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https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... P6-JOlg9W4

Enri ne sarà entusiasta, io per quel poco che so, lo condivido.

Qualcuno riesce invece a confutare, usando argomentazioni serie, quanto afferma l'autore dell'articolo?


(ho creato questo topic perchè tanto questo argomento salta fuori ogni tot settimane... ed è forse il momento di parlarne in un unico spazio)


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MessaggioInviato: mer 10 apr 2019, 19:56 
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Raccattapalle
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Reg. il: dom 6 lug 2014,
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Dico la mia, ma "a lato" perché ammetto di non saperne abbastanza.
Dal poco che so, la cosa migliore sarebbe quella di trasformare la BCE in una banca pubblica, che possa finanziare liberamente gli stati.
Unire il debito pubblico europeo e ridistribuirlo, uniformare il fisco, riformare le regole dei mercati finanziari.

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MessaggioInviato: mer 10 apr 2019, 21:07 
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L'articolo è chiaramente di parte ma ha alcuni spunti interessanti. È vero che uno dei grandi problemi dell'Italia proviene dalla caduta della domanda aggregata ma i motivi principali per cui questo sta accadendo sono da ricercare nella grande tassazione, specie alle imprese, che di conseguenza o chiudono o delocalizzano oppure pagano al minimo e/o in nero gli operai. La mancanza di lavoro e lo sfruttamento creano scarsi consumi ed evasione fiscale. Lo stato perdendo i soldi non derivati dalle tasse diminuisce gli investimenti ed è costretto per finanziarsi ad aumentare le tasse. Come vedi è un circolo vizioso che, specie negli ultimi 25 anni, ristagna l'economia italiana. Ora per uscire da questa impasse ci sono due soluzioni, o si taglia nettamente la spesa pubblica diminuendo la pressione fiscale oppure si accumula altro debito per rilanciare gli investimenti e sperare che l'eventuale crescita sia più alta del debito da noi accumulatori. L'articolo diventa fazioso quando dice che i tagli sarebbero sugli stipendi, cosa falsa bensì i possibili tagli si dovrebbero fare su tutti quegli enti assolutamente inutili presenti in Italia,il qui citato Cottarelli avevo trovato 50 miliardi di tagli nella spesa pubblica senza tagliare neanche un posto di lavoro, sfortunatamente per noi i poteri forti realmente presenti in Italia non hanno permesso ciò. E soprattutto il disastro greco non è stato portato dall'austerità bensì da delle politiche economiche scellerate, addirittura erano stati taroccati i conti pubblici, ormai la situazione era disperata e come sempre in questi casi chi ci va di mezzo è la popolazione più debole,ma dare la colpa all'Europa è assurdo, i politici greci sono stati i principali artefici di tutto ciò, e soprattutto bisogna anche dire che adesso l'economia greca pian piano si sta riprendendo, grazie anche a quelle norme lacrime e sangue che erano state precedentemente emanate. L'articolo giustamente sottolinea come l'Italia abbia un saldo primario positivo e che sia costretto a mantenere questo bilancio in positivo per via della poca fiducia che hanno i mercati nei confronti del nostro Paese,e qui lancio una frecciatina a questo governo :asd. Ora per risolvere questo problema ci sono due strade, o tagli la spesa pubblica e aumenti gli investimenti oppure tagli le tasse e speri che in questo modo si alzi la domanda interna, anche se è parecchio rischioso questo metodo, oppure come suggerisce l'articolo, l'emissione di titoli/moneta convertibili in Euro. Idea che prende spunto dal libro di Grazzini. È un idea interessante ma che ha in sé tanto contro, prima di tutto non è stata mai applicata quindi molte sue dinamiche sono imprevedibili, ma soprattutto attraverso l'emissione di questi titoli si correrebbe però il rischio di creare buchi fiscali e di rilanciare l'inflazione, guardacaso però i rischi nell'articolo non vengono citati. È un idea che può avere dei risvolti interessanti ma che al momento è difficilmente applicabile anche perché se mal fatta distruggerebbe il nostro paese. Io personalmente seguirei la via già intrapresa da stati come l'Irlanda ma soprattutto il Portogallo, che partendo da una base molto peggiore della nostra stanno avendo ottimi risultati.


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MessaggioInviato: gio 11 apr 2019, 9:26 
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Molleggiato ha scritto:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/10/debito-pubblico-litalia-non-cresce-ormai-da-troppi-anni-ma-una-soluzione-ce-e-non-e-convenzionale/5097331/?fbclid=IwAR06jeBhqKePc1GhEhItAl4GqGzjNhmLRXQ0Edd9HcBJpUcN1P6-JOlg9W4

Enri ne sarà entusiasta, io per quel poco che so, lo condivido.

Qualcuno riesce invece a confutare, usando argomentazioni serie, quanto afferma l'autore dell'articolo?


(ho creato questo topic perchè tanto questo argomento salta fuori ogni tot settimane... ed è forse il momento di parlarne in un unico spazio)


Cosa condividi esattamente?
L'idea dei buoni fiscali o l'analisi che la precede?
O entrambe le cose?

L'idea dei buoni fiscali in ogni caso è pessima.
Non è vero che non andrebbero a incidere sul debito pubblico, perché se sono titoli di stato sono comunque debito.
Dice che il tasso di sconto sarebbe basso, ma su che base? La sfera di cristallo? Tu hai una moneta che puoi spendere solo in un modo e nel frattempo devi campare, secondo te non sarai disposto a perdere anche una percentuale rilevante pur di avere cash immediato?

Poi una paio di domande:
Dice che vanno dati a tutti, secondo quale criterio e percentuale?
Se uno non ha debiti da saldare col fisco che se ne fa?
Su che base, al di là dell'effetto momentaneo, si pensa che avere più soldi per comprare le stesse cose possa aiutare la crescita?

