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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: mar 30 gen 2024, 17:55 
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redguerrier ha scritto:
Vabbè capirai in Alabama e Texas ancora devono entrare nel ventesimo secolo


a livello culturale un po' tutti gli usa :asd

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: mar 30 gen 2024, 18:29 
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chernosamba ha scritto:
redguerrier ha scritto:
Vabbè capirai in Alabama e Texas ancora devono entrare nel ventesimo secolo


a livello culturale un po' tutti gli usa :asd


tanto adesso ritorna pure trump ed il cerchio si chiude...

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: mar 30 gen 2024, 18:49 
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esser ha scritto:
chernosamba ha scritto:
redguerrier ha scritto:
Vabbè capirai in Alabama e Texas ancora devono entrare nel ventesimo secolo


a livello culturale un po' tutti gli usa :asd


tanto adesso ritorna pure trump ed il cerchio si chiude...



la cosa preoccupante è che quello attuale è + troglodita di trump

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: mar 30 gen 2024, 18:56 
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mah obiettivamente non vedo soggetti peggiori di trump, soprattutto se ritorna presidente usa...

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: ven 16 feb 2024, 14:52 
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È morto in carcere Alexei Navalny: il dissidente russo aveva 47 anni

L'oppositore di Putin era rinchiuso in una colonia penale a regime speciale della regione artica di Yamalo Nenets. L'ultimo messaggio su X: "Sono in una cella di punizione, la quarta in meno di due mesi". Secondo il Servizio penitenziario, l'uomo ha avvertito un malore dopo una passeggiata. Il portavoce del Cremlino Peskov: "Cause del decesso ancora da accertare". Aperta un'inchiesta

https://tg24.sky.it/mondo/2024/02/16/al ... alny-morto

L'ineluttabile epilogo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: ven 16 feb 2024, 14:55 
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È morto Alexei Navalny, dice il servizio penitenziario russo

È stato a lungo considerato il principale oppositore del presidente Vladimir Putin in Russia ed era in carcere da circa tre anni

Secondo il servizio penitenziario russo è morto Alexei Navalny, 47 anni, considerato a lungo il principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin: era detenuto da quasi tre anni con accuse ritenute politicamente motivate. A dicembre era stato trasferito nella prigione di massima sicurezza IK-3, a quasi 2.000 chilometri da Mosca e all’interno del Circolo polare artico. La portavoce di Navalny ha detto di non avere ancora conferme che sia morto e che uno dei suoi avvocati sta andando nella prigione IK-3 per verificarlo.

Secondo un comunicato diffuso dal servizio penitenziario russo ai media locali, Navalny «si è sentito male dopo una passeggiata e ha perso conoscenza quasi immediatamente». Il comunicato dice anche che lo staff medico sarebbe arrivato immediatamente e che sarebbe stata chiamata un’ambulanza, ma «tutti gli sforzi fatti per rianimarlo non hanno avuto esiti». La causa della morte non è ancora stata comunicata in via ufficiale, ma il media statale RT, controllato dal governo russo, ha detto che secondo alcune sue fonti Navalny sarebbe morto a causa del distaccamento di un coagulo di sangue (cioè un trombo che potrebbe avere causato un ictus, un’embolia polmonare o un infarto).

L’ultima apparizione pubblica di Navalny risale a giovedì, il giorno prima della morte: aveva partecipato in video dalla prigione a un’udienza di uno dei suoi processi, e sembrava in salute e relativamente di buon umore (come spesso gli è capitato di mostrarsi in occasioni simili). Una parte del video è stata diffusa dal canale Telegram di Sota.Vision, uno dei pochi media russi rimasti indipendenti.

Navalny è stato considerato per lungo tempo il più noto e combattivo oppositore di Putin dell’ultimo decennio. Nel 2020 rischiò di morire dopo un tentativo di avvelenamento che secondo lui e secondo molte ricostruzioni era stato ordinato dai servizi segreti russi. Passò alcuni mesi in Germania per curarsi, per poi tornare volontariamente in Russia a gennaio del 2021, quando venne immediatamente arrestato per alcune accuse a suo carico: la scelta di tornare fu per certi versi sorprendente e gli procurò una certa ammirazione, perché avrebbe potuto invece chiedere asilo in uno dei molti paesi che ritenevano il governo russo responsabile del suo avvelenamento.

Attualmente stava scontando una lunga condanna per accuse che la stragrande maggioranza dei commentatori e degli esperti di libertà di espressione considerava pretestuose, tra cui quella di aver fondato e finanziato attività e organizzazioni che le autorità russe ritengono «estremiste». Era inoltre imputato in 14 processi che con ogni probabilità avrebbero allungato ulteriormente la sua pena.

Durante l’ultimo periodo in carcere è stato più volte vicino a morire, secondo quel che hanno riferito i suoi avvocati, anche per via delle condizioni pessime in cui era detenuto: l’ultima prigione in cui è stato, la IK-3, è nota per la sua posizione estremamente isolata e per la brutalità con cui vengono trattati i detenuti. Ci sono testimonianze di violenze fisiche e psicologiche inflitte dai funzionari della prigione, così come della mancanza di vestiti e altri beni di prima necessità.

I suoi avvocati e diversi attivisti ritenevano che fosse stato trasferito lì per isolarlo più più possibile dai suoi collaboratori in vista delle elezioni presidenziali russe, previste per il prossimo marzo, in cui Putin si ricandiderà per il suo quinto mandato da presidente (Putin è al potere ininterrottamente dal 1999, e ormai da anni governa in maniera autoritaria).

https://www.ilpost.it/2024/02/16/morto-alexei-navalny/

ormai non dovrei piu sorprendermi della stupidita umana ma purtroppo ancora una volta mi trovo davanti ad un esempio emblematico che non ha alcuna spiegazione se non quella di una persona sana di mente che scientemente decide di diventare un martire solo che nello specifico non ce n'era assolutamente la necessità...

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: dom 18 feb 2024, 1:07 
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esser ha scritto:
ormai non dovrei piu sorprendermi della stupidita umana ma purtroppo ancora una volta mi trovo davanti ad un esempio emblematico che non ha alcuna spiegazione se non quella di una persona sana di mente che scientemente decide di diventare un martire solo che nello specifico non ce n'era assolutamente la necessità...


Non che segua la questione in oggetto con particolare interesse e attenzione. Ma sinceramente non ho capito il senso di questo tuo post.

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Giorgio Chinaglia

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: dom 18 feb 2024, 11:14 
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termopiliano ha scritto:
esser ha scritto:
ormai non dovrei piu sorprendermi della stupidita umana ma purtroppo ancora una volta mi trovo davanti ad un esempio emblematico che non ha alcuna spiegazione se non quella di una persona sana di mente che scientemente decide di diventare un martire solo che nello specifico non ce n'era assolutamente la necessità...


Non che segua la questione in oggetto con particolare interesse e attenzione. Ma sinceramente non ho capito il senso di questo tuo post.


Piccolo resumee: navalny é stato pubblicamente per anni un fortissimo oppositore di putin, sia politicamente e non, andandogli contro sui media nazionali ed esteri diventando a tutti gli effetti una sorta di emblema di "nemico" n.1 del dittatore agli occhi del mondo intero e non solo all'interno della grande madre russia per cui si è ovviamente tirato addosso gli strali del "buon" vladimiro, come era logico che fosse conoscendo il soggetto...

Ed infatti nel corso del tempo a più riprese navalny ha subito ritorsioni in madrepatria sotto tutti i punti di vista fino addirittura ad arrivare ad essere avvelenato nel 2020 dai servizi segreti russi finendo in coma e venne costretto ad andare a ricoverarsi in germania perche, se fosse rimasto in madrepatria, i suoi connazionali avrebbero completato l'opera e non l'avrebbe scampata...

A questo punto una persona con un minimo di senso logico, capita l'antifona, se ne sarebbe rimasto all'estero a continuare la sua battaglia anti putin come fanno tantissimi altri oppositori del suo regime ed invece navalny ha pensato bene di fare lo sborone, di voler dimostrare al resto del mondo quanto sia opprimente il governo russo contro chi gli si oppone e così in pompa magna è tornato a casa pur sapendo che sul suo capo pendevano accuse create ad hoc dai tribunali e che quindi sarebbe sicuramente finito in prigione. Detto fatto, non appena atterrato in russia c'erano già i militari ad attenderlo e dalla sala d'arrivo dell'aeroporto è stato immediatamente tradotto in carcere dal quale né è "uscito" solo l'altro giorno da cadavere...

Domanda: che senso ha avuto per navalny il tornare in russia sapendo che a) lo avrebbero arrestato b) condannato con processi farsa c) impedito di parlare e d) eliminato alla prima occasione?

Voleva dimostrare quanto putin fosse un dittatore ed un oppressore? Penso ormai lo sappia tutto il mondo già da decenni...
Credeva che non lo avrebbero fatto fuori solo perché era cosi famoso che vladimiro temesse di mettersi contro l'opinione pubblica mondiale se lo avesse ammazzato? Sai quanto gliene sbatte a putin di quello che pensano di lui all'estero, anzi...
Sperava di mobilitare il popolo russo contro il suo oppressore così da far cadere il suo governo? Si sa come funzionano i media locali e come questi diffondano le notizie pro domo sua quindi pure qua niente di nuovo sotto il sole...
Immaginava che un suo eventuale sacrificio, il poter diventare un martire, avrebbe dato così il via una spinta decisiva per la caduta di putin? Ad oggi mi pare che più di qualche articolo o qualche approfondimento TV a discutere della morte di navalny non abbia portato e non porterà, e tra qualche settimana sarà già tutto dimenticato o quasi...

Morale navalny ha scelto scientemente e stupidamente IMHO tre anni fa di farsi arrestare e poi ammazzare dal suo peggior nemico senza una motivazione valida che sia una se non quella del gesto plateale, del colpo di teatro, della propria immagine trasmessa in tutto il mondo dietro le sbarre russe e basta. Ed alla fine è scomparso a soli 47 anni dopo aver sofferto per tre anni in un carcere di massima sicurezza sovietico, lasciando moglie e famiglia per nulla se non per una forma di inutile edonismo personale e null'altro...

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esser ha scritto:
termopiliano ha scritto:

A questo punto una persona con un minimo di senso logico, capita l'antifona, se ne sarebbe rimasto all'estero a continuare la sua battaglia anti putin come fanno tantissimi altri oppositori del suo regime ed invece navalny ha pensato bene di fare lo sborone, di voler dimostrare al resto del mondo quanto sia opprimente il governo russo contro chi gli si oppone e così in pompa magna è tornato a casa pur sapendo che sul suo capo pendevano accuse create ad hoc dai tribunali e che quindi sarebbe sicuramente finito in prigione. Detto fatto, non appena atterrato in russia c'erano già i militari ad attenderlo e dalla sala d'arrivo dell'aeroporto è stato immediatamente tradotto in carcere dal quale né è "uscito" solo l'altro giorno da cadavere...

Domanda: che senso ha avuto per navalny il tornare in russia sapendo che a) lo avrebbero arrestato b) condannato con processi farsa c) impedito di parlare e d) eliminato alla prima occasione?

Voleva dimostrare quanto putin fosse un dittatore ed un oppressore? Penso ormai lo sappia tutto il mondo già da decenni...
Credeva che non lo avrebbero fatto fuori solo perché era cosi famoso che vladimiro temesse di mettersi contro l'opinione pubblica mondiale se lo avesse ammazzato? Sai quanto gliene sbatte a putin di quello che pensano di lui all'estero, anzi...
Sperava di mobilitare il popolo russo contro il suo oppressore così da far cadere il suo governo? Si sa come funzionano i media locali e come questi diffondano le notizie pro domo sua quindi pure qua niente di nuovo sotto il sole...
Immaginava che un suo eventuale sacrificio, il poter diventare un martire, avrebbe dato così il via una spinta decisiva per la caduta di putin? Ad oggi mi pare che più di qualche articolo o qualche approfondimento TV a discutere della morte di navalny non abbia portato e non porterà, e tra qualche settimana sarà già tutto dimenticato o quasi...

Morale navalny ha scelto scientemente e stupidamente IMHO tre anni fa di farsi arrestare e poi ammazzare dal suo peggior nemico senza una motivazione valida che sia una se non quella del gesto plateale, del colpo di teatro, della propria immagine trasmessa in tutto il mondo dietro le sbarre russe e basta. Ed alla fine è scomparso a soli 47 anni dopo aver sofferto per tre anni in un carcere di massima sicurezza sovietico, lasciando moglie e famiglia per nulla se non per una forma di inutile edonismo personale e null'altro...

Può darsi. Ma potrebbe esserci anche un'altra spiegazione. Navalny potrebbe aver ragionato diversamente e aver pensato che è troppo facile fare opposizione dall'estero, lanciare invettive contro Putin, smuovere l'opinione pubblica internazionale sotto il sicuro ombrello di protezione dei paesi NATO, mentre i tuoi compagni di partito, i tuoi amici, la tua stessa famiglia, è in Russia a continuare la lotta politica con tutte le difficoltà, i rischi e le restrizioni che questo comporta in un paese a regime dittatoriale.
Io credo che Navalny non se la sia sentita di fare questo genere di opposizione e abbia scelto di stare con il suo popolo, ben consapevole dei rischi che questo comportava. Navalny avrà deciso di continuare la lotta politica in carcere, come Mandela, come Aung San Suu Ky. Credo che avrà messo anche in conto la possibilità di essere assassinato, accettandola, nella segreta speranza che la sua morte non passasse inosservata, ma aiutasse ad aprire gli occhi di molti e a sollevare ancora di più l'indignazione internazionale. Io questo lo chiamo coraggio e sincero amore per la patria.
Per me Aleksej Navalny rappresenta semplicemente ciò che un politico dovrebbe essere e dovrebbe fare.


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MessaggioInviato: dom 18 feb 2024, 12:03 
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Sandro ha scritto:
Può darsi. Ma potrebbe esserci anche un'altra spiegazione. Navalny potrebbe aver ragionato diversamente e aver pensato che è troppo facile fare opposizione dall'estero, lanciare invettive contro Putin, smuovere l'opinione pubblica internazionale sotto il sicuro ombrello di protezione dei paesi NATO, mentre i tuoi compagni di partito, i tuoi amici, la tua stessa famiglia, è in Russia a continuare la lotta politica con tutte le difficoltà, i rischi e le restrizioni che questo comporta in un paese a regime dittatoriale.


in russia tutti gli oppositori come navalny o sono in carcere o sono morti per cui era scontato che, al suo rientro in patria, avrebbe fatto la stessa identica fine degli altri. la questione qui non è dover scegliere se fare opposizione all'estero oppure a casa propria per il semplice fatto che se lo fai al di fuori ne hai la possibilita, se lo fai in russia o ti viene impedito o ti ammazzano. altre alternative non ce ne sono...
forse solo la corea del nord a paragone è una tirannia ancora piu assoluta visto che gli oppositori non riescono nemmeno a nascere che al primo segnale di dissenso vengono subito fatti sparire...

Sandro ha scritto:
Io credo che Navalny non se la sia sentita di fare questo genere di opposizione e abbia scelto di stare con il suo popolo, ben consapevole dei rischi che questo comportava. Navalny avrà deciso di continuare la lotta politica in carcere, come Mandela, come Aung San Suu Ky. Credo che avrà messo anche in conto la possibilità di essere assassinato, accettandola, nella segreta speranza che la sua morte non passasse inosservata, ma aiutasse ad aprire gli occhi di molti e a sollevare ancora di più l'indignazione internazionale. Io questo lo chiamo coraggio e sincero amore per la patria.
Per me Aleksej Navalny rappresenta semplicemente ciò che un politico dovrebbe essere e dovrebbe fare.


ma pensi davvero che ci fosse bisogno del "sacrificio" di navalny per sollevare l'indignazione internazionale contro putin?? non basta vedere tutti i giorni i tg che parlano di quello che da quasi un anno e mezzo ad esempio sta avvenendo in ucraina per opera di putin? credi realmente che i bombardamenti, gli attacchi aerei e di terra, i morti ammazzati tra soldati e civili, le citta sventrate, etc etc non ricordino quotidianamente al mondo intero che terrorista sia putin?
alla fine paradossalmente quella di navalny rischia di finire per apparire come solo una delle tante vittime della politica putiniana, per giunta pure una di quelle meno impattanti per l'opinione pubblica mondiale che di contro da mesi e mesi assiste al massacro degli ucraini da parte dei soldati russi giorno dopo giorno...

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