il Mister ha scritto:
Vabbè, già il fatto che usi "ameno" ad minchiam (ma grazie, comunque) la dice lunga sulle tue argomentazioni.
Tra l'altro non ho scritto che se arrivavi in ospedale positivo ti mettevano in TI. Di sicuro però non ti rimandavano a casa. E complice la paura messa addosso alla gente, via tutti al pronto soccorso, risultato ospedali pieni. Non c'è stato niente in malafede, è stato solo fatto tutto molto male.
E ti ripeto: sulla mortalità come si fa ad avere numero e percentuali se la maggior parte di chi ha avuto il Covid non lo ha nemmeno saputo e/o non risulta nei conteggi perché magari si è tamponato a casa?
Nella prima ondata le cose sono andate diversamente da come dici tu.
La gente moriva, moriva in ospedale, riempiva le terapie intensive e i corridoi dei pronto soccorso. Gli ospedali erano pieni perché la gente di covid ci crepava, e negarlo è semplicemente falso.
Non ci sono dati precisi sui contagi perché non si riusciva a tamponare tutti, ma i dati sui morti ci sono, eccome.
E nelle zone più colpite ci sono stati più morti nei mesi di marzo e aprile 2020 di quelli che ci sono in un anmo intero.
La paura non era messa addosso alla gente dai media, la paura era messa addosso dal fatto che ogni giorno si sentiva di un parente, un amico, o conoscente di amici o parenti che era stato ricoverato, messo in terapia intensiva o che non ce l'aveva fatta.
Questi sono fatti, questa è stata la prima ondata nelle zone dove il covid ha colpito duro.
E dire che è come un'influenza normale è semplicemente falso, le influenze non riempiono ospedali, terapie intensive e cimiteri. Il covid l'ha fatto.
il revisionismo storico sui danni fatti realmente dal covid soprattutto nei primi mesi è assurdo
che poi ora, fortunatamente, quel picco di pericolosità sia superato e prenderlo ora non sia come prenderlo nel 2020 è solo un bene, ma di certo questo non deve far modificare a priori i fatti di quasi 4 anni fa (#@*§ come passa il tempo)