Finisco con una considerazione: l'idea che tutto si possa risolvere con un artificio finanziari è propria dei furbetti e degli stregoni da circo ambulante. È vero che il problema italiano è la scarsa crescita della produttività e fino a quando non ci mettiamo in testa che bisogna muovere il #@*§ e rischiare qualcosa continueremo a crescere poco quando l'economia mondiale tira e a decrescere molto quando l'economia mondiale rallenta.

Sulla analisi che precede la proposta concordo più o meno con oligaraca


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MessaggioInviato: gio 11 apr 2019, 14:58 
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La scoperta dell'acqua calda ignobilmente nascosta dalle tv fino ad oggi...
Il compromesso ideale per evitare guerre valutarie è quello prospettato da casca, bce garante del debito europeo e fisco unificato. Del resto è da primo anno di economia che se politica monetaria e fiscale non coincidono, aumentano gli squilibri tra aree forti e deboli. Se cosi non fosse ha ragione borghi che bisogna mettersi di traverso senza se e senza ma


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MessaggioInviato: gio 11 apr 2019, 15:36 
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20 anni in cui gli italiani hanno più dato che ricevuto ma siamo i " cattivoni" :asd

Mettiamolo Cottarelli e facciamogli fare ciò che vuole al100% ;se l'Italia così crescerà , senza cambiare nulla a livello di sistema economico-fiscale in ue, giuro che mi fo interista davvero :asd

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Scesni ; chiello de ligt demiral; Sandro mckenny bentancur cuadrado; Cr7 dybala kulusevski.


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MessaggioInviato: gio 11 apr 2019, 17:40 
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mi trovo d'accordo con odisseo ed oligarca, non bisogna pensare a situazioni semplici, purtroppo il debito pubblico per molti è impercettibile ma non è cosi, e non è una questione di carta straccia
non esistono strade semplici dove ci sono meno tasse e più investimenti e soprattutto non in questa situazione


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MessaggioInviato: gio 11 apr 2019, 17:48 
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JC ha scritto:
mi trovo d'accordo con odisseo ed oligarca, non bisogna pensare a situazioni semplici, purtroppo il debito pubblico per molti è impercettibile ma non è cosi, e non è una questione di carta straccia
non esistono strade semplici dove ci sono meno tasse e più investimenti e soprattutto non in questa situazione


D'accordo anche io!

Aggiungo però che se si vuole creare veramente l'Europa non si può non ristrutturare il debito e in generale fisco, finanza ecc...come appunto Europa e non come somma di Stati separati.

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MessaggioInviato: gio 11 apr 2019, 17:58 
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questo è un problema evidentissimo, è un pò quello a cui alludevo quando parlavo di problemi dell'europa

visto che siamo in topic vi illustro il mio pensiero a riguardo
se si tiene conto delle modalità e dell'esecuzione dell'unione europea bisogna notare che questa è stata fatta per ragioni essenzialmente economiche su scala globale, insomma per rendere l'europa più importante o più che altro reggere l'urto della crescita di nuove potenze territorialmente molto più ampie

però questo è stato un processo mica cosi simmetrico e legittimato, se ci pensate l'europa è stata essenzialmente fatta dai governi, le approvazioni parlamentari mere formalità o quasi con tanto di referendum farsa, interpretazioni creative della costituzione (esempio la "disapplicazione del diritto contrario alla norma europea" che è proprio paradossale) un parlamento europeo che fino a poco tempo fa non contava un #@*§ e che comunque oggi viene visto come lontanissimo dalla popolazione, e qui c'è un primo problema che è la legittimazione democratica che rende impossibile percepire l'europa come giusta anche quando fa qualcosa di buono
non c'è quella solidarietà e quel coinvolgimento che ci deve essere alla base di uno stato democratico

poi bisogna notare che questa scelta cui tu alludi sarebbe stata epocale, in realtà ognuno si è voluto lasciare uno spazio (non si sa manco cosa sia giuridicamente davvero l'unione e a chi oggi appartenga la sovranità), ogni paese tiene prima conto dei propri interessi e del resto ha un proprio bilancio etc
fisco e bilancio unificato non avvantaggerebbe mica i paesi più grossi, che però hanno più potere decisionale, anche gli italiani sarebbero felici di pagare le tasse per i romeni mooooolto più di quanto si contribuisce oggi?
senza contare banalmente le differenze culturali

insomma è stata fatta un pò troppo frettolosamente un'unione poco legittimata, che è cambiata e continua a cambiare e che ha al contempo enormi poteri e influenza sugli stati singoli, materie sempre più ampie da regolamentare
a mio avviso si sarebbe potuto tranquillamente attuare trattati come schengen senza spingersi cosi tanto in là ad esempio coi poteri normativi, limitarsi alla libera circolazione di merci e persone e a una collaborazione sugli scopi da perseguire
oppure si sarebbe dovuto andare fino in fondo, ma ci rendiamo conto di quanto sarebbe stato imponente questo processo? ci si è rassegnati ad attuarlo gradualmente ma nel frattempo si torna quasi indietro ormai

ovviamente in tutto ciò i problema dell'italia sarebbero restati uguale, e l'europa ha avuto anche conseguenze positive, ma questo difetto in partenza sarà davvero difficile da compensare e questa ambiguità resta e non sembra risolversi facilmente


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MessaggioInviato: gio 11 apr 2019, 18:52 
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Si, hai ragione.

Non so come si riolverà questo problema però non vedo alternative all'Europa. Pensare di affrontare le sfide future a cui l'umanità andrà in contro come Italia, Portogallo, Grecia ecc...lo vedo fallimentare.

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