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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: dom 6 lug 2025, 7:40 
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Musk annuncia nascita di un terzo partito, l'America Party

Musk entra a gamba tesa nella politica americana.Quando ormai il suo ruolo di First Buddy appare un ricordo lontano considerati gli scontri pubblici con Donald Trump, il miliardario annuncia - forte dell'esito del sondaggio lanciato online - la nascita di un terzo partito, l'America Party.
"Con un rapporto di 2 a 1, volete un nuovo partito politico e lo avrete. Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi, l'America Party è nato per restituirvi la libertà", ha detto Musk su X. Il giorno dell'Indipendenza, il patron di Tesla ha lanciato un sondaggio online per chiedere agli americani se volessero "l'indipendenza" da un sistema a due partiti. Il 65% ha risposto sì, il 35% no.

A un utente su X che gli chiedeva come mai fosse passato
dall'amore per Donald Trump alle critiche, Musk ha così
risposto: "Un aumento del deficit da una cifra già folle di
2.000 miliardi di dollari sotto Biden a 2.500 miliardi. Questo
farà fare al paese bancarotta".
La svolta del miliardario arriva dopo l'approvazione in Congresso del 'big beautiful bill', il budget fortemente voluto da Donald Trump e altrettanto fortemente criticato da Musk.
Firmando il provvedimento alla Casa Bianca, il presidente ne ha tessuto le lodi: è in grado di lanciare l'età dell'oro, ha detto soddisfatto circondato dai repubblicani del Congresso alla Casa Bianca.
Il miliardario però lo critica da tempo, e non ha mai nascosto la sua contrarietà a una misura a suo avviso in grado di far fare bancarotta agli Stati Uniti, spingendosi a minacciare tutti coloro in Congresso che hanno votato a favore.

"Perderete le elezioni, anche se fosse l'ultima cosa che farò", ha assicurato. Trump ha respinto seccamente le critiche: "è arrabbiato per i sussidi alle auto elettriche", ha ripetuto più volte arrivando a minacciare di deportarlo. I rapporti fra i due sono tesi da tempo, da quando Musk ha lasciato la Casa Bianca rompendo una bromance durata quasi un anno e che ha contribuito a suon di milioni di dollari a fare arrivare Trump alla Casa Bianca. A giugno, all'apice delle tensioni, Musk aveva già aleggiato la possibilità di fondare un nuovo partito che avesse veramente a cuore gli interessi degli americani. La sua rabbia però è montata nel corso delle settimane con il via libera del Senato e della Camera al 'big beautiful bill', il budget di 940 pagine che contiene tutte le promesse elettorali del presidente, dal taglio delle