Questa la mia scheda su di lui.
Ferenc Puskas
2/4/1927 Ungheria.
Eta': 26 - 167 cm.
Nazione : Ungheria.
Seconda punta/ centravanti/ trequartista centrale.
N.110
Ferenc Puskas è considerato il miglior giocatore ungherese di tutti i tempi e tra i primissimi
della storia del calcio mondiale , c'e anche chi lo considera il miglior giocatore mai apparso
sulla faccia della terra.
Puskas e' una stella cometa che attraversa la storia del calcio.
A 16 anni è titolare (mezzala sinistra) del Kispest, la squadra allenata dal padre...i tifosi
gli costruiscono un tappetto rosso solo per lui , per quando deve scendere in campo.
Nel 1943 passa alla Honved. Nel 1945 debutta in nazionale e va subito in gol.
Il suo bagaglio tecnico è immenso.
La sua carriera, anche militare, è fulminea. Puskas, senza mai entrare in una caserma, senza mai imbracciare
un fucile, sale tutti i gradi: capitano, maggiore e infine colonnello.
Nella Honved e in nazionale è il numero uno assoluto.
Un autentico fuoriclasse con l’aggiunta di un naturale e immenso carisma che lo consacra capo dello spogliatoio.
Puskas, usando il solo piede sinistro, riesce a colpire il pallone con un’incredibile potenza e precisione.
E' considerato il miglior tiratore della storia del calcio , inquadra la porta da qualsiasi posizione , il suo
sinistro e' un'arma terrificante , i suoi tiri sono cannonate che non lasciano scampo , ma anche sul piano tecnico
il suo sinistro non ha rivali.
Piomba in area come una belva usando la potenza e la destrezza , lo scatto e la fantasia , la tecnica e l'astuzia.
E’ il cervello del gruppo, sa concludere , ma ha anche l'intelligenza e la genialita' del suggeritore , mitici
i suoi assist filtranti , possiede il dono del regista sontuoso.
Puskas rende la Honved la squadra di club probabilmente piu' forte del mondo , ma purtroppo ancora non esistevano
le coppe , con il club ungherese vince 6 campionati aggiudicandosi per 4 volte il titolo di capocannoniere.
In totale giocò 354 partite nella serie A ungherese, segnando ben 357 gol.
Giocò nella Nazionale ungherese dal 1945 al 1956, segnando 83 gol in 84 incontri, record ungherese e record tra tutte
le grandi nazionali.
Quella grande Ungheria gioca con il W M..il centravanti arretrato Nandor Hidegkuti crea gli spazi risucchiando i centrali
avversari per quelle che sono le vere bocche da fuoco della squadra : Puskas e testina d'oro Sandor Kocsis che risolvono
tutte le azioni , Puskas quelle di piede e Kocsis quelle di testa.
Con L'Ungheria rimase imbattuto per 4 anni di fila dando con la sua squadra lezioni di calcio e spettacolo leggendari
su tutti i campi .
Vinse le olimpiadi del 1952 da massimo protagonista.
Nel 1953 L'Ungheria vince anche la coppa internazionale , una sorta di Europeo ante litteram.
Nel Novembre 53 gli allora imbattuti sul suolo interno inglesi organizzarono un'amichevole a Wembley tra l'Inghilterra e
L'Ungheria , sara' un' umiliazione per gli inglesi che vengono sconfitti per 6-3, ma lo scarto sarebbe potuto essere di 10 gol
visto il giuoco espresso in campo dai magiari ,
in quella partita PUskas segna anche uno dei piu' bei gol della storia del football.
L'evento, comunque, fu sensazionale. Una partita senza precedenti in cui, secondo le testimonianze, l'intensità fu tale
che la palla non uscì fuori dal terreno di gioco per tutto il primo tempo tranne in occasione dei gol.
Pochi mesi dopo la rivincita a Budapest , gli inglesi vengono asfaltati per 7-1....tra tutte e due le sfide il colonnello
segna 4 gol.
Sia L'Ungheria che la Honved vengono invitate in tutto il mondo a fare amichevoli
e le folle accorrono da tutti i lidi per vedere un calcio di un' altra galassia , e' cosi anche per l'inaugarazione dello stadio
olimpico di Roma dove L'Ungheria batte l'Italia 3-0 con 2 gol di Puskas.
Per i Mondiali del 1954 L'ungheria e' quindi la normale grande favorita , nelle prime 2 partite contro la Corea del Sud
e la Germania Ovest gli ungheresi vincono con caterve di gol e Puskas va sempre a segno , ma nel secondo match contro i teutonici
il rude difensore Liebrich entra proibitoriamente su Puskas procurandogli un serio infortunio alla caviglia che lo toglie
dal campo.
Gli Ungheresi arriveranno non senza fatica alla finale anche senza il loro capitano , la finale e' propio contro i tedeschi,
Puskas che comanda piu' ancora dell'allenatore Sebes decide di essere guarito e di poter giocare la finale , Sebes non puo'
far altro che accettare la decisione del suo capitano , Puskas va subito in gol nei primi minuti e l' Ungheria va presto
avanti di 2 gol...ma i tedeschi piano piano incredibilmente rimontano , mentre appare evidente che l'infortunio di Puskas
non e' assorbito e il colonnello comincia a zoppicare penosamente in campo..non aiutato neanche dal tempo che ha reso il
terreno fradicio di pioggia.
