La crisi della sinistra è dovuta principalmente alla mancanza di comunicazione e dalla distanza che si è venuta a creare con il popolo.Se c'è una cosa che mi infastidisce dell'opposizione di sinistra oggi, è la tendenza a ignorare i dati di fatto per scongiurare le derive delle Destre. Imho è vero, spesso la Destra torce la realtà, la presenta con una prospettiva funzionale alla propria politica. Omette ed evidenzia a proprio uso e consumo. Ma d'altro canto le sinistre ignorano realtà fattuali anche quando sono incontestabili, solo per timore di giustificare il populismo, e dare quindi sponde agli altri. Il problema è che così fai danni. Voglio dire, non si può negare che la genesi dei fenomeni criminali e la tipologia dei reati sia fortemente influenzata da fattori di nazionalità. Qualsiasi operatore della magistratura inquirente e delle FFOO può confermare che ad esempio il traffico di stupefacente è gestito da personaggi africani. O che i furti e le rapine in villa sono prevalentemente opera di persone est-europee. Allo stesso modo, ogni analisi storica e odierna, evidenzia che ad un'immigrazione (regolare o meno) corrispondono arrivi di reti di criminalità organizzata, è stato così per gli italiani, è così oggi per la mafia nigeriana. Eppure a sinistra non si parla di Black Axe ecc., anche dopo retate e operazioni in tutto il Nord. C'è come il timore di danneggiare i migranti onesti, ed è un'idea del #@*§, visto che le prime vittime della mafia nigeriana sono proprio gli africani sub-sahariani. O è più rassicurante pensare che gli episodi di criminalità siano solo saltuari reati di criminalità comune? Da un Paese che ha sperimentato i danni dell'ignorare il crimine organizzato, mi aspetterei di meglio. Gran parte dei reati che più generano allarme sociale, è vero, non sono "reati di mafia" in senso stretto. Ma non sono nemmeno reati comuni. Hanno la loro genesi in un ambiente di frontiere, nell'ultima propaggine di una rete organizzata che esiste. Magari lo spacciatore nigeriano fa fuori qualcuno. Magari non è membro stabile di un'organizzazione. Ma se è uno spacciatore vuol dire che è comunque l'ultima foglia di un ramo, e quel ramo è un'organizzazione dedita al narcotraffico, una rete che crea le condizione per delitti accessori. Se al meridione le mafie locali hanno ancora il controllo militare del territorio, e quindi c'è un rapporto di para-subordinazione, al Nord la mafia nigeriana è una cosa concreta e indipendente, come testimoniano molte operazioni di polizia. Persino in Piemonte, roccaforte dell'ndrangheta al Nord, la mafia nigeriana coesiste e si spartisce il territorio DA PARI. Torino, Novara, Alessandria, piazze dove il mercato del crimine non è del tutto monopolizzato dai calabresi, vedono organizzazioni con ramificazioni fino in Nigeria. Hanno la stessa struttura di affiliazione che ha l'ndrangheta con la madrepatria Calabria. Parliamo di narcotraffico, spaccio al minuti, traffico di esseri umani, estorsione, prostituzione. Se questo non è crimine organizzato, non so cosa lo sia. Ecco finché la sinistra non comincerà ad affrontare questi problemi ed a parlarne dando delle reali soluzioni allora lascerà campo libero alla destra estrema di Salvini che, almeno da mio punto di vista, affronta il problema dell'immigrazione in maniera faziosa e sbagliata ma se non si cominciano a fare i primi passi verso una certa direzione allora si darà gioco libero a Salvini
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