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 Oggetto del messaggio: Lager e Gulag
MessaggioInviato: dom 2 feb 2020, 0:38 
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Raccattapalle
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Reg. il: mar 23 giu 2015
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Recentemente è stata celebrata la Giornata della Memoria, istituita dal 2005 per ricordare il genocidio di oltre 6 milioni di persone, di cui prevalentemente ebrei, perpetrata dalla Germania nazista durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Confrontando la Shoah con altri famigerati genocidi, talvolta viene fatto notare soprattutto da ambienti di destra quanto la Russia staliniana non sia stata meno crudele, visto che i gulag comunisti avrebbero provocato circa 9 milioni di morti ufficiali oppure da quanto ho letto addirittura 12 milioni secondo stime non ufficiali.
Non sono uno storico, ma premesso che un morto è sempre un morto, per me le due " strutture " non sono paragonabili innanzitutto per la diversa " matrice originaria " perchè mentre i gulag ,pur essendovi rinchiusi milioni di dissidenti politici verso il regime di Stalin, nascevano come " campi di lavoro " in cui la sopravvivenza dei detenuti era contemplata, al contrario i lager nascevano, almeno prevalentemente come campi di sterminio in cui la sopravvivenza dei prigionieri rappresentava un evento non previsto," un incidente di percorso"; l'altra differenza fondamentale risiede nell' elemento razziale, dominante nella creazione dei lager, più marginale nei gulag seppur un certo antisemitismo esistesse anche in Russia da quanto ho letto.

A voi i pareri

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samumonta


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: dom 2 feb 2020, 2:45 
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Reg. il: lun 25 gen 2010
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Innanzitutto, Samumonta, attento che stanno per arrivare quelli che ti daranno dell'estremista di sinistra :asd

In secondo luogo, credo che questo sia un discorso molto sbagliato in ogni suo punto, a parte perché la veridicità di quello che dici è tutta da dimostrare. (ma non dubito assolutamente della tua buonafede)

E poi giusto per intenderci il passaggio in cui si fa intendere: "eh ma nei gulag noi non vogliamo ammazzare i prigionieri, noi li facciamo lavorare e basta, tanto è vero che qui sono morte solo 9 milioni di persone, ben 3 in meno di uno dei più grandi, tragici, cruenti e crudeli genocidi della storia"

Per me è altamente aberrante.

P. S.
Tradotto in un altra lingua 9 milioni di morti è come se sparissero tutte insieme Roma, Milano, Napoli, Genova, Palermo, Firenze e Torino e forse anche più...


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: dom 2 feb 2020, 12:30 
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Primavera
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Reg. il: mar 24 gen 2012
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samumonta ha scritto:
Recentemente è stata celebrata la Giornata della Memoria, istituita dal 2005 per ricordare il genocidio di oltre 6 milioni di persone, di cui prevalentemente ebrei, perpetrata dalla Germania nazista durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Confrontando la Shoah con altri famigerati genocidi, talvolta viene fatto notare soprattutto da ambienti di destra quanto la Russia staliniana non sia stata meno crudele, visto che i gulag comunisti avrebbero provocato circa 9 milioni di morti ufficiali oppure da quanto ho letto addirittura 12 milioni secondo stime non ufficiali.
Non sono uno storico, ma premesso che un morto è sempre un morto, per me le due " strutture " non sono paragonabili innanzitutto per la diversa " matrice originaria " perchè mentre i gulag ,pur essendovi rinchiusi milioni di dissidenti politici verso il regime di Stalin, nascevano come " campi di lavoro " in cui la sopravvivenza dei detenuti era contemplata, al contrario i lager nascevano, almeno prevalentemente come campi di sterminio in cui la sopravvivenza dei prigionieri rappresentava un evento non previsto," un incidente di percorso"; l'altra differenza fondamentale risiede nell' elemento razziale, dominante nella creazione dei lager, più marginale nei gulag seppur un certo antisemitismo esistesse anche in Russia da quanto ho letto.

