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Tratto da gazzetta.it
La vigilia ora per ora
La Grande Boucle parte domani da Rotterdam con un cronoprologo di 8,9 km
ROTTERDAM (Olanda), 2 luglio 2010 - Tutto è pronto per la partenza del Tour de France, che scatta domani da Rotterdam con un cronoprologo di 8,9 km (vedi dettagli). Vivi con i nostri inviati la vigilia ora per ora.
ORE 19 Così Ivan Basso: "Mi aspetto una corsa dura e combattuta, come tradizione del Tour vuole. Rispetto al 2005, anno in cui ho fatto la mia ultima comparsa, tanti corridori che prima erano belle speranze sono diventati campioni. Le armi che mi permetteranno di essere competitivo saranno l’esperienza e la resistenza. Forza mentale e capacità di resistere alla pressione, poi, saranno altrettanto fondamentali. Vivrò questa corsa senza fare troppi programmi: la prima settimana sarà quella più faticosa sotto il profilo fisico e, macinando chilometri, mi aiuterà a ritrovare la condizione del Giro. Conto di affrontare le Alpi in crescendo, per arrivare poi all’ultima settimana sui Pirenei al top. Oltre alla resistenza fisica conteranno anche le motivazioni: personalmente, non vedo l’ora di cominciare.
ORE 18.45 Roman Kreuziger (Liquigas-Doimo): "Ho preparato questo appuntamento con la massima precisione. Dopo le esperienze del 2008 e 2009, utilissime per capire che cosa sia il Tour de France e conoscerne i percorsi, sento di poter affrontare questa edizione con maggiore competitività. Ho studiato i punti più critici, visionato le tappe alpine e testato quella sul pavè. Ho capito che non bisogna lasciare nulla al caso e, insieme a Ivan, possiamo attuare una strategia comune che aiuti entrambi. Al nostro fianco ci sono poi sette compagni capaci di supportarci su tutti i terreni. La concorrenza per piazzamento nella top five è alta ma non mi scoraggio: conosco i miei mezzi e questo percorso è adatto alle mie caratteristiche".
ORE 17 Bernard Hinault: magnetico, autorevole e autoritario, presente. "Ogni anno la gente mi ricorda che sono 20 anni, 21, 22... Adesso siamo a 25, 25 anni che non vince un francese. Non è una questione di doping. Non è vero che gli stranieri siano più dopati dei francesi, non adesso. I francesi sono un po’ più pagati degli stranieri, e questo potrebbe mettere più fame agli stranieri". -
ORE 16,50 Non sarebbe certo una novità per Fabian Cancellara indossare domani la prima maglia gialla: è già successo nel 2004 a Liegi e nel 2007 a Londra. L'obiettivo dell'elvetico è duplice: fare subito la voce grossa e presentarsi al via della terza frazione, quella del temutissimo pavè, con la casacca del leader. "È stata una bella sensazione vedere il pavè in estate - ha dichiarato Cancellara a Blick.ch - sono pronto a conquistare il pavè con la maglia gialla sulle mie spalle".
ORE 16.40 Lance Armstrong: "Sto molto meglio rispetto ad un anno fa. Considerata la mia età e considerati i problemi che ho avuto in primavera, adesso sono al top della condizione. L'anno prossimo farò ancora parte della squadra, ma i miei figli hanno protestato. Sto troppo tempo lontano da casa e questo deve cambiare".
ORE 15 Mark Cavendish in sala stampa: sereno per quel che può essere sereno il protagonista numero 1 delle volate la vigilia del Tour, tirato per quel che può essere tirato un velocista fisico, muscolare, compatto: "Ci sono otto tappe che posso vincere, nove perché io conto anche quella di Spa". Valerio Piva, uno dei suoi direttori sportivi: "Io dico sette, e mi sembrano già tante". -
ORE 14 Entra in sala stampa Christian Prudhomme, il direttore del Tour de France. Sul suo cammino trova, sulla moquette, una cartaccia: si ferma, la raccoglie, la getta in un bidone per l’immondizia. "Ogni giorno - è la sua poesia - c’è un traguardo, un vincitore, una battaglia, bandiere e maglie. Il Tour sa essere serio e leggero, a ciascuno regala emozioni e immagini".Chi vincerà il Tour de France?
ORE 12 Sfila la Rabobank. Denis Menchov, il vincitore del Giro d’Italia 2009, sorride: "Sto bene", e di solito i corridori minimizzano, svicolano, si nascondono. Oscar Freire, che per un infortunio ha saltato il Giro, qui vuole lasciare un segno. E Robert Gesink, che crre con ambizioni di classifica, sa di avere un punto debole: "Le crono".
ORE 9 Sala stampa. Qui a Rotterdam è ricavata in una fiera, fuori dalla città, fra parchi e campi da calcio. Cinquecento posti, otto tv, una zona per mangiare e bere (il Municipio offre un cocktail con ostriche), una sala per le conferenze, il primo appuntamento è con la Fdj, sponsorizzata dalla lotteria nazionale, la squadra di Christophe Le Mevel, con una nuova maglia dal sapore antico.
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Il colonnello Van Bommel 
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