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Due greche alle Final Four....Non male....

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Eurolega come nel 2007
Finale Cska- Panathinaikos

I moscoviti, allenati da Ettore Messina, hanno superato 82-78 il Barcellona di Gianluca Basile; grandi protagonisti gli ex trevigiani Siskauskas e Langdon. Gli ateniesi vincono 84-82 un derby mozzafiato con l'Olympiakos Pireo

BERLINO, 1 maggio 2009 - Semifinali di Eurolega alla O2 Wolrld Arena della capitale tedesca.

Cska Mosca-Barcellona 82-78
Uno straordinario Ramunas Siskauskas scrive una pagina storica delle finali d’Eurolega: segna 18 punti nell’ultimo quarto e il Cska Mosca campione in carica batte il Barcellona e va in finale per la quarta volta consecutiva portando a 8 quelle di Ettore Messina che, alle Final Four, non è mai stato eliminato in semifinale. La prima palla è di Gianluca Basile, indispensabile in difesa su Langdon e Siskauskas. L’americano va su Lakovic per lasciare il più veloce Navarro nelle mani di Holden, ma non funziona. Lo sloveno segna immediatamente due triple, quando si aggiungono Navarro e Andersen il Barcellona scappa (4-14). La bandiera dei catalani fa subito due falli, coach Pascual commette un errore da rookie, pensa che sia una partita come un’altra, ruota la sua panchina togliendo contemporaneamente Baso e Lakovic e il Cska torna in partita, nonostante tiri da schifo (5/18 nel primo quarto). Con l’aiuto a sorpresa di Sasha Kaun, campione universitario 2008 con Kansas, produce un 10-2 (18-21): il Barcellona torna subito al quintetto migliore, ma Navarro commette il terzo fallo; l’entrata in partita di Holden e Smodis produce il pareggio a quota 30, anche se al riposo i catalani sono ancora davanti (32-36) nonostante non facciano più canestro da tre. Lakovic torna in spogliatoio con 11 punti, Andersen con 9. Langdon ne ha 8.
Il Barcellona, grazie ad Andersen, non perde mai la leadeship della partita: riallunga (32-41), si fa riprendere (46-47) perché Lorbek non è più quello impalpabile del primo tempo (8 punti nel terzo quarto), ma dà l’impressione di essere in controllo anche se soffre il quintetto più piccolo del Cska, con Khryapa ala forte, con Siskauskas e Langdon assieme. E’ proprio il lituano a pareggiare due volte: il terzo quarto finisce 54-56 (Andersen 17, Langdon 13), ma Andersen, che con Messina ha vinto tre Euroleghe, è immarcabile. Dà il nuovo abbrivio al Barcellona (56-61), ma arriva il momento atteso da Messina, quando una stella sa girare una partita. Due triple di Siskauskas portano in vantaggio il Cska per la prima volta (62-61 a 6’42" dalla fine). Ma non è finita: due liberi, un altro tiro da tre, un’entrata carpiata del lituano, che realizza 13 punti in fila, fanno scappare i campioni in carica (70-64). Basile segna lì il suo unico canestro (sta in campo 35’, finisce con 5 punti, 1/8 al tiro, 5 rimbalzi), ma Pascual non può fare a meno di lui in difesa. Adesso la partita è bellissima, il talento dei singoli fuoriesce anche con canestri impossibili, Navarro segna due triple fantastiche (76-74 a 1’ dalla fine), Khryapa dà il suo contributo ma Siskauskas è sovrannaturale. Realizza il 17° punto del suo ultimo quarto (78-74), poi Navarro cerca una palombella per Andersen in mezzo alla difesa russa. Errore fatale contro i campioni.
Mosca: Siskauskas 29, Langdon 15, Khryapa 9, Smodis 9
Barcellona: Andersen 24, Lakovic 13, Navarro 13

