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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: ven 28 feb 2014, 14:15 
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Reg. il: sab 18 ago 2007
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Kerzhakov91 ha scritto:
AdminForumCalcio ha scritto:
E della simil-farsa-rivoluzione contro un presidente eletto dal popolo vogliamo parlarne ?

L'Ucraina fa troppo gola agli usa e alla nato.


Ha ragione Drago. Dietro a tutto ciò ci sono gli USA, c'è poco da fare. Me lo ha anche confermato un mio compagno del corso di russo che spessissimo va in Ucraina per motivi di lavoro: molti manifestanti vengono proprio pagati dagli americani. La maggior parte sono comunque dei nazifascisti. Che hanno attuato un colpo di stato in piena regola, perché il Presidente era stato eletto dal popolo, non era un dittatore.

Il rivoluzionario fascista Tyagnibok vuole abolire la lingua russa in Ucraina e togliere la cittadinanza ucraina ai russi che vivono in Ucraina... Vogliono distruggere tutto, hanno picchiato anche dei veterani di guerra.


La vicenda è comunque estremamente complessa. Per carità, sarebbe giusto appoggiare un'eventuale lotta per i diritti umani e la democrazia. Però non si può non tener conto del fatto che la Russia sia nata a Kiev nell'882. La città è storicamente la culla dello stato russo. Ampie parti dell'Ucraina sono russofone e potrebbero anche optare per una secessione. Mosca non potrà mai accettare l'idea di considerarla realmente un paese estero. Bisogna riflettere su questo e anche sul fatto che buona parte della piazza è finita nella mani dei neonazisti. Credo che l'eventuale disintegrazione di quel Paese sarebbe una tragedia per tutti.



Per carità, tu ne sai sicuramente di più.
Però, per quanto possa essere la culla della Grande Madre Russia, l'Ucraina ha una propria identità statale ben distinta.
Non è che si sono inventati nazione ieri.

Sulla divisione interna e sulle possibilità di una scissione sono d'accordo. Il problema è come verrà gestita questa situazione: l'area è strategica e come dice Drago fa gola.

Sulla questione Yanukovich non mi esprimo, non ne so abbastanza.
Anzi vi invito a fornire più info possibili.
Ammetto però che anche a fatto strano che da un giorno all'altro questo sia diventato un dittatore sanguinario degno di un processo internazionale alla Milosevic.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: ven 28 feb 2014, 15:51 
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Da quel che ne so ce l'hanno con yanoukovich perchè è un ladro e un delinquente un po'come i nostri politici italiani, e non perchè volevano entrare nell'ue come la tv vuol far sapere... Ad ogni modo per loro sarebbe decisamente meglio restare sotto l'influenza russa che non la nostra...


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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: ven 28 feb 2014, 17:42 
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Reg. il: ven 19 lug 2013
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Partiamo dal principio. l’ Ucraina è uno stato enorme, dalla storia complessa e dalla composizione etnica variegata. La prima Ucraina fu quella dei vichinghi che, disceso il Dnipro, si fusero con le popolazioni slave del luogo e fondarono il primo stato “Rus” a Kiev nell’ 882, stato che durò fino quindicesimo secolo quando, già minato dalle ondate migratorie cumane, tartare e cosacche, venne conquistato dal Granducato Polacco-Lituano, divenendo nei secoli campo di battaglia tra polacchi, svedesi, turchi e russi. La storia ci spiega perché quindi l’ Ucraina sia divisa sostanzialmente a metà: una parte praticamente mittleeuropea e dove si parla ucraino e un’ altra russofona che guarda per sua natura ad est. Ma la divisione non è solo etnico-culturale: è anche religiosa, in quanto il paese si divide tra ortodossi e cattolici. L’ economia ucraina è decisamente arretrata, in gran parte a causa di cattive (se non proprio mancate) riforme economiche post dissoluzione dell’ URSS, si basa ancora sul settore secondario, soprattutto manifattura ed acciaierie, ed è in mano a pochi ricchissimi oligarchi mentre il reddito medio è decisamente basso. Questo ha portato ad una forte emigrazione, il paese infatti è decisamente sottopopolato vista la sua enorme estensione. Il sentimento nazionalistico ucraino è ciò nonostante piuttosto forte –perlomeno nell’ ovest-, e si basa su una sorta di contrapposizione alla Russia vista come oppressore e sfruttatrice. Vale la pena di ricordare a tal senso l’ Holodomor, uno dei genocidi dimenticati, carestia creata artificialmente da Stalin negli anni ’30 che provocò un vero e proprio sterminio dei contadini ucraini.

