Charlie Hebdo fa vomitare. Mi fa vomitare la sua satira, sia religiosa che altro.
E sono tutto meno che un bacchettone.

Detto questo, la violenza ovviamente è da condannare sempre, e non è mai giustificabile in una società civile.

Mi sento di quotare, se un paese dichiara che nei suoi confini c'è libertà di espressione e quant'altro, deve anche predisporre gli strumenti per tutelarla.

Il problema dell'integrazione culturale è complesso, e le semplificazioni sono da evitare il più possibile.
E ad aumentare la complessità c'è il fatto che spesso si ragiona per tifo, estremizzandosi a vicenda.
In questo modo anziché un confronto tra due visioni una più "inclusivista" e una più "chiusa" (se mi spiego), ma sempre all'interno di un discorso di civilità, si ha un confronto tra due stereotipi estremi "tutti gli immigrati sono buoni e siamo noi occidentali che siamo cattivi e dobbiamo fargli fare tutto quello che vogliono" e "tutti gli immigrati sono cattivi e sono venuti solo per rubare, stuprare e uccidere e tutto quello che viene dall'estero va buttato nel cesso".

Io penso che bisogna puntare il più possibile all'integrazione con le altre culture (anche perché la cultura italiana è il prodotto di un meticciato di culture diverse), ma questo senza cedere su alcuni paletti che non sono inderogabili.
Al volo me ne vengono in mente un paio, ma sicuramente qualcosa mi sfugge:
1. Uguaglianza di tutti gli esseri umani, indipendentemente da etnia, sesso, religione, orientamento sessuale
2. Rifiuto della violenza come strumento di risoluzione dei conflitti

Qualcuno aveva detto qualcosa del tipo "Ama il prossimo tuo come te stesso", e probabilmente quello è un po' troppo difficile.
Però un "non fare del male al prossimo" penso che sia la base da cui partire.

E ovviamente culture che insegnano che un certo gruppo di persone è migliore di un altro gruppo, che devono avere più diritti, che gli altri devono averne di meno, che è giusto prendere a sassate/coltellate/pugni qualcuno perché non appartiene al tuo gruppo le ritengo incompatibili con la civiltà occidentale e con la mia idea di mondo.

Che poi anche molti occidentali abbiano idee di questo genere, fa parte del problema.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

Sì, infatti non è che faccia piacere che siano assurti al rango di martiri per la libertà di satira.

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Il calcio in Italia è quello sport per cui si gioca novanta minuti e alla fine è colpa dell'arbitro Jack O'Malley

Io resto un fan del "ognuno a casa propria".
Basilio, nome a caso, magari mi sta pure simpatico e può essere una brava persona, magari ci guarderei la partita insieme, però a una certa ora io a casa mia lui a casa sua, non lo tengo a dormire in salotto o a farmi dire che lui vorrebbe che le tende fossero di un altro colore o che il contrasto e la luminosità della tv non gli vanno bene.
Ciò per dire che per il mio concetto è irrilevante se gli immigrati sono tutti brava gente o tutti da fucilare, è però palese siano un problema enorme, sia sociale che economico, dal quale non otteniamo alcun vantaggio, quindi perchè voler a tutti i costi integrare culture lontane dalla nostra arrivando a compromessi con tutto ciò che comporta? Vogliamo seriamente ridurci pure noi come Francia o Belgio?

Purtroppo i primi a non essere rimasti "a casa propria" sono proprio stati gli europei e certi temi d'attualità come l'immigrazione affondano le radici proprio nel passato. Sul fatto che alla lunga un'immigrazione senza controllo e poco qualificata possa portare più problemi che altro sono d'accordo.

Le culture non le integri se non si vogliono integrare, tra l'altro non capisco perché dovremmo integrare gente che impone la propria presenza e non serve.

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Scesni ; chiello de ligt demiral; Sandro mckenny bentancur cuadrado; Cr7 dybala kulusevski.

Basta ragazzi con l'addossare le colpe all'Europa che ha colonizzato qua e là. Basta.

La verità è che l'Islam è una religione pericolosa. Una religione che pervade la vita dei credenti (spesso quando fa comodo, visto che musulmani alzano tranquillamente il gomito). Una religione che vede l'altro come un infedele, da "raddrizzare" oppure castigare. Non ce lo possiamo permettere.

Il fatto che praticamente il 90% di chi arriva sui barconi sia musulmano, per me, contribuisce giustamente alla preoccupazione per tutti i nuovi sbarchi. Io, seriamente, se fossero tutti induisti avrei meno preoccupazione.

Allora perché due dei più importanti Paesi cattolici come il Messico e il Brasile non sono mai stati colpiti dal terrorismo islamista? Se l'Islam ce l'ha tanto coi cattolici non avrebbe dovuto mandare gli aerei kamikaze a schiantarsi contro i grattacieli di San Paolo o Rio de Janeiro? Allora perché non l'ha fatto? Lo confermo: il terrorismo è un mostro che è stato alimentato anche dall'Occidente nei decenni passati. E purtroppo a pagare il prezzo come sempre sono soprattutto gli innocenti che pagano le colpe di chi li ha preceduti.

Sì, basta con 'sta storia del colonialismo e l'imperialismo europei, anche perché i paesi islamici hanno mai fatto pubblica ammenda per la loro tratta degli schiavi africani?



Perciò dovremo tifare per la rielezione di Trump, visto che Biden non potrà esimersi dal dare continuità alla politica estera dei Bush, dei Clinton e di Obama.

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Il calcio in Italia è quello sport per cui si gioca novanta minuti e alla fine è colpa dell'arbitro Jack O'Malley