Panathinaikos Atene-Olympiakos Pireo 84-82
Come 2 anni fa, è ancora Cska Mosca-Panathinaikos Atene, e per la terza volta Ettore Messina contro Zelimir Obradovic (10 trionfi, 14 finali in due), la finale che assegnerà domenica il titolo ontinentale. Il Panathinaikos vince il derby greco con l’Olympiakos, regalando alle Final Four un’altra semifinale fantastica. L’eroe è Sarunas Jasikevicius, autore di 18 punti, 16 nella ripresa, con 5 assist, ma la partita la vincono i lunghi di Obradovic. Il Panathinaikos è più pronto, scappa nel primo quarto con 11 punti di Spanoulis e 7 di Pekovic (21-13), l’Olympiakos carbura solo quando entra l’ex napoletano, e capocannoniere della serie A 2007, Lynn Greer. Arriva a contatto con un 10-3, ma la superiorità sotto canestro di Pekovic e Batiste è assoluta (nel primo tempo i lunghi del Panathinaikos battono gli avversari 24-8). Greer è unmartello, arriva a quota 15 al 16’ lasciando a Papaloukas l’onore del primo pareggio (39-39) della gara.
Quando Vujcic entra finalmente in partita a inizio ripresa, l’Olimpiakos sorpassa. Ma il talento delle squadre è smisurato: Jasikevicus domina il terzo quarto, non solo per gli 8 punti realizzati che fanno scappare di nuovo il Panathinaikos (66-60). I suoi passaggi esaltano la fisicità di Batiste, mentre Childress, il giocatore più pagato della storia del basket europeo, sale in cielo un paio di volte. La sfida è bella e spettacolare, e se Batiste arriva a 19 punti in 18’ effettivamente in campo a inizio dell’ultimo quarto, è ancora Jasikevicius che segna la tripla che può davvero spaccare la gara (73-65). Torna Greer, dimenticato a lungo dalla rotazioni di Yannakis, e l’Olympiakos risale, aggrappato alla propria difesa che il Panathinakos attacca solo con la sua stella lituana. Greer dalla lunetta riaggancia (76-74), Jasikevicius riallunga (81-74), Papaloukas con due giocate rimette la squadra del Pireo nella scia agli avversari (81-80), Bourousis, stella emergente dell’Eurolega, dopo una gara difficile contro l’altro grande pivot del futuro continentale, Pekovic, pareggia a 1’12" dalla fine (82-82), però sbaglia, dopo aver lasciato proprio a Pekovic il canestro del sorpasso a -55", il tiro allo scadere del supplementare.
Atene: Pekovic 20, Batiste 19, Jasikevicius 18, Spanoulis 18
Pireo: Greer 18, Vujcic 11, Childress 11

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Ho visto la prima semifinale, il Barça ha letteralmente gettato la partita.

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"A trent'anni compiuti, Federer non vive dunque più Nadal come il suo personale incubo. Anzi: quando i due si stringono la mano al termine del match, il suo sguardo per il più giovane competitor è di comprensione, senza ombra di soddisfazione per la rivincita (qualcuno direbbe la vendetta) alla fine consumata. I campioni sono così. Giusti e magnanimi. Ma inesorabili."
C.Giua


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Eurolega, apoteosi Pana

I greci si impongono 73-71 nell'atto conclusivo sul Cska Mosca del tecnico italiano, ancora una volta beffato dalla sua bestia nera Obradovic. Siskauskas allo scadere ha in mano la tripla del sorpasso ma la spedisce sul ferro

