Ha suscitato scalpore nelle scorse settimane la decisione di un ristoratore romano di vietare l'ingresso nel suo ristorante ai bambini al di sotto dei cinque anni.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/ ... 131601805/

Queste sono state le motivazioni del ristoratore

"Io sono nonno, ho dei nipoti anche io. Non ce l'ho con i bambini, guai a chi li tocca. Ce l'ho con i genitori che non sanno educare i propri figli. Io quando andavo da bambino al ristorante con mio papà, lui mi diceva 'stai buono, se ti muovi ti spacco le gambe'. Oggi invece i bambini fanno un casino".

Questo e’ il cartello che ha suscitato “scalpore”:

http://www.repstatic.it/content/localir ... 412e01.jpg

Premesso che trovo anch'io un po' discriminatorio questo cartello (perlomeno sono dell'idea che si sia usata una "forma" sbagliata), ma comprendo in toto le ragioni del ristoratore, sfido chiunque a trovarsi a cena in un locale con quattro-cinque bambini urlanti che corrono intorno ai tavoli facendo zig-zag tra i camerieri che cercano in tutti i modi evitarli come e' capitato a me alcune sere fa, che quando si mettono seduti sembra che ti sia passato accanto uno tsunami(dandoti tra l’altro sediate nelle reni senza nemmeno chiederti scusa), credo che perderebbe la pazienza pure Papa Bergoglio in persona.
Quello che piu' mi lascia perplessa e' il comportamento dei genitori che se ne fregano del tutto, anzi se fai notare loro educatamente che il loro figlio sta disturbando ti rispondono male, ti dicono "ma non lo vedi che e' un bambino? Si sa che e' vivace, no?".
Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione al riguardo, soprattutto di chi ha dei figli: voi vi siete mai trovati in una situazione simile? Pensate anche voi che si tratti di discriminazione contro le famiglie oppure trovate che il ristoratore abbia ragione?

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

...."se ti muovi ti spacco le gambe"....

Che dire, ottimo insegnamento.

Comunque, il ristorante è suo, faccia come gli pare, non credo ci sia un "giusto" ed uno "sbagliato" in questo.

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North Face®

Tu sei papa', ti ci sei mai trovato in questa situazione? Se posso permettermi, come ti saresti comportato?

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Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra e il mio seno, cui volta a volta ciascuno s'è scontrato, è fatto per ispirare al poeta un amore eterno e muto come la materia.

Si, perchè "vivace" è l'aggettivo giusto per descrivere i due desperados, ma piuttosto che "spaccare le gambe" preferisco parlare e spiegare il perchè debbano comportarsi in maniera educata, cosa che poi puntualmente fanno.. Diciamo che al ristorante non mi sono mai trovato nella situazione di dover alzare la voce per far tornare la "calma", e quando la situazione si scalda me li prendo da parte e spiego loro quale potrebbe essere la soluzione, trattandoli come "pari livello" senza elevarmi a genitore "comandante" imponendo chissà quali regole. Per ora funziona.

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North Face®

per me questo nel suo ristorante può fare ciò che gli pare , se la gente non ci va ci perde lui
tuttavia ragionando cosi potrebbe anche non fare entrare i neri o gli ebrei , la discriminazione c'è eccome

che poi dopo i 5 anni un bambino non rompe il #@*§? io non ci giurerei mica

Conosco bene il locale che si trova nella zona dove lavoro e dico che, a livello commerciale, si può permettere una mossa del genere (anche se non la approvo a prescindere dal fatto che io abbia 2 bambini di cui uno che ha meno di 5 anni) visto il grande successo che ha sul piano della qualità offerta nella ristorazione (basta andarsi a vedere che graduatoria eccezionale abbia su Roma, nonostante moltissime recensioni all'attivo, su Tripadvisor).

Sa di aver un nome e sa anche che nonostante questa mossa gli porterà molte antipatie e avrà eliminato un certo tipo di clientela con e senza bambini, ha un locale abbastanza minuto che sarà comunque sempre pieno, specie se continuerà a offrire un servizio di qualità sul piano alimentare e della cortesia verso il cliente.
Sarete d'accordo con me che come molta gente non ha approvato un impedimento all'accesso del genere, molte persone invece non amano bambini e confusione (problemi loro non sanno cosa si perdono) e saranno felici di andare a pranzare o cenare in un locale estremamente tranquillo.

D'altronde, parlo di Roma, come ci sono diverse attività di ristorazione che puntano invece sul "fattore bambini" in maniera totalmente opposta, con aree gioco annesse o vicine al ristorante, puntando forte sull'afflusso massiccio delle famiglie, ci sono altresì diverse attività che fanno la stessa scelta di questo ristoratore contestato senza però avere il coraggio di mettere addirittura un cartello che specifichi la restrizione.

