Se volete stupirvi con la storia ascoltatevi i podcast del mito Barbero.
Avessi avuto un professore con la metà della sua passione ora sarei laureato in storia.

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

Mah, curioso come Barbero sia the new Alberto Angela quando fino a poco tempo fa non se lo cagava nessuno.

Ha entusiasmo e ci credo, è in tv... tuttavia magari anche il tuo prof delle superiori aveva questo entusiasmo, peccato gli passasse quando entrava in classe e nessuno lo stava a sentire.

Ma io infatti non parlavo solo della Shoah. Non puoi non far studiare la Guerra Fredda, non puoi non far studiare gli Anni di Piombo, non puoi non far studiare (ormai, siamo nel 2021) Mani Pulite, ma anche un po' a spanne eh, però ci devi arrivare.

Vabbè tu sei adirato a prescindere contro qualsiasi persona riscuota consenso

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"

No, tipo?

Comunque Barbero ora ha successo anche perché è così, sarebbe troppo pretendere prof di storia italiani con il suo entusiasmo per la materia. Ad ogni modo, e non vorrei dire cavolate, ma alle superiori il prof di storia non è necessariamente laureato in storia. Noi avevamo uno che ci faceva storia e filosofia che era, appunto, filosofo.

No, ma infatti. Nella maggior parte dei casi non c'è l'hanno affatto. Infatti parlavo di "cercare di sviluppare lo spirito critico". Porre le basi, insomma.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Sì, da quella non si poteva prescindere, però ho raccolto un po' di lamentele in giro di saggisti storici o associazioni che erano stati consultati per attività nelle scuole che poi non si sono realizzate, altri facevano notare l'imparagonabile impegno che era stato profuso dalle istituzioni per le celebrazioni del 1961.


Per quel che concerne l'esempio di Barbero, bisogna ricordare che gli insegnanti di storia devono sottostare al programma ministeriale relativo alla loro materia, non possono essere troppo "creativi". Poi anche il magistero di Barbero viene molto limitato quando ad esempio interviene in programmi televisivi come Rai Storia, perché per adattarsi ai tempi e al linguaggio televisivo deve semplificare e schematizzare parecchio i risultati delle sue ricerche per trattare l'argomento che gli viene richiesto.

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Il calcio in Italia è quello sport per cui si gioca novanta minuti e alla fine è colpa dell'arbitro Jack O'Malley

Scusa, ti faccio una domanda: tu hai imparato più nozioni sulla Seconda Guerra Mondiale durante il periodo scolastico o negli anni successivi al di fuori del contesto scolastico? Io sicuramente la seconda.
La scuola se va bene ti può dare un'infarinatura, anche abbastanza approfondita, ma sono convinto che per conoscere meglio il tutto occorrano molti mesi di studio e di approfondimenti, anche dei testi tradizionali parlo, eh. Si solito la Seconda Guerra Mondiale si studia intorno al secondo quadrimestre dell'ultimo anno delle Superiori, quando c'è la Maturità che incombe e tutte le altre materie a cui pensare. Ad esempio: mi ricordo che sulla Guerra del Pacifico ai miei tempi si sarà dedicata sì e no un'ora di lezione. Invece anche quell'aspetto avrebbe meritato molti più approfondimenti. Così come, come peraltro giustamente si è detto, tutto il periodo precedente, dalla fine della Prima Guerra Mondiale in poi.
Non penso che uno di 19 anni dopo la quinta Superiore possa dire di avere già un quadro approfondito e chiaro di tutti gli aspetti legati alla Seconda Guerra Mondiale.
Degli aspetti principali magari sì, ma di tantissimi altri no.

Sono d'accordo, noi alle superiori non siamo nemmeno arrivati alla 2^ Guerra Mondiale

Il problema non consiste nell' arrivare o meno alla seconda guerra mondiale, ma nell'aver acquisito o meno un metodo di analisi dei fatti storici che vada oltre la superficie. Sarebbe opportuno far studiare la storia attraverso gli argomenti storici e abbandonare il sistema della mera scansione cronologica dei fatti storici.

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Il calcio in Italia è quello sport per cui si gioca novanta minuti e alla fine è colpa dell'arbitro Jack O'Malley