JC ha scritto:
freebandiera ha scritto:
Diciamo che se c'è una legge che prevede l'aborto è corretto rispettarla, per parlare di obiettori di coscienza.
Io ho comunque l'impressione che molto spesso, nei confronti dell'aborto (ma non solo) molti medici si dichiarino obiettori per "far carriera" più che per "morale".
Anche perché essendo medici sono i più qualificati per sapere che un paziente ormai attaccato alla macchina da dieci anni non migliorerà mai ed è destinato a una lunga e inutile agonia.
e in che modo farebbero carriera dichiarandosi obiettori?
comunque continua a sfuggirvi che ci sono altri medici , quindi non è necessario obbligare nessuno
Cattiva fama. E venir etichettato come "abortista", che non è propriamente il lavoro che si pratica di norma. Mi sembra anche probabile sapendo che circa il 60+ % dei ginecologi è obiettore di coscienza, una cifra senza dubbio altissima e superiore alla media. Nel 1981 ci fu il referendum e il 68% dei votanti fu contraria. E' logico pensare che negli anni sono aumentati i pro aborto tra i cittadini, ma sono pure aumentati i pro vita tra i medici. Una scelta quanto meno strana.
E comunque è difficile abortire, quindi più medici sono contrari più difficoltà si incontreranno ad abortire. E non capisco perché un tizio poi dovrebbe fare solo lui gli aborti, venendo poi per finire considerato l'abortista. Questo è un bel metodo di lavarsi le mani e io non lo condivido.
Fosse per me nelle strutture pubbliche (anche in quelle private, ma è un caso più difficile e più elastico su cui si ha meno potere) applicherei il licenziamento in tronco senza tanti complimenti per gli obiettori.
Per quello che riguarda il biotestamento è un passo in avanti, ma non è eutanasia. Io sono totalmente a favore dell'eutanasia e anche del suicidio assistito.