Tratti da gazzetta.it
Ecco il Giro delle meraviglie
Video esclusivo: Armstrong
Presentata al teatro La Fenice di Venezia l'edizione del Centenario della corsa rosa. Il via dal Lido il 9 maggio, arrivo a Roma il 31 dopo 21 tappe e 3.395,5 km. Da Armstrong a Sastre, fino a Basso e Di Luca: parteciperà il meglio del ciclismo mondiale
VENEZIA, 13 dicembre 2008 - A cento anni dalla prima volta, il Giro d'Italia si rinnova lanciando un'edizione unica (guarda il promo), pensata per conservare il suo legame con la tradizione introducendo al tempo stesso novità di grande interesse. Dal Lido di Venezia fino a Roma: 23 giorni, 3.395,5 chilometri e 21 tappe dopo (guarda la planimetria). La presentazione ufficiale, nella meravigliosa cornice del teatro La Fenice, ha finalmente tolto il velo a un percorso che toccherà diverse grandi città del nostro paese: Torino, Firenze, Bologna e Napoli oltre alle sedi di avvio e conclusione.
MILANO NEL MEZZO - La prima novità è proprio quella legata all'epilogo della corsa del Centenario (in realtà dal 1909 ad oggi si è corso 91 volte per via delle interruzioni obbligate dalla due guerre). Che sarà a Roma, con una cronometro individuale di 15,3 chilometri attorno ai Fori Imperiali, e non Milano, come era accaduto negli ultimi anni. Il capoluogo lombardo vivrà comunque una giornata speciale il 17 maggio, giorno della nona frazione, quando si ripercorranno le strade della prima tappa nella storia del Giro con un tracciato che si snoderà nelle vie del centro e si concluderà in piazzale Loreto, esattamente dove nel 1909 i primi corridori partirono alla volta di Bologna.
5 TAPPE DI MONTAGNA - Complessivamente l'impressione trasmessa dal percorso è quella di un Giro più umano, con 28 km in meno rispetto al 2007 (che salgono a 47 nel confronto con il 2006) e una più larga distribuzione delle montagne. Otto tappe pianeggianti, 5 miste, 5 di montagna e 3 a cronometro (per 90,5 km). A differenza di quanto avveniva in passato si comincia subito a fare sul serio: alla quarta frazione (Padova-San Martino di Castrozza) il gruppo transiterà già sulle Alpi. Il giorno dopo, 13 maggio, Alpe di Siusi (1844 metri), prima di sconfinare in Austria verso Myrhoffen valicando il Gerolspass. Cima Coppi issata sul Col d'Izoard (quota 2360) nella decima tappa, la Cuneo-Pinerolo. Finale da brividi con Monte Petrano (25 maggio), Blockhaus (17ª tappa) e Vesuvio, da scalare a due giorni del gran finale a Roma, il 31 maggio.
CAST STELLARE - Armstrong (guarda l'intervista in esclusiva per Gazzetta.it), Basso, Sastre, Di Luca, Simoni, Menchov, Leipheimer, Pellizotti, Bruseghin, Cavendish, Bennati, Petacchi, Hushovd. Assenti a Venezia Cunego e Ballan, la Lampre, rappresentata da Bruseghin, non ha ancora ufficializzato le sue strategie. Se si esclude Alberto Contador, che dopo aver trionfato al Giro lo scorso anno proverà a riprendersi il Tour de France, ci sarà il meglio del ciclismo mondiale. L'appuntamento è fissato per il 9 maggio 2009.
I big sono tutti d'accordo
"Giro che non s'improvvisa"
La Corsa Rosa 2009 vede i grandi sulla stessa linea e Rebellin ammonisce: "Le Dolomiti dopo pochi giorni impongono una preparazione diversa". Basso: "Proverò la cronometro di Riomaggiore fino a saperla a memoria"
VENEZIA, 13 dicembre 2008 - L’unico aspetto su cui i grandi big del ciclismo italiano sono d’accordo è che stavolta non vincerà uno che è stato al mare sette giorni prima di partire. Iniziare la corsa rosa con una condizione da affinare, come ha fatto nel 2008Alberto Contador, sarebbe un rischio troppo grande da correre. "Le Dolomiti dopo pochi giorni impongono una preparazione diversa - ammonisce Davide Rebellin, uno dei senatori del gruppo con i suoi 37 anni -. Nella prima settimana il rischio di perdere terreno è reale, il percorso è vario, duro da subito, e nella parte finale concede respiro solo all’ultimo giorno".
BETTINI IN MOTO - Per il due volte campione del mondo sarà il primo Giro d’Italia da ex, ma il ruolo di commentatore Rai a bordo di una moto gli consentirà di restare a stretto contatto con il gruppo. "Gliel’avevo detto che non si sarebbero liberati di me - ha scherzato il Grillo -. E’ un bel Giro, molto diverso dal solito, arrivare già con una buona condizione sarà indispensabile. Armstrong è uno che non si mette in gioco se non sa di poter vincere, ma Basso e gli altri italiani non staranno a guardare".
LA PRIMA CRONO - Sulla carta il varesino è tra i pochi a potere reggere il confronto con il miglior Armstrong nella prima tappa individuale contro il tempo, i 61,7 chilometri da Sestri Levante a Riomaggiore in programma al dodicesimo giorno di corsa. Un appuntamento che il texano ha già cerchiato in rosso e che per molti rappresenta uno spauracchio. "Andrò a provarla fin quando non l’avrò imparata a memoria - ha promesso Basso - ma non sarà una sola frazione a decidere le sorti del Giro, quello che pesa in definitiva è la continuità". Danilo Di Luca, uno di quelli che dà il meglio quando la strada sale, ha però rassicurato: "Ho visto il percorso e sono più fiducioso. E’ tecnico, pieno di saliscendi e credo che i distacchi possano essere contenuti".
22 SQUADRE - Dopo la presentazione Angelo Zomegnan, organizzatore del Giro d’Italia, ha fatto il punto sugli inviti alle squadre, che saranno 22 con 9 corridori per ciascun team. "A fine gennaio avremo l’elenco completo. Abbiamo 35 richieste autorevoli, qualcuno resterà fuori per forza". Garzelli ci spera, Simeoni (campione italiano, ndr) pure, ma per ora non c’è alcun elemento nuovo: "C’è un mese e mezzo di tempo per valutare tutti gli aspetti e fare delle scelte". Infine il dibattito sul percorso: "Può piacere o no. E’ soggettivo. Il centro-sud diventa risolutivo come è stato il nord. Ci sono tappe per gli specialisti di ogni disciplina, dai velocisti ai cronomen, agli scalatori. E’ studiato per eleggere, al capolinea di 3400 chilometri, l’uomo forte, l’imperatore del Giro del Centenario con meno trasferimenti e più rispetto per l’atleta che sceglie di stare lontano dalle tentazioni e dalle scorciatoie".
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Il colonnello Van Bommel 
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