JC ha scritto:
l'uomo non è in uno stato più avanzato ma su un piano diverso, quello dove esiste il pensiero
Ma stai scherzando spero, il pensiero è ormai dimostrato come tangibile in centinaia di specie, cambiano solo le capacità di sviluppare pensieri più o meno complessi.
Un italiano medio sta oltre i 100 di QI, uno che va al raduno a Pontida sta sui 73, uno scimpanzé arriva a 45, un delfino sui 30, un cane o un gatto stanno sopra ai 20.
Tutti pensano, ma lo fanno in modo diverso, è come avere un motore più o meno potente
Un cane non è meno intelligente di un bambino di un anno e mezzo, uno scimpanzé di un anno è più intelligente di un umano coetaneo.
JC ha scritto:
no, non esiste perchè gli animali non pensano ma reagiscono istintivamente e su quello si basa il loro attaccamento, questo d'altra parte è anche quello che rende più complesse e difficile le relazioni umane dove non basta fornire il cibo per essere apprezzati
Ecco, continui a dire cose non vere, credo più che altro ciò sia dovuto alla tuo scarso interesse nella materia.
Ti faccio un esempio scemo, in base al tuo modo di vedere il mio gatto dovrebbe comportarsi nella stessa maniera con me e con la mia compagna.
Tutti e due gli diamo da mangiare, tutti e due lo coccoliamo.
Invece no, i suoi comportamenti nei confronti dell'uno o dell'altro differiscono in modo netto, nella stessa identica misura in cui differirebbero i comportamenti di un bambino.
Allo stesso modo gli animali hanno comportamenti diversi con ogni singolo membro della loro specie, anche a prescindere dal sesso.
JC ha scritto:
nell'affezionarsi agli animali non c'è niente di male, nell'antropomorfizzarli e ritenerli importanti quanto o più di altri uomini c'è irrazionalità ed egoismo, spesso conseguenti dalla maggiore difficoltà delle relazioni umane, ancora di più in quest'epoca di confort e pigrizia ma deumanizzazione delle relazioni
Anche qui, parli per assunti strettamente personali non suffragati.
La maggior parte delle persone che hanno un animale lo considerano un membro della famiglia, direi quasi la totalità.
Io stesso non credevo di poter provare un sentimento tanto autentico e profondo per un animale, fino a tre/quattro anni fa avrei accettato il tuo discorso, adesso lo reputo totalmente falso.
Ora, esiste il disadattato che fugge dal rapporto con gli umani e si rifugia in quello con gli animali, tuttavia mi pare semplicistico ridurre a tal guisa milioni di persone, un po' come dire che gli Italiani sono tutti mafiosi.
JC ha scritto:
il punto di vista dell'uomo è l'unico che esiste perchè è l'unico pensato e sicuramente l'unico espresso, il discorso naturalistico a 360° resta un discorso umano, creato dagli uomini e diretto ad altri uomini
la natura non ha riguardi nei confronti di nessuno hai ragione, perchè la natura non pensa e per questo non esistono leggi morali naturali ma appunto questo dimostra la superiore importanza dell'uomo
noi che possiamo porci problemi quasi da divinità (e agire di conseguenza), abbiamo il dovere di tutelare prima noi stessi proprio in virtù di ciò, oltre ad avercelo per semplice appartenenza alla specie
sempre noi stessi però possiamo e dobbiamo tutelare la natura per nostro vantaggio(evitando catastrofi ad esempio) e per nostra scelta (evitando che si uccidano animali da compagnia deliberatamente ad esempio)
Le altre forme di vita il loro punto di vista lo esprimono eccome, nella stessa forma primordiale ed ancestrale con cui lo facevamo noi quando cercavamo di conquistare la posizione eretta.
Mio caro, la vita è andata avanti per milioni di anni in nostra assenza e non lo ha fatto in modo certo peggiore rispetto al momento in cui abbiamo imparato ad utilizzare la ruota.
Andrà avanti lo stesso anche a seguito di una nostra eventuale estinzione.
L'errore che fa l'uomo è quello di ritenersi, come dici tu, una divinità nei confronti del resto delle cose, nella totale inconsapevolezza di non poter dominare la natura.
Fermo restando che una specie distruttrice come la nostra, che non rispetta neanche i suoi simili ed anzi li discrimina per i motivi più bassi, rivelandosi in questo ben peggiore di qualsivoglia altra specie, in questo momento non si può permettere di dominare alcunché.