Tratti da gazzetta.it
Webber spiega il suo flop
"Fratturato negli ultimi 4 GP"
L'australiano racconta nel suo nuovo libro il finale di stagione in cui ha perso il titolo: "Mi sono fatto male a una spalla prima di Suzuka. Ho avvisato solo i medici, ma tanto non si poteva fare nulla"
LONDRA (Inghilterra), 6 dicembre 2010 - La notizia desta sicuramente scalpore: Mark Webber ha corso gli ultimi quattro GP del Mondiale di F.1 2010 con una spalla fratturata a causa di un incidente in mountain bike alla vigilia del GP del Giappone. L'australiano della Red Bull avrebbe quindi affrontato il momento decisivo della stagione in condizioni fisiche menomate, facendosi male proprio quando era al comando della classifica generale. Mark ha tenuto segreta la cosa anche alla sua squadra e la verità l'avrebbe rivelata lui stesso attraverso le pagine del nuovo libro "Mark Webber Up Front".
grande amico — In estratti del libro pubblicati dalla BBC, Webber racconta che: "La domenica mattina precedente al week end giapponese sono salito in sella a una mountain bike per la prima volta dal mio incidente in Tasmania alla fine del 2008. Ero in compagnia di un mio grande amico e all'improvviso, è caduto proprio davanti a me e non sapevo dove andare. Ho sofferto quella che chiamano frattura dello sciatore alla mia spalla destra" spiega l'australiano. Che ha tenuto all’oscuro di tutto il capo della squadra, Chris Horner, confessandosi solo con il fisioterapista Roger Cleary e il responsabile medico della F1, Gary Hartstein. La frattura non poteva però essere curata e prima delle gare in Giappone e in Corea del Sud, Webber si è sottoposto a infiltrazioni di cortisone per sopportare il dolore.
infiltrazione — Poi, parlando dell'impegno pochi gorni dopo in Giappone, aggiunge: "Suzuka è una pista così brutale ed è stata una benedizione che il meteo giapponese mi abbia dato una giornata di riposo forzato il sabato (quando la qualifica è stata rinviata per la pioggia, n.d.r.), e un'iniezione pre-gara mi ha aiutato. Alla fine, il week-end è andato abbastanza bene". Webber, infatti, è arrivato secondo alle spalle del compagno di squadra Sebastian Vettel, ma è uscito di scena in Corea, dopo aver perso il controllo della sua vettura in condizioni di bagnato. In Brasile ha chiuso al secondo posto, poi ad Abu Dhabi il crollo con un inutile ottavo posto.
Webber, il fastidio di Horner
"La spalla? Ci ha deluso"
Il team principal della Red Bull non ha gradito sapere che Mark ha corso gli ultimi 4 GP con una frattura: "Brutto che non ci abbia detto nulla, i piloti hanno il dovere di essere in forma. A quanto pare le due ruote non si addicono a Mark, forse era meglio se ne astenesse"
LONDRA (Inghilterra), 7 dicembre 2010 - La Red Bull non sapeva nulla dell'incidente di Mark Webber e a quanto pare non l'ha presa affatto bene. Nel libro "Up Front - 2010, A Season To Remember" che Webber ha appena pubblicato in patria, l'australiano rivela di aver guidato con una spalla fratturata nelle ultime quattro gare del Mondiale 2010, dopo un incidente in mountain bike. Al momento dell'infortunio, Webber era leader del Mondiale con 11 punti di vantaggio sul ferrarista Fernando Alonso e con 21 su Vettel, poi laureatosi campione del mondo.
incidente — Chris Horner, team principal della Red Bull, cade dalle nuvole e non nasconde il disappunto per la rivelazione: "Non sapevo nemmeno del libro, per non parlare della spalla - ha dichiarato al Telegraph - è ovviamente deludente il fatto che Mark non ci abbia detto nulla. È un infortunio che non sembra aver avuto alcun effetto sulle sue prestazioni, ma sarebbe stato comunque bello saperlo". Tra l'altro quello di Webber non è il primo incidente di questo tipo. Nel novembre 2008, in Tasmania, Webber fu investito da un'auto mentre si allenava in bicicletta e riportò la frattura della gamba destra e quella della spalla.
alla larga — A chi domanda se la Red Bull vieterà ai suoi piloti di andare in mountain bike nel 2011, Horner risponde: "I nostri piloti hanno il dovere di essere in forma. A quanto pare le due ruote non vanno d'accordo con Mark perciò forse sarebbe stato meglio che se ne fosse tenuto alla larga". Di sicuro è un episodio che non gioverà ai rapporti tra il team e il pilota australiano che quest'anno si era già più volte lamentato che la Red Bull preferisse la vittoria iridata di Vettel alla sua.
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Il colonnello Van Bommel 
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