BERLINO (Germania), 3 maggio 2009 - Il Panathinaikos Atene batte il Cska Mosca 73-71 nella finale di Eurolega (guarda gli highlight) e conquista per la quinta volta il titolo europeo, due in meno di Zelimir Obradovic, l’allenatore che ha riscritto tutti i record del basket continentale e ha quasi doppiato gli inseguitori fermi a quattro trionfi, come Ettore Messina che per la quarta volta nella sua straordinaria carriera si è trovato di fronte in finale l’ex allenatore della Benetton, e per la quarta volta ha perso, come 2 anni fa di soli 2 punti. Sotto di 20 punti all’intervallo, il Cska ha avuto con Siskauskas allo scadere il tiro della vittoria, ma è finito sul ferro.
FUGA GRECA - Parte bene il Cska, cercando Lorbek in area proprio dove il Panathinaikos è superiore (7-12). Ma il lavoro di Pekovic è comunque utile, Lorbek commette il 2° fallo dopo 5’, e la sfida è troppo grande per Kaun, anche se l’anno scorso ha vinto il campionato universitario con Kansas. Anche l’ingresso di Siskauskas, eroe della semifinale, produce solo disastri: arriva il primo 10-0 dei greci (17-12), ma il crollo per Messina arriva a inizio del 2° quarto, con il secondo 10-0 del Panathinaikos (33-21). Preoccupato di fermare lo strapotere avversario in area e sui pick and roll, il Cska si scopre sul tiro da tre degli avversari, fino a quel momento gelato. Jasikevicius e Diamantidis rompono il ghiaccio, il greco, per l’ennesima volta miglior difensore dell’Eurolega, produce 8 punti in 7’ e la sua squadra scappa mentre l’attacco dei campioni in carica è annichilito dalla difesa e dalle indecisioni. L’ultima selva di triple del Panathinaikos prima del riposo, che porta a 7/10 il totale del quarto, dà l’idea di una partita senza ritorno già all’intervallo (48-28): nel Cska attacca solo Holden (12 punti), dall’altra parte Spanuolis è già a 10 ma sono i 4 assist di Jasikevicius a far girare il Panathinaikos come un orologio. Mosca prova ad essere più aggressiva anche in attacco con Langdon, ma il Panathinaikos continua a tirare da 3 meravigliosamente (56-33) per permettere a Messina di rimontare davvero.
REAZIONE CSKA - Ma, dal 24’, anche l’attacco greco si inceppa e non segna più per 8’ mentre Langdon da solo fa 11 punti in 7’, compresa la prima tripla segnata dal Cska dopo lo 0/7 iniziale (56-43). Che non capitalizza, però, al meglio la sfilza di palloni che recupera, riuscendo comunque grazie alla difesa a produrre un 13-0 per il 56-46 dell’ultimo riposo. La secca del Panathinaikos continua anche nei primi 2’ del 4° quarto e al 32’, il Cska è a -6 (56-50) quando anche Planinic e Smodis entrano in gara. Fotsis, da tre, segna il primo canestro del Panathinaikos dopo 8’, poi, tra tanti campioni miliardari in campo, i punti più pesanti della finali li segna Stratos Perperoglou, 25enne di Ilisiakos, che riporta a +13 i greci. Che, però, non sono più padroni assoluti della gara: al 37’, il Cska è -5, Spanoulis realizza da 3, ma a 40" dal verdetto, il punteggio è 70-66 e c’è Khryapa in lunetta. L’ex Bulls sbaglia i due liberi e sembra finita. No, il Pana perde palla per infrazione di 8" e Siskauskas segna da tre: 70-69. Mancano 10", Diamantidis fa 2/2 dalla lunetta, dopo 1" Siskauskas lo eguaglia e a 5" dalla fine tocca a Jasikevicius che sbaglia il primo tiro (73-71): Siskauskas, che segna 9 punti nell’ultimo quarto, ha in mano il tiro della vittoria, ma il miracolo non si compie e Spanoulis viene eletto mvp della Final Four.
Atene: Spanoulis, Fotsis 13, Diamantidis, Jasikevicus 10
Mosca: Holden 14, Siskauskas, Langdon 13
BARCELLONA TERZO - Nella finale per il 3° posto, il Barcellona ha battuto l’Olympiacos 95-79 (Andersen 20, Basile 3 punti) mentre il torneo juniores è stato vinto ancora dall’Fmp Belgrado. Segnatevi questo nome: Nenad Miljenovic, classe 1993 (due in meno del limite), fisico e viso ancora da bambino, che ha realizzato 17 punti nella finale col Lyetuvos con 10 rimbalzi e 8 assist. Se ne parlerà di nuovo.

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