Junger II ha scritto:
C'è questa grossa organizzazione clericomafiosa, marxista, fascista, che mette insieme persone diversissime ma tutte accomunate dall'odio per l'Occidente cristiano E illuminista, che scende in piazza per l'aborto ma non fa niente per le donne musulmane maltrattate, che scende in piazza contro il Papa ma non fa niente contro le concessioni all'islam, che scende in piazza contro Bush ma non fa niente contro il teocratico e bellicista Amadhinejad, etc.
Qui ti dò ragione, le persone che vedono un solo lato della medaglia mi stanno sulle balle, c'è un grosso problema egoistico di fondo.
Tuttavia mi chiedo a questo punto chi c'è come esempio di coerenza? Paradossalmente proprio i radicali, i "mangiapreti" della situazione, possono rappresentarla, perchè quando nessuno se ne sbatteva manifestavano per i curdi, promuovono campagne di sensibilizzazione sullo stato della libertà d'espressione in certi paesi arabi e fino a pochi giorni fa erano in Vietnam, sempre a protestare. Non a caso quello che differenzia i radicali dalla sinistra è la posizione dura in politica estera verso le teocrazie orientali.
Forse solo loro. Perchè, non so se sei d'accordo con me, a me fa schifo anche chi si ricorda di determinate cose per motivi d'opportunità. Ad esempio proprio i curdi: l'occidente voltò la faccia dall'altra parte quando vennero gasati, poi quando Saddam ha invaso il Kuwait ne hanno fatto una bandiera di libertà. Oppure la condizione femminile in Afghanistan: per anni dei talebani ha parlato solo Amnesty, poi dopo il 2001 sono venuti fuori documentari, speciali tv, libri per farci vedere come erano trattate le donne lì. Si sapeva da prima, ma prima si voltava la faccia.
Ora nessuno parla delle crudeltà dei wahabiti in Arabia Saudita... perchè da lì viene il petrolio. Se domani mattina chiudessero i rubinetti del petrolio noi apriremmo quelli dell'inchiostro e all'improvviso verremmo a sapere cosa c'è dietro quella nazione. A questo punto preferisco un neocon come Christian Rocca (guarda caso ex radicale) col quale non sono d'accordo in tante cose, ma del quale apprezzo la coerenza quando fa luce sulla situazione saudita senza omissioni di convenienza.
Il problema è tutto lì: riuscire ad affermare una laicità sana che non diventi laicismo, uno stato al di sopra delle religioni, perchè la storia ci insegna che quando la religione prende il potere è pericolosa. Io sparo a zero sulle gerarchie vaticane, sono agnostico, eppure al muro ho un santino di Wojtyla e conosco tanti preti che stimo. Idem con l'Islam... disprezzo gli estremisti ma conosco tante persone di un centro islamico vicino da me che sono persone assolutamente per bene. La democrazia deve rispettare le religioni senza farsi sopraffare, altrimenti sono disastri: è successo ieri da noi con la caccia alle streghe, succede oggi in Iran con gli ayatollah, succederà domani in Arabia con i wahabiti.
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