Vi faccio un esempio: c'è una pizzeria economica ma che dovrebbe offrire una buona qualità (almeno a leggere opinioni e recensioni), che "martella" tanto su Roma e dintorni con pubblicità radiofoniche, che alla fine mi aveva convinto a provarla; provo a chiamare, come specificatamente richiesto, per prenotare (dicono ogni volta di prenotare assolutamente con diversi giorni di anticipo nonostante facciano 2 turni serali):

"Buonasera, vorrei prenotare un tavolo per venerdì sera (era lunedì)"

"Si, quanti siete?

"4, 2 adulti e 2 bambini."

"No, mi dispiace, prenotiamo solo per tavolate minimo di 4 adulti, anche con bambini, ma 4 adulti ci devono essere. Provate poi a venire in centro settimana se potete che venerdì sabato e domenica è sempre un macello".

"Capisco, arrivederci".

Chiamo dopo 2 settimane, dopo essermi accordato per una uscita con altre 2 coppie con altri 2 bambini (quindi in tutto eravamo in 10, 6 adulti e 4 bambini), e avevamo deciso tutti, seguendo il precedente consiglio del proprietario, di andare in un più tranquillo mercoledì sera:

"Buonasera, volevo prenotare un tavolo per mercoledì prossimo (ovviamente, sapendo che il posto è sempre strapieno, avevo chiamato il venerdì della settimana precedente)"

"Si, quanti siete?"

"6 adulti e 4 bambini"

Al che il proprietario prende tempo: "Ah, vedo che è pieno però mercoledì ed è pieno fino a domenica".

E io che iniziavo a capire che c'era qualcosa che non andava: "E lunedì o martedì successivo?"

E lui: "No, sa qual è il problema, il locale è piccolo e non c'è spazio per seggioloni, passeggini oppure per correre quando i bambini si alzano da tavola".

E io: "Ho capito, lasciamo perdere va, arrivederci".

E ho attaccato e, a tutt'oggi, ho rinunciato ad andarci, ma anche per il futuro quando non avrò più i bambini piccoli.

Questo è solo una di altre attività che hanno la stessa politica commerciale, tanto sanno di essere sempre pieni lo stesso e cercano di evitare quel tipo di clientela che non gradiscono.

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"Cor core acceso da la passione
Undici atleti Roma chiamò..."

A favore dei ristoranti anti-bimbo a patto che siano anche anti-cani però.
Sopporto poco i bambini e non sopporto proprio i genitori che non gli hanno impartito una educazione adeguata e ne fanno scontare le fastidiose conseguenze agli altri.

Dopo aver lavorato per diversi locali posso dire di comprendere la scelta del ristoratore del post originale: purtroppo a causa di genitori #@*§ mi sono trovato in situazioni di estrema fatica: in particolare ricordo che a capodanno (lavoravo come cameriere in un locale quest'anno) c'è stata una coppia di Napoli (Supercì voltati) con un bambino di circa un anno a cui lasciavano fare veramente di tutto (cibo gettato a terra, gli ho dovuto portare 5 forchette, perché il bambino le tirava in terra e loro, ovviamente, manco gli dicevano nulla, due bicchieri rotti). Uno schifo, ci abbiamo messo ore a pulire la marea di #@*§ che avevano lasciato tutto intorno. Ora io concordo con north che non è che dovessero strangolarlo seduta stante, ma non gli han detto NULLA tutto il tempo, lasciandolo fare, e quando ho provato a dirgli qualcosa sono stato "gentilmente" invitato a farmi gli affari miei (come se non lo fossero) e a servire ai tavoli... Poi dici uno non fa entrare i bambini...

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My best moment? I have a lot of good moments but the one I prefer is when I kicked the hooligan.

A Berlino più di un posto vedendomi arrivare col passeggino mi ha rimbalzato.
Diciamo che lo fanno già - e mi è capitato più spesso all'estero piuttosto che in Italia - ma lo scalpore è dovuto al fatto che è esplicito.

Non sono del tutto contrario. I miei non danno grossi problemi - per ora - ma ci sono situazioni in cui sarebbe veramente da sparare ad altezza uomo (basso). Chiaro che se la cosa si allarga ad altri distinguo può diventare grave.

Tra l'altro mi pare che ci siano anche alberghi con limitazioni del genere


PS: correggete il titolo

Beh di sicuro tutte quelle Spa/Agriturismo immerse nel verde della toscana, spesso esclusive, che offrono relax e clima distensivo già sui siti indicano che è gradita una clientela adulta.

E' anche logico visto che ci si va per rilassarsi.

Anche io e mia moglie non ci pensiamo neanche lontanamente ad andarci se abbiamo i bambini con noi perché ragioniamo a parti invertite e anche noi vorremmo a nostra volta rilassarci senza urla e litigi almeno per una volta

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"Cor core acceso da la passione
Undici atleti Roma chiamò..."