Sì, ok, comunque più che al fatto che l'abbia pubblicato Vice, mi riferisco alle lamentele di questa qui e al paragone tra noi (Italia) e loro (Stati Uniti), che trovo davvero fuori luogo.

Per carità, ci sono episodi di razzismo esattamente come crimini di migranti verso italiani (in realtà sarebbero molti di più ma facciamo che sono uguali). La situazione è certamente migliorabile, ma qui si vuol vedere solo il male. Io ho avuto una fidanzata della nigeria e di gente che se la voleva portare a casa ce n'era fin troppa. E a scuola quello discriminato ero io, non lei. Senza contare che quando ci siamo mollati ha trovato il fidanzato praticamente quasi subito, mentre a me non sono bastati anni.
E per carità, meglio cosi che l'america. Ma non facciamo i radicalchic....

"Gente che si approccia a te parlando direttamente in inglese" beh questo lo sperimentiamo anche noi 'caucasici' per colpa dei turisti stranieri che pensano che tutti debbano conoscere la lingua inglese e non si danno pensiero del fastidio che può arrecare il suono improvviso di quella favella nelle orecchie abituate a suoni ben più armoniosi...

Trovo abbastanza ridicole le manifestazione fatte all'estero (da noi, ad esempio) contro la polizia USA.

Certa gente non perde occasione per sfoggiare il proprio corredo cromosomico e occuparsi di cose che non gli dovrebbero minimamente competere vista la situazione che c'è qua, gli stessi che fino a un mese fa ragliavano come somari in calore quando vedevano una persona senza mascherina o un gruppo di persone parlare facendo assembramento, ora si ammassano in piazza facendosi beffe del temibile Covid
Tralasciamo il fatto che sono più i bianchi ammazzati da poliziotti o colored che viceversa, ma in quei casi non ci sono certo manifestazioni o altro

Ieri manifestazione a Parigi contro la violenza, guardare le immagini per credere...

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In che senso? Nel senso che c'è stata grande partecipazione?

Parlo per l'Italia: non vedo come alla polizia Usa dovrebbe importare di cosa o per cosa manifestiamo in Italia. Seriamente. In Francia protestano per Floyd ma pure per loro, in fondo, vedi il caso di Adama Traoré.

https://video.repubblica.it/dossier/morte-george-floyd/niente-mani-in-tasca-su-tiktok-il-decalogo-del-18enne-afroamericano-per-evitare-guai-con-la-polizia/361856/362414?video&ref=RHPPTP-BS-I253430426-C12-P10-S2.3-T1

Molte di queste 'raccomandazioni' valgono per i neri come per i bianchi. Soprattutto da loro.
Se la polizia ti ferma per strada mentre sei alla guida, come saprete bene dai film americani devi tenere le mani sul volante, o comunque fare quello che ti dicono. Se per caso provi a prendere il libretto o qualsiasi altra cosa nel cassetto del cruscotto, la polizia ti può sparare, perché magari lo fai per prendere un'arma. Se ti arrestano e provi a scappare, la polizia ti può sparare. In Italia se il poliziotto spara, rischia di finire lui in carcere. Se la polizia ti ferma, in ogni caso, perché devo opporre resistenza oppure discutere? Non lo farei nemmeno qua da noi, figuriamoci là.

https://video.corriere.it/esteri/usa-agente-arresta-ragazzo-colpevole-averlo-fissato-minacciosamente/555ac5e0-a8a6-11ea-a00a-5e3865307963?vclk=video3CHP%7Cusa-agente-arresta-ragazzo-colpevole-averlo-fissato-minacciosamente&refresh_ce-cp

Qui non sappiamo cosa era successo prima, certo il poliziotto non è che si comporti benissimo, ma lui a un certo punto lo chiama "Ritardato"...

Che bella la stampa petalosa italiota

Alcune riflessioni:

1) Le manifestazioni sono contro il razzismo o contro il razzismo della polizia statunitense? Perché sono due cose molto diverse.

2) Dal razzismo di (alcuni) poliziotti USA deriva (non dovrebbe, ma purtroppo è così) la brutalità durante gli arresti. Ma, comunque, si tratta di una brutalità in un certo senso consentita: le prese al collo, per dire, sono prassi.

3) Da qui nasce tutto. Che cosa possono/non possono fare i poliziotti durante un fermo/arresto? Ma a sua volta tutto deriva dal fatto che negli Stati Uniti chiunque può avere con sé un'arma. Dunque è 'necessario' bloccare subito la persona arrestata o, in generale, far sì che non faccia mosse improvvise (fuggire, prendere qualcosa dal cruscotto o da una tasca). Qui è il vero grande problema degli Stati Uniti. Tipo: https://www.repubblica.it/esteri/2020/06/09/news/usa_spunta_altro_video_afroamericano_ucciso_da_agente-258759282/?ref=RHPPTP-BH-I258185357-C12-P8-S1.8-T1 (ma occhio al titolo fuorviante in home: "Spunta video su nuovo caso: afroamericano ucciso da agente per eccesso di velocità")

4) Dobbiamo metterci in testa una cosa: i poliziotti statunitensi non lavorano nelle stesse condizioni di quelli nostri. Noi ci ricordiamo il povero (esempio) Cerciello Rega, ucciso in servizio (da due americani, guarda caso), mentre da loro: https://www.fbi.gov/news/pressrel/press-releases/fbi-releases-2019-statistics-on-law-enforcement-officers-killed-in-the-line-of-duty.

5) Sul razzismo, beh, c'è e tutto nasce dalla storia controversa e per certi versi assurda degli Stati Uniti. Non so quanto questo vada però al di là della brutalità durante gli arresti o in una supposta ghettizzazione degli afroamericani. Che, per dire, a Detroit sono l'80% della popolazione, nel Sud se non sono in maggioranza poco ci manca, mentre non esistono praticamente in Stati come il Montana. Anche qui, altro problema made in USA: se vivi in un certo quartiere, puoi mandare i figli solo nella scuola di quel quartiere (per questo nei programmi di compro/vendo casa la presenza di una buona scuola nelle vicinanze è sempre un fattore importante), scuola che viene finanziata con i soldi delle tasse (sulle case) riscosse appunto nel quartiere, quindi se il neighborhood non è il massimo, la scuola locale probabilmente sarà anche peggio.

6) Vorrei poi capire in tutta questa storia cosa c'entri Trump. Hanno avuto 8 anni con San Barack da Chicago alla Casa Bianca, ma se un poliziotto uccide un afroamericano è colpa di Trump.