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Occorre tornare al nucleare?
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MessaggioInviato: mar 14 feb 2006, 12:23 
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<b>Il Terun Rosanero</b>
<b>Il Terun Rosanero</b>
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Comunque, in che senso ciaca, ti riferisci al mio post con la poca informazione?


in nessuno, infatti non l'ho quotato! :grin
Sottolineavo che la scarsa adozione di soluzioni nel campo della produzione autonoma di energia da fonti alternative è da addebitare anche all'oggettiva carenza di informazione ;)

Quanto all'adozione del fotovoltaico in condomini et similia mi limito a riportare quanto fatto in precedenza; allo stato attuale della tecnica le applicazioni sono essenzialmente per piccole potenze e sopratutto per utenze isolate (case di campagna o di villeggiatura in luoghi ameni n.d.r.).
Ai costi di installazione citati da più parti vanno aggiunti i costi di manutenzione piuttosto elevati; le cellule fotovoltaiche, infatti, a differenza delle batterie termosolari, sono piuttosto delicate e soggette a malfunzionalmenti (già con l'aumento della temperatura la loro efficienza crolla repentinamente) e hanno costi di riparazione e/o sostituzione piuttosto elevati sia per la scarsa diffusione della tecnologia (tecnologia di nicchia=prezzi elevati) che per la scarsa reperibilità di operatori qualificati.
Nessun condominio si sobbarcherebbe tali oneri e gli eventuali impianti realizzati, dopo i primi guasti, appassirebbero lentamente e progressivamente sui tetti degli edifici nell'incuria generale.
Da non sottovalutare nemmeno la maggiore complessità impiantistica derivante dall'integrazione tra rete di distribuzione pubblica e impianto fotovoltaico.

Faccio poi notare che i 3Kw sono ormai una potenza risibile in un comune appartamento di città dove l'adozione di ventilconvettori o fan coil richiede l'adozione di potenze superiori (6Kw) specie in estate (proprio quando le elevate temperature riducono l'efficienza degli impianti)

Allo stato attuale NON E' una tecnologia risolutiva e sebbene possa essere impiegata con profitto in particolari casi (specie in zone ad elevato irraggiamento solare dove gli impianti ad accumulo possono essere realmente competitivi grazie ai già citati incentivi), questi vanno studiati singolarmente e non possono essere estesi automaticamente a tutto il territorio nazionale.

Insomma....una goccia nel mare ;)

ciauz

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