L’ Ucraina è dunque profondamente divisa e c’è chi già da tempo ne aveva previsto la divisione, a dire il vero per moltissimi analisti era solo questione di tempo (nonché di modalità), ad esempio quel genio di Huntington aveva previsto tutto.

E queste sono le divisioni interne, già di per se decisamente profonde.
A peggiorare il tutto ci sono gli interessi internazionali: USA e Unione Europea da una parte, Russia dall’ altra. L’ Ucraina sono anni che vuole entrare nella Nato (Nato stessa che è frenata dalle minacce russe di annettere la Crimea e le zone orientali del Paese, privandolo così di delle regioni strategicamente più interessanti - lo stesso nel caso della Georgia e le regioni dell’Ossezia e Abkhazia, ma questa è un'altra storia-) e nell’ UE. Dall’ altra però è fortemente dipendente dalle forniture energetiche russe, e Putin vorrebbe che perlomeno le parti russofone facciano parte della futura Unione Russa. Alla guida del Paese si sono alternati governi filo-europei e filo-russi, alle volte con regolari elezioni altre con forti pressioni esterne, come nel caso della Rivoluzione Arancione che fu palesemente orchestrata dall’ esterno. L’ Ucraina infatti è praticamente a metà strada, ha accordi sia con la Russia che con l’ UE. Inutile specificare che Yanukovich sia filorusso, sebbene paradossalmente sia stato al potere nel momento in cui l’ Ucraina era più vicina all’ Europa di tutta la sua storia.
Alle divergenze interne e ai contrasti internazionali si sono aggiunte una corruzione spaventosa e una deriva autoritaria e megalomane del governo...

Il fragilissimo equilibrio è stato rotto dalla sospensione degli accordi con l’ UE, dovuta sia alla politica del presidente ucraino sia al peggioramento di rapporti tra UE e Ucraina a causa della detenzione della Tymoshenko. Ma ciò che all’ inzio era una semplice protesta da parte del Partito Europeista è stato gestito malissimo, con una repressione esageratamente brutale da parte della polizia che ha portato ad aggiungersi ai protestanti prima i partiti nazionalisti, poi anche gli altri partiti dell’ opposizione e soprattutto numerosissimi cittadini comuni. C’è sostanzialmente stata una radicalizzazione e idealizzazione della protesta: quella che era una semplice contestazione ad un atto del governo è diventata un’ aperta lotta per il potere e contro il sistema, una vera e propria rivoluzione.
Come è andata poi lo sappiamo tutti.

E’ ovvio che l’ UE abbia avuto un ruolo nelle proteste, così come è altrettanto ovvio che la Russia abbia avuto qualche ruolo nella repressione. Ma le cose non sono proprio come potrebbero sembrare: l’ opposizione ucraina è varia e ben lontana dall’ essere unita e i manifestanti che abbiamo visto in TV con elmetti e armi improvvisate non sono altro che paramilitari nazionalisti ben lontani dall' essere pro-UE. Genericamente si possono distinguere principalmente tre aree: l’ UDAR di Vitali Klitschko, Batkivshchyna di Arseni Yatseniuk (nazionalisti) e Svoboda di Oleg Thyanibok (estrema destra con derive neonaziste), tre partiti profondamente diversi sia come ideologia (l’ Udar è di sinistra riformista ad esempio) sia come obiettivi. Basta pensare che solo l’UDAR è favorevole ad entrare nell’ UE, e già questo rende l’ idea di come sia in realtà falso parlare di rivoluzione europeista. Ciò su cui UE e Russia concordano è che si debba assolutamente evitare una guerra civile (parrebbe che dai Balcani la diplomazia europea qualcosa abbia capito...), e per ora concordano nell’ evitare una scissione nell’ immediato (che però nel lungo periodo farebbe più comodo alla Russia), anche se c'è chi muove qualche obiezione nel nome del Principio di Autodeterminazione dei Popoli.
La situazione è decisamente preoccupante si rischia la più grande crisi in Europa degli ultimi 20 anni, anche perchè la posta in gioco è ben più della semplice Ucraina, c'è in ballo l' intera politica energetica russa e il conseguente rifornimento di gas ai paesi europei. Bisogna vedere come si comporterà l' UE, in special modo la Germania, e aspettare una presa decisa di posizione da parte degli USA ma c'è il concreto rischio che l' Ucraina entri nel caos più totale ben prima delle elezioni di maggio.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: sab 1 mar 2014, 2:13 
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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: sab 1 mar 2014, 8:06 
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Avete già descritto bene la situazione di stallo che si sta verificando in Ucraina. Qui a Mosca il tema è tiepido, nel senso che se ne parla ma non come qualcosa di estremamente pressante. Ma le fonti di informazione certamente non mancano.