A voi i pareri

Spero che quello che ho letto sia uno scherzo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: dom 2 feb 2020, 13:04 
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Raccattapalle
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Reg. il: mar 23 giu 2015
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Penso che sia giusto parlarne, con onestà intelettuale e senza preconcetti, ripeto che non sono uno storico, ho letto soltanto qualche articolo di confronto e ascoltato qualche testimonianza, è evidente che si parla molto di più di lager che di gulag, appunto per questo chiedo pareri da chi è più esperto...

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samumonta


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: dom 2 feb 2020, 17:50 
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Reg. il: mer 25 lug 2012
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Località: Isola di Diego Garcia.
Diciamo che parliamo di due pagine tragiche della storia umana.

Tuttavia i Lager toccano un picco di brutalità inimmaginabile essendo stati appositamente studiati per l'eliminazione sistematica di un popolo ed è questo, al di là del dato numerico, a rendere quei campi di sterminio la cosa peggiore mai accaduta sulla faccia della terra.

Anche i numeri tuttavia parlano chiaro, dal 1933 al 1945, considerando anche gli ebrei morti nelle città (fanno parte dello stesso piano di eliminazione) si raggiunge una somma complessiva compresa tra i 7 e gli 8 milioni, concentrate maggiormente tra il 1939 ed il 1945 in quanto fino al 1939 c'erano state circa 370.000 uccisioni.

Il tasso di mortalità a volte superava il 90% degli internati.

Ne gulag si parla di 2.700.000 morti, oltre 700.000 esecuzioni politiche, a fronte di oltre 30 milioni di prigionieri dal 1930 al 1960, ci sono altre stime che parlano di un numero di morti maggiore.

La gente moriva principalmente per le condizioni di lavoro disumane, addirittura c'erano persone che arrivavano ad amputarsi arti pur di avere periodi di riposo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: dom 2 feb 2020, 20:52 
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Reg. il: dom 5 ott 2014,
Alle ore: 20:37
Messaggi: 18107
La polemica in corso in Germania fra chi tende a banalizzare la strage nazista (Nolte, Hillgruber) e chi ne sostiene l’unicità (Habermas e molti altri) non può lasciare indifferenti. La tesi dei primi non è nuova: stragi ci sono state in tutti i secoli, in specie agli inizi del nostro, e soprattutto contro gli «avversari di classe» in Unione Sovietica, quindi presso i confini germanici. Noi tedeschi, nel corso della Seconda guerra mondiale, non abbiamo fatto che adeguarci a una prassi orrenda, ma ormai invalsa: una prassi «asiatica» fatta di stragi, di deportazioni in massa, di relegazioni spietate in regioni ostili, di torture, di separazioni delle famiglie. La nostra unica innovazione è stata tecnologica: abbiamo inventato le camere a gas. [...]

Ora, i sovietici non possono essere assolti. La strage dei kulaki prima, e poi gli immondi processi e le innumerevoli e crudeli azioni contro veri o presunti nemici del popolo sono fatti gravissimi, che hanno portato a quell’isolamento politico dell’Unione Sovietica che con varie sfumature (e con la forzata parentesi della guerra) dura tuttora. Ma nessun sistema giuridico assolve un assassino perché esistono altri assassini nella casa di fronte. Inoltre, è fuori discussione che si trattava di fatti interni all’Unione Sovietica, a cui nessuno, dal di fuori, avrebbe potuto opporre difese se non per mezzo di una guerra generalizzata. [...]

Che «il Gulag fu prima di Auschwitz» è vero; ma non si può dimenticare che gli scopi dei due inferni non erano gli stessi. Il primo era un massacro fra uguali; non si basava su un primato razziale, non divideva l’umanità in superuomini e sottouomini: il secondo si fondava su un’ideologia impregnata di razzismo. Se avesse prevalso, ci troveremmo oggi in un mondo spaccato in due, «noi» i signori da una parte, tutti gli altri al loro servizio o sterminati perché razzialmente inferiori. Questo disprezzo della fondamentale uguaglianza di diritti fra tutti gli esseri umani trapelava da una folla di particolari simbolici, a partire dal tatuaggio di Auschwitz fino all’uso, appunto nelle camere a gas, del veleno originariamente prodotto per disinfestare le stive invase dai topi. L’empio sfruttamento dei cadaveri, e delle loro ceneri, resta appannaggio unico della Germania hitleriana, e a tutt’oggi, a dispetto di chi vuole sfumarne i contorni, ne costituisce l’emblema.