I tedeschi si portano sul 3-2...Puskas
in extremis trova la forza di agguantare il pareggio che viene annullato per dubbio fuorigioco..E' LA FINE...incredibilmente
la squadra piu' forte del mondo...ricordata ancora oggi da molti come la nazionale piu' forte di tutti i tempi crolla propio
sul momento piu' bello.
Nel 1956 i carri armati sovietici invadono l'Ungheria , Puskas in tourne' all'estero non tornera' piu' in patria , la Fifa
lo squalifica per 2 anni che passa in Italia a Bordighera.
Nel 1958 a 31 anni , dopo 2 di inattivita' e 20 kg in piu' viene acquistato dal Real Madrid , Puskas si mette di buona lena
ad allenarsi , dimagrisce e torna ad essere un giocatore...non ha piu' la mobilita' dei tempi d'oro ma mantiene ancora un buon
scatto sul breve , il genio , la tecnica e il suo sinistro devastante , oltre al fiuto per il fondo della rete e l'intelligenza.
viene messo a giocare da prima punta.
I tifosi lo ribattezzano “El Canoncito bum”, i compagni “Cicle”, gomma da masticare, per quell’arte, tutta sua, di tenere
la palla incollata al piede.
Con la squadra spagnola vinse sei campionati e tre Coppe dei Campioni negli anni 1959, 1960 e 1966.
Nell'edizione del 1960, nella quale gli spagnoli si imposero all'Eintracht Francoforte per 7-3, Puskas segnò 4
reti nella finale, cosa non riuscita a nessun altro calciatore nella storia della Coppa dei Campioni.
Da segnalare anche la sua tripletta nella finale di coppa campioni persa nel 1962 contro il Benfica.
E' capocannoniere della liga per 4 volte e vince anche la prima edizione della coppa intercontinentale da massimo protagonista
nel 1960.
Venne naturalizzato spagnolo e giochera' con le furie rosse 4 partite disputando anche i Mondiali cileni del 1962.
Con il Real Puskas gioca sino a 39 anni.
In maglia bianca gioca e segna ( solo considerando la liga ) 179 partite e 155 gol.
Nel 1966, il colonnello Ferenc Puskas si ritira dal calcio giocato.
Di lui Alfredo Di Stefano disse << e' il miglior giocatore del mondo , ricevuta la palla nei pressi dell'area mi guarda e mi dice :
<< Gol >> ed esplode un terrificante tiro imprendibile per potenza e precisione>>.
Luis Miramontes Suarez, recentemente eletto miglior calciatore spagnolo del secolo, parlando di lui si infervora e ricorda :
"Puskas giocava nel Madrid, io nel Barcelona, ma era stato naturalizzato spagnolo dopo la rivoluzione ungherese ed abbiamo
giocato assieme in nazionale :mai visto uno che tirasse come lui !
Alla fine dell’allenamento rimaneva ad allenare i portieri calciando dal limite dell’area : uno spettacolo, trovava sempre
la porta; gridava –‘derecha media!’ – e un bolide si insaccava a mezza altezza sulla destra -‘izquierda baja’- e con un
rasoterra impressionante impegnava il portiere sulla sinistra ! Mai visto nulla di simile né prima né dopo !" .
Luis Suarez Miramontes raccontava queste cose in una puntata di "Sfide" e proseguiva accalorandosi come un qualsiasi
innamorato di calcio : "Una volta mi disse –‘Gallego’- mi chiamava così e anche Amancio perché venivamo da La Coruna in
Galizia- ‘vieni che ora vamos a picchiare il palo …’ e da venti metri cominciò a tirare verso la porta e su venti tiri
colse i pali o la traversa forse diciotto volte !!".
Luis Suarez Miramontes ha raccontato così la sua storia e nei suoi occhi, gli occhi di colui che è stato il miglior
calciatore spagnolo di sempre, di colui cui volevano seriamente dedicare una vetrata nella Sagrada Familia, erigenda
cattedrale di Barcellona, c’è ancora oggi, quasi cinquanta anni dopo, la stessa meraviglia e scuote la testa e apre
le braccia come a dire "io l’ho visto".
Il capitano inglese Billy Wright dopo essere stato umiliato sul prato verde dal colonnello disse :
"il nome di Puskas è degno della fama imperitura e merita qualsiasi superlativo".
Nel 2002, in occasione del suo 75° compleanno, il governo decide di intitolare a Puskas il principale stadio di Budapest:
il “Nepstadion”, stadio del popolo, si chiamerà “Ferenc Puskas Stadion”.
Puskas partecipa alla cerimonia in suo onore, calcia persino il pallone, mentre 75 bambini lo incitano e gli battono
le mani.
E lui, il vecchio grande colonnello dell’Ungheria e della Spagna, piange commosso.
Puskas muore nel 2006 a 79 anni dopo lunga malattia e un morbo di parkinson.
Adesso il colonello e' definitivamente nella leggenda.