forza fisica. E' per questo che anche nell'NBA "globalizzato" degli ultimi anni la maggior parte dei giocatori è di colore, ed era la stessa cosa anche 20-30-40 anni fa.... E' per questo che nelle specialità veloci dell'atletica leggera dominano da sempre i neri (il 19''72 di Mennea è tuttora record mondiale dei bianchi dopo 24 anni), ma attenzione parliamo di NERI AFROAMERICANI non solo di "caraibici" e men che meno dei soli giamaicani....


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MessaggioInviato: mer 14 ago 2013, 14:05 
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Leggenda del Calcio
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Mio padre: "Ma il salto triplo si chiama salto triplo perché saltano tre persone tutte insieme?"

:mattoni


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