Romeo ha scritto:
JC ha scritto:
Il discorso non era tanto, almeno per quello che io ho capito e condivido, che le arti marziali tradizionali non possano competere per concetti, ma che non possano competere per applicazione concreta, attuale.
senza nulla levare ovviamente alla loro pienissima dignità per tante altre cose che insegnano, storia etc.
Evidentemente non hai capito.
Questa era la mia risposta a Fuzz:
Cita:
Le arti marziali tradizionali con le dovute eccezioni necessitano di tantissimi anni per essere assimilate e soprattutto sono dispersive in mille tecniche di dubbia utilità.
Il Jet Kun Don non è troppo diverso dalle MMA, come il Ju Jitsu giapponese, ma manca della componente fondamentale che sviluppa al meglio l'abilità di un lottatore e cioè il contatto fisico.
Non è vero che solo il Karate kyokushinkai può competere con gli sport da combattimento. Un judoka ben preparato può darle ad un pugile di pari peso e preparazione, in una lotta da strada.
Basta una proiezione e vedi che l'asfalto è più duro di qualsiasi pugno.
Dove vedi che io contesto il fatto che le arti marziali tradizionali mancano del contatto fisico? Cosa comunque non vera in assoluto.
La preparazione atletica esiste anche nelle arti marziali tradizionali, quindi boh, che si vuole dire?
Infatti io credo questo tuo messaggio sia condivisibile, le arti marziali tradizionali nella loro incarnazione attuale (in passato sicuramente si menavano davvero, sicuramente potenzialmente è possibile, ma senza niente di mistico) latitano appunto nel contatto fisico, nel combattimento effettivo, poi sicuramente avere concetti e fare allenamenti aiuta ma meno che combattere davvero, inoltre se non devi combattere davvero conta meno quanto sei grosso o in forma e più ad esempio lo stile o gli altri elementi comunque rispettabilissimi.
Per questo però non capisco come si arriva al judoka che ti manda sull'asfalto o al non concordare con quello che dice ala sul kyokushinkai (magari porteresti un altro esempio ma il concetto è quello).
Proprio in virtù di quello un praticante di arti marziali miste (che non sono altro che arti marziali mescolate appunto ed effettivamente applicate) vince sicuramente nel suo campo ed è probabilmente più preparato a un combattimento, poi ci sono altre forme di combattimento reale ma più specifiche (pugilato, muay thai, kickboxing, insomma roba dove comunque devi fare male per vincere).
Mentre le arti marziali tradizionali anche nelle loro versioni sportive sono più sport in genere che sport da combattimento, cioè i judoka non combattono per farsi male ma per segnare punti, cosi come nel wrestling, nel taekwondo o quello che vi pare, insomma le arti marziali anche olimpiche, è come paragonare la scherma attuale ai duelli medioevali, poi ci sono quelle che manco in una versione soft prevedono il combattimento e li davvero con tutto il rispetto siamo al livello dello yoga o cose simili.
Anche un Judoka può sicuramente vincere nelle arti marziali miste, se si prepara a combattere davvero, ma appunto smette di essere "solo" un judoka o comunque smette di fare judo anche sportivo e diventa preparato al combattimento perché ai concetti integra l'applicazione effettiva.
In strada invece come detto più e più volte è inutile fare combattimenti virtuali.