È bensì vero che nei Gulag la mortalità era paurosamente alta, ma era per cosi dire un sottoprodotto, tollerato con cinica indifferenza: lo scopo primario, barbarico quanto si vuole, aveva una sua razionalità, consisteva nella reinvenzione di un’economia schiavistica destinata alla «edificazione socialista». Neppure dalle pagine di Solzenicyn, frementi di ben giustificato furore, trapela niente di simile a Treblinka e a Chelmno, che non fornivano lavoro, non erano campi di concentramento, ma «buchi neri» destinati a uomini, donne e bambini colpevoli solo di essere ebrei, in cui si scendeva dai treni solo per entrare nelle camere a gas, e da cui nessuno è uscito vivo. I sovietici invasori in Germania dopo il martirio del loro Paese (ricordate, fra i cento dettagli, l’assedio spietato di Leningrado?) erano assetati di vendetta, e si macchiarono di colpe gravi, ma non c’erano fra loro gli Einsatzkommandos incaricati di mitragliare la popolazione civile e di seppellirla in sterminate fosse comuni scavate spesso dalle stesse vittime; né del resto avevano mai progettato l’annientamento del popolo tedesco, contro cui pure nutrivano allora un giustificato desiderio di rappresaglia.

Nessuno ha mai attestato che nei Gulag si svolgessero «selezioni» come quelle, più volte descritte, dei Lager tedeschi, in cui con un’occhiata di fronte e di schiena i medici (medici!) SS decidevano chi potesse ancora lavorare e chi dovesse andare alla camera a gas. E non vedo come questa «innovazione» possa essere considerata marginale e attenuata da un «soltanto». Non erano una imitazione «asiatica», erano bene europee, il gas veniva prodotto da illustri fabbriche chimiche tedesche; e a fabbriche tedesche andavano i capelli delle donne massacrate; e alle banche tedesche l’oro dei denti estratti dai cadaveri. Tutto questo è specificamente tedesco, e nessun tedesco lo dovrebbe dimenticare; né dovrebbe dimenticare che nella Germania, nazista, e solo in quella, sono stati condotti a una morte atroce anche i bambini e i moribondi, in nome di un radicalismo astratto e feroce che non ha uguali nei tempi moderni. [...]


- Primo Levi

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"Un omaggio a Totò che faceva sorridere gli italiani senza neanche dire mai una bestemmia"


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: dom 2 feb 2020, 21:22 
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Reg. il: lun 20 feb 2012
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Una discussione delicata, quasi pericolosa ed alla fine non so quanto necessaria in senso comparativo perché spesso affrontata con fine di speculazione politica.

Se si ammette che sia inaccettabile uno stato che condanna sommariamente ad atroci sofferenze fino alla morte coloro(soprattutto propri cittadini) che non sono colpevoli di crimini razionalmente riconoscibili come tali in un ordinamento civile, allora certamente il numero di morti, l'elemento razziale e il fine esplicitamente di sterminio rendono il tutto anche peggiore, ma resta comunque ben oltre il livello di ciò che è accettabile.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: lun 3 feb 2020, 2:34 
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Essenzialmente la vedo come fuzz77, sono state due cose un po' diverse.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: sab 22 feb 2020, 0:07 
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Reg. il: mar 20 set 2016
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Aldilà delle differenze, noi consideriamo peggiore ciò che è avvenuto durante il nazismo e fascismo perché più toccati dagli eventi mentre in est Europa ci sono molte più remore verso il comunismo dato che son stati soggiogati per anni, da noi il comunismo è stato alla fine un buon governo a livello locale cioè giustamente l'unico livello dove potevano governare.

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Scesni ; chiello de ligt demiral; Sandro mckenny bentancur cuadrado; Cr7 dybala kulusevski.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lager e Gulag
MessaggioInviato: gio 27 feb 2020, 18:26 
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Reg. il: gio 21 apr 2005
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Due tragedie della stessa specie, una più ricordata dell'altra per moventi politici.
Tant'è vero che pure stalin aveva pronti i lager per ebrei a sua volta, ma la morte ne impedi la realizzazione


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