Dal punto di vista politico, Yanukovich è stato eletto con elezioni contestate dall'opposizione, ma (è bene ricordarlo) dichiarate regolari dall'OSCE, che aveva osservatori in loco. Quindi non si può parlare di altro che di una elezione perfettamente legittima.

L'Ucraina, dopo la caduta dell'URSS, è stata letteralmente divorata dagli oligarchi (in maniera ancora maggiore che in Russia): non dimentichiamo che l'acclamata eroina della Rivoluzione Arancione, la Timoschenko, prima del cambio di regime aveva un negozio di attrezzature video con il marito e pochi anni dopo diventa la proprietaria del maggiore gruppo energetico del Paese... Si grida allo scandalo perchè Yanukovich sarebbe un oligarca e un corrotto. La Timoschenko è esattamente lo stesso, ma difende un gruppo di oligarchi diverso.
Klitschko (l'ex pugile) fa parte del partito che ha "promosso" la rivolta, ma poi sembra essergli sfuggita di mano. Tra le altre cose, non risiede nemmeno in Ucraina, ma in Germania da diversi anni, quindi sarebbe anche incandidabile.
Svoboda è il quarto partito del paese, quello più impegnato nella rivolta e di chiara matrice nazionalista e xenofoba, che fino a pochi anni fa aveva una svastica nel proprio simbolo.

I motivi della protesta: tutto è nato inizialmente come manifestazione per i primi passi verso l'adesione all'UE (attenzione, niente di nemmeno lontanamente paragonabile all'entrata nell'Unione, solo alcuni sondaggi). Le masse si iniziano a spostare in piazza verso novembre/dicembre, provocano la polizia (attenzione, l'esercito ucraino non è mai intervenuto, poichè si occupa solo della protezione dei confini), addirittura c'è un video in cui rubano un escavatore e caricano i poliziotti. La polizia ucraina non ha mai risposto per mesi, anche a costo di perdere numerosi edifici civili (che sono caduti e tuttora si trovano nelle mani dei ribelli). Ma ormai la folla era in mano a estremisti armati: lo stesso Klitschko aveva provato a parlare con un megafono per invitare alla calma ed era stato malmenato. La situazione è precipitata con quel maldestro tentativo di Yanukovich di fermare la rivolta un paio di settimane fa, e tutti sappiamo com'è finita. Ormai il carattere filo-europeista della rivolta è scomparso, si è trasformata in una rivoluzione contro il potere (legittimamente acquisito, è bene ricordarlo).

Russia e UE/USA: è evidente che gli USA spingano per il rovesciamento del potere e un avvicinamento dell'Ucraina al blocco europeo. Non a caso McCain è andato di persona a parlare a Kiev. Non a caso Obama non manca di ripetere che la Russia deve farsi gli affari suoi. Avere l'Ucraina nell'orbita europea (e possibilmente nella NATO) permetterebbe un avvicinamento alle porte della Russia. Ricordiamo che la Russia già da tempo ha iniziato un'unione doganale con Bielorussia, Kazakhstan e presto altre repubbliche asiatiche, nell'intento di creare un mercato da contrapporre agli altri blocchi. Ed è evidente che questo sia visto come una minaccia dal punto di vista soprattutto economico.
La Russia, d'altra parte, preferisce avere questo stato cuscinetto (e politicamente, socialmente e culturalmente affine) per separare i suoi territori da quelli della UE, e anche perchè non bisogna dimenticare che a causa del rimescolamento sovietico, molti cittadini Ucraini hanno radici e passaporto russo.
L'UE... in questo caso sta facendo veramente la figura della marionetta (e lo dico con dispiacere, da europeista della prima ora). Cosa ci guadagna l'UE da una possibile entrata dell'Ucraina nel suo gruppo? Niente! L'Ucraina è un buco nero, divorata dalla corruzione, con stipendi medi che raramente superano i 200 euro, un'economia in deficit gravissimo e senza infrastrutture minimamente paragonabili al più povero paese dell'Unione. Già si fa fatica a salvare i PIIGs... al confronto la Grecia è una macchina perfetta.
L'Ucraina, infine... cosa ci guadagnano a entrare nell'orbita occidentale. Niente (o poco). La Russia gli cede gas a un prezzo scontatissimo, gli ha comprato dei titoli di stato che neanche per il camino andrebbero bene (e si sta parlando degli ultimi mesi). Prima della rivoluzione avevano un accordo (ovviamente bloccato adesso) per l'iniezione di 15 miliardi di euro, per coprire gli stipendi dei prossimi mesi e tirare avanti un po'. Oltretutto la parte ovest (quella più rivoltosa) è quasi totalmente priva di tessuto industriale: fabbriche e miniere (resti dell'URSS) sono concentrate a est, nella parte filo-russa. E l'esportazione di questi prodotti ha essenzialmente come unico grande mercato la Russia. A mio modo di vedere i cittadini ucraini non sanno a cosa stanno andando incontro...

