EDIT: Memnone se ne è accorto!

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Ho editato or ora

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Credo che Kerzha abbia centrato in pieno la questione

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Vantarsi in pubblico dei premi appena vinti, sostituire le pianole con i synthie, levare tutti i cori finti... madonna, eh, quanti danni ha fatto l'indie.

Che roba balorda e triste

chi e' quel mostro di geografia che dice che l'olanda ha 6 milioni di abitanti ?

ma

"Urràgay, dehihihioh!"

Bel confronto tra la scuola più innovativa (Olanda) e quella più conservativa (Uruguay) della terra.

L'Olanda ha rivoluzionato il calcio ma, se si eccettua quella folgorante parentesi dal 1970 al 1978, non mi ha mai convinto del tutto come scuola calcistica, ho sempre visto gli Orange dei figli di quel miracolo calcistico che si chiamava Arancia Meccanica. Eccetto Van Basten, Gullit e Rjkaard, forse Bergkamp non è che l'Olanda abbia dato tutti sti grandi fuoriclasse dal 1978 in avanti...Buona invece la scuola allenatori: i figli di Michels hanno tentato di rialacciarsi al Sistema WM proponendo un 3-4-3 con importanti variazioni tattiche anche se il modulo di riferimento è il classico 4-3-3 zonale.

L'Uruguay al contrario, è la scuola calcistica in assoluto più chiusa del pianeta. Di fatto il futbol uruguagio non ha mai conosciuto grandissimi variazioni tattiche nella sua lunga storia (del resto hanno vinto tutto con il Metodo, perchè dovrebbero cambiare?): l'Uruguay gioca dal 1930 ad oggi con moduli molto simili al Metodo con i mumeri che ricalcano fedelmente il vecchio modulo (il 2 e il 3 sono i difensori centrali, il 4 e i 6 gli esterni di difesa, da noi è il contrario perché la nostra numerazione è tratta dal WM) con quattro difensori a zona, un centromediano schierato davanti alla difesa, due mezzale e tre punte. Anche nella partita di ieri se avete notato l'Uruguay giocava con questo schema e con questo canovaccio tattico: blando possesso palla e immediate verticalizzazioni verso gli attaccanti. Un calcio semplice, essenziale, altamente geometrico e vincente. Se è vero che la scuola uruguayana oggi è solo lontana parente di quella degli anni 30 e 50, nessuna scuola calcistica al mondo ha espresso così tanti campioni in rapporto con gli abitanti...

Quindi come picco e innovazione dico Olanda, ma per tradizione e continuità dico senza dubbi Uruguay.

Da fan della nazionale olandese dico i "tulipani", ma si sottovaluta il fatto che l'Uruguay sia una delle nazionali + vincenti della storia (si citano sempre i 2 mondiali vinti, ma 15 Coppe America non se le ricorda mai nessuno).

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

Che poi io, forse per la prima volta in vita mia, ero stato politicamente corretto: avevo parlato di «tetto del mondo», mica di mondiali vinti.