lo compravo sempre a fifa99..

Professionista umile e schivo, allergico alle polemiche ed agli eccessi extra-calcistici: eretico definirlo stupido.
Eccolo, un bell'esempio di idiozia: secondo Giuseppe Mascara, Clint Eastwood è un generale, Antonio Gramsci un fascista, Angela Merkel una pornostar, Nelson Mandela un navigatore.

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Il calcio è uno sport in cui si gioca in 22 e alla fine vince la Germania.

Scholes ha un quoziente intellettivo da bambino di 6 anni e' risaputo.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Non è stupido nel senso di ignorante, non so se sia autistico, dislessico o cosa, ma ha di sicuro qualche deficit. Mi pare, ma forse ricordo male, che Ferguson sia stato per certi versi una sorta di "papà".

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Dal celebrare un campione del calcio siete passati a criticare l'uomo, secondo voi uno stupido. Ora, io non so da cosa derivi questa vostra conspevolezza, ma mi pare fuori luogo.

Che un individuo comprenda o meno la teoria della relatività o altre diavolerie, poi, sul campo non conta affatto. Conoscete tutti Mané Garrincha? Immagino di sì. Ebbene, prima del Mondiale svedese del '58 la CBF affidò ad un certo João Cavalhaes (psicologo al tempo assai quotato in Brasile) il compito di selezionare i calciatori intellettivamente idonei a disputare un campionato del mondo di calcio: Garrincha risultò avere un quoziente intellettivo pari a 36 (o qualcosa del genere, non ricordo con esattezza...) e venne ritenuto incapace persino di guidare un ônibus (autobus). Fortunatamente, Nílton Santos fece cambiare idea a chi l'avrebbe voluto lasciare a casa per questa ragione. Sappiamo tutti come andò a finire.

Er Diabetico

Che gran bel giocatore

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A te che cambi tutti i giorni, e resti sempre la stessa...

Vedi di imparare l'educazione , maleducato che non sei altro , un conto e' criticare uno per la sua intelligenza un altro per una malattia .
In questo modo offendi tutte le persone diabetiche.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Innanzitutto maleducato ci sarai tu e tutti i tuoi amici immaginari; in secondo luogo, diabetico non è un insulto: siete stati praticamente tutto il topic a dargli del cogliòne (chi in maniera elegante, chi meno) tu in primis dicendo che "ha un quoziente intellettivo da bambino di 6 anni" e vieni a rompere le palle a me?

Per inciso, pure mia nonna era diabetica, ma non credo si stia rivoltando nella tomba per questo

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A te che cambi tutti i giorni, e resti sempre la stessa...

Anche secondo me è stato un giocatore molto sottovalutato. Forse il miglior calciatore inglese degli ultimi 20 anni. In campo era completissimo, una mezzala capace di rifinire, concludere e impostare, utile anche come frangiflutti. Ferguson lo ha sempre considerato il miglior calciatore inglese, molto meglio di Beckham, rispetto al quale ha pagato un'immagine tutt'altro che da divo, molto più riservata.

Comunque, quello che dicono noodles ed epico, ha un fondamento di verità. Non so quali siano le loro fonti, io però anni fa conoscevo un giornalista, storico del calcio ed ex professore universitario che conosceva personalmente Ferguson e parlando con lui saltò fuori la storia che Scholes avesse un "problema mentale" che gli impediva di presentarsi spesso nelle interviste o di apparire in pubblico (ora io non mi spingo oltre perché sono questioni delicate e non conosco così bene i termini della questione). Ferguson per lui pare sia stato sul serio un secondo padre, aldilà dell'aspetto calcistico.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

Ma magari sarà stato una sorta di freno emotivo: forse una specie di timidezza smisurata... Non credo sia una vera e propria malattia mentale.

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A te che cambi tutti i giorni, e resti sempre la stessa...