Le diverse Ucraine: in questo momento, come avete detto voi, il paese è spezzato. A est i nazionalisti ucraini, a ovest i simpatizzanti dei russi. Nelle parti orientali, molti governi regionali sono stati costretti alle dimissioni da uomini armati, che hanno fatto blitz anche ad ovest, ma sono stati respinti da filo-russi. Kiev si trova in mezzo. Ma non bisogna dimenticare che c'è anche la Crimea, ossia una repubblica autonoma dentro l'Ucraina, con popolazione in gran parte di origine russa. Insomma, un paese fondamentalmente spezzato in due.

La situazione è intricata, non c'è che dire. Un'ultima considerazione: qui siamo davanti a un colpo di stato, nè più nè meno. Si può essere d'accordo o meno, queste sono opinioni personali; ma mi sarebbe piaciuto vedere se in Messico ci fosse stato un colpo di stato anti-USA... certamente gli USA lo avrebbero appoggiato. O se in Israele ci fosse una sommossa contro il governo, ovviamente l'occidente sarebbe accorso al fianco dei rivoltosi... ops, aspetta un momento... ;)


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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: sab 1 mar 2014, 8:46 
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Reg. il: ven 19 lug 2013
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Bravo Visitor.
Tra l' altro Klitschko oltre a risiedere in Germania dicono non sappia nemmeno parlare bene in ucraino...

Il discorso di cosa ci guadagni l' Ucraina ad entrare nell' UE (anche se va fatto notare che il Paese non avrebbe i requisiti e per ottenerli dovrebbe cambiare radicalmente, cose impensabili da ottenere in meno di 10/15 anni) è giusto e vale anche nell' altro senso, ovvero: cosa ci guadagna l' UE ad ammettere l' Ucraina? Poco o nulla, anche perchè il mostruoso debito ucraino andrebbe coperto con una ventina di miliardi l' anno che dovrebbero pagare i contribuenti degli altri stati membri, senza contare poi l' arretratezza delle infrastrutture e l' economia disastrosa. La NATO avrebbe vantaggi dall' avere l' Ucraina nella sua orbita, vantaggi che verrebbero però ridimensionati da un' eventuale scissione del Paese. Guadagnerebbero di più ad entrare nell' orbita russa, ma qui subentrano le divisioni etnico-culturali.
Si tratta sì di una rivoluzione violenta contro un governo eletto democraticamente (seppur con forti sospetti di brogli elettorali) perpetrata da movimenti estremisti, ma bisogna però specificare che la corruzione è tra le peggiori del mondo (basta vedere le immagini della villa di Yanukovich o dei vari parlamenti regionali con lampadari in cristalli e soffitti d' oro quando lo stipendio medio è di 300€ mensili circa....) e che il governo aveva preso una deriva autoritaria, è anche per questo che praticamente metà del paese ha appoggiato una rivolta che, giustamente, se si fosse verificata in altre parti del mondo sarebbe stata fortemente criticata.

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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: sab 1 mar 2014, 11:10 
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Reg. il: sab 18 ago 2007
Alle ore: 10:55
Messaggi: 17487
Cita:
A est i nazionalisti ucraini, a ovest i simpatizzanti dei russi.



:uhm

Non è il contrario?
In ogni caso, grazie delle informazioni. Il forum in questi Casi è davvero utile per farsi un'idea


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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: sab 1 mar 2014, 11:16 
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Allenatore in Seconda
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Reg. il: ven 11 gen 2013
Alle ore: 16:10
Messaggi: 9164
Grazie anche da parte mia.

Il forum mi ha aiutato ad avere un quadro più completo della situazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: sab 1 mar 2014, 13:30 
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Pallone d'Oro
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Reg. il: lun 5 giu 2006,
Alle ore: 18:42
Messaggi: 8858
L'Ucraina e' messa male anche per aver accettato le "ricette" economiche del FMI...

Comunque, imho non vedo alternative alla scissione, unico modo per porre fine a questa secolare dicotomia interna ucraina


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 Oggetto del messaggio: Ucraina - vogliamo parlarne?
MessaggioInviato: sab 1 mar 2014, 13:33 
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Accipocalypto
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Reg. il: ven 8 ott 2004,
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Messaggi: 33391
L'Udar di Vitalone Klitschko :daverulez

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:vola


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