termopiliano ha scritto:
Romeo ha scritto:
La Mafia negli Usa non ha mai fatto stragi o ammazzato giudici a palate come in Italia.
Non è mai stata minimamente potente come in Italia.
Ma è un paragone che non ha alcun senso dai. Gli Usa non avranno la mafia cosi come fenomeno strutturato ma hanno tantissimi altri problemi che l'Europa non ha. Quindi? Questa mitizzazione degli Usa mi sa tanto che l'hai appresa da Boldrin, ci giurerei. Non dico che debbano essere demonizzati eh ma non esagererei in senso opposto.
Nota a margine: tra l'altro per mafia in senso ampio si può intendere molto banalmente anche i cartelli della droga o altre forme di criminalità organizzata (che dubito manchino negli Usa).
Dire che il paragone con gli USA non ha senso è il riflesso italiano: ogni volta che si mette a confronto lo Stato italiano con uno più efficiente, parte subito la litania del 'eh ma anche loro hanno i problemi'. È la solita lagna autoassolutoria: un Paese che, invece di guardarsi allo specchio, guarda altrove per giustificare il proprio marciume.
Nessuno sta mitizzando gli Stati Uniti. Ma quando si parla di mafia, la differenza è abissale.
Negli USA nessuna mafia ha mai fatto saltare in aria giudici, carabinieri o giornalisti. Nessuno ha mai avuto il potere politico, territoriale e culturale che ha avuto (e ha) la mafia in Italia. Hanno criminalità organizzata, certo, ma non hanno avuto Capaci, via D’Amelio, né trattative tra boss e Stato. Le famiglie mafiose americane sono state decimate con strumenti come il RICO Act, con carcere duro e sequestri veri, senza che nessuno urlasse allo 'Stato cattivo'.
In Italia, invece, abbiamo avuto politici, spesso meridonali che hanno governato per decenni, che si sono nutriti del voto di scambio, dell’omertà, della complicità col sistema mafioso. Le mafie sono sopravvissute e cresciute anche grazie a loro.
Quindi sì, il paragone con gli USA regge eccome, solo che vi rode il #@*§ evidentemente.