Non posso che dare ragione a Molleggiato: come #@*§ fai a continuare a fare robe del genere quando sai che potrai creare un caso mediatico?
Ma soprattutto, con tutte le possibilità di rendere inoffensivo un uomo, perché soffocarlo?
il Mister ha scritto:
Alcune riflessioni:
1) Le manifestazioni sono contro il razzismo o contro il razzismo della polizia statunitense? Perché sono due cose molto diverse.
2) Dal razzismo di (alcuni) poliziotti USA deriva (non dovrebbe, ma purtroppo è così) la brutalità durante gli arresti. Ma, comunque, si tratta di una brutalità in un certo senso consentita: le prese al collo, per dire, sono prassi.
3) Da qui nasce tutto. Che cosa possono/non possono fare i poliziotti durante un fermo/arresto? Ma a sua volta tutto deriva dal fatto che negli Stati Uniti chiunque può avere con sé un'arma. Dunque è 'necessario' bloccare subito la persona arrestata o, in generale, far sì che non faccia mosse improvvise (fuggire, prendere qualcosa dal cruscotto o da una tasca). Qui è il vero grande problema degli Stati Uniti. Tipo:
https://www.repubblica.it/esteri/2020/06/09/news/usa_spunta_altro_video_afroamericano_ucciso_da_agente-258759282/?ref=RHPPTP-BH-I258185357-C12-P8-S1.8-T1 (ma occhio al titolo fuorviante in home: "Spunta video su nuovo caso: afroamericano ucciso da agente per eccesso di velocità")
4) Dobbiamo metterci in testa una cosa: i poliziotti statunitensi non lavorano nelle stesse condizioni di quelli nostri. Noi ci ricordiamo il povero (esempio) Cerciello Rega, ucciso in servizio (da due americani, guarda caso), mentre da loro:
https://www.fbi.gov/news/pressrel/press-releases/fbi-releases-2019-statistics-on-law-enforcement-officers-killed-in-the-line-of-duty.
5) Sul razzismo, beh, c'è e tutto nasce dalla storia controversa e per certi versi assurda degli Stati Uniti. Non so quanto questo vada però al di là della brutalità durante gli arresti o in una supposta ghettizzazione degli afroamericani. Che, per dire, a Detroit sono l'80% della popolazione, nel Sud se non sono in maggioranza poco ci manca, mentre non esistono praticamente in Stati come il Montana. Anche qui, altro problema made in USA: se vivi in un certo quartiere, puoi mandare i figli solo nella scuola di quel quartiere (per questo nei programmi di compro/vendo casa la presenza di una buona scuola nelle vicinanze è sempre un fattore importante), scuola che viene finanziata con i soldi delle tasse (sulle case) riscosse appunto nel quartiere, quindi se il neighborhood non è il massimo, la scuola locale probabilmente sarà anche peggio.
6) Vorrei poi capire in tutta questa storia cosa c'entri Trump. Hanno avuto 8 anni con San Barack da Chicago alla Casa Bianca, ma se un poliziotto uccide un afroamericano è colpa di Trump.
1) Ti direi entrambe, anche perché il movimento Black Lives Matter è internazionale, seppur prevalentemente americano. In Italia si è fatto leva con un paragone abbastanza azzardato dei migliaia di morti nel mediterraneo, africani e quindi neri.
E il fatto che il razzismo ci sia un po' in tutto il mondo e le persone di colore vivano, che sia Usa o Italia, una condizione peggiore rispetto ai loro connazionali.
2-3 è come detto prima, un uomo inoffensivo non dovrebbe essere ucciso, soprattutto se non necessario. La vicenda ha del marcio anche perché l'uomo non ha posto alcuna resistenza all'arresto e inizialmente sono partiti dicendo che l'uomo aveva opposto forza all'arresto.
Insomma, screditare una persona per giustificare azioni barbarie.
Su Trump, semplicemente, credo non abbia l'accortezza di comportarsi da Leader e riunire la nazione sotto un'unica bandiera.
Ci sono varie fazioni, ci sono scontri e sintomi di una guerra civile e lui non cerca assolutamente di placare le acque.
Non si comporta da leader.
In un momento del genere dovrebbe creare un clima distensivo e non di tensione.
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