No io non sono d'accordo sulla tua opinione negativa sul modello italiano, non trovo nemmeno che abbia fatto tutti questi danni.
L'Italia che usciva dal fascismo era un paese che non aveva praticamente mai conosciuto la democrazia se non per un breve periodo (e comunque non era una democrazia moderna), quel modello è servito a forzare alleanze e a tenere fuori gli estremisti dai giochi di potere, inoltre l'Italia non è l'Inghilterra o la Francia non solo come tradizione democratica, non è un paese centralizzato ed è sempre stato diviso sotto tanti aspetti.
Prova ne è il fatto che ancora oggi ci sono 3 fazioni principali, che si sono divise i voti quasi equamente, puoi fare la legge elettorale che ti pare ma a meno di garantire un numero di seggi molto lontano dalle intenzioni dell'elettorato a chi vince, avrai sempre uno scenario complicato e che necessita di alleanze.
Il maggioritario quanto è durato? il governo negli anni 90 cadeva comunque a raffica, non siamo negli Stati Uniti.
In ogni caso se vuoi (SE vuoi, perché non è scontato) intervenire in quel senso non c'è ragione di diminuire semplicemente i parlamentari.
è possibile che sia superato dai tempi, ma a mio avviso questo non è un dato positivo, se il parlamentarismo è in crisi, ed è assolutamente vero, è perché è venuta meno la fiducia nella classe politica e nei partiti di massa, il che è comprensibilissimo visto come si sono comportati, ma resta il fatto che la democrazia diretta oggi è ancora impossibile.
Inoltre ora il parlamento è umiliato e ridotto a luogo dove si strillano slogan e non si discute proprio un #@*§, manco le leggi si votano più, deputando tutto alle commissioni per via di un'altra piaga che è l'iperinflazione legislativa.
Diminuire i parlamentari significa certamente riconoscere e legittimare questi fenomeni, cioè essere al passo coi tempi, ma visto che per me sono fenomeni negativi non voglio essere al passo con questi tempi (l'abuso dei decreti e della fiducia pure mica sono fenomeni positivi).
Soprattutto se poi la spinta viene da un partito che sinceramente continua a spaventarmi, con un'idea di democrazia plebiscitaria, che riduce i parlamentari e burattini e illude l'elettorato di star decidendo perché gli viene concesso di andare in piazza a gridare contro tutti.
In ultima la questione morale, mi spiace io in queste vedo sempre tanta retorica, certo è buono che i parlamentari siano un esempio morale ma è più importante che sappiano governare il paese, io non ho fiducia nella moralità altrui né posso controllarla quindi non posso metterla in cima alle mie priorità.
Abbiamo bisogno di una classe politica che faccia stare meglio il paese non peggio sé stessi.
Infine, un risparmio di poche decine di milioni di euro l'anno significa metterci almeno 10 anni per recuperare solo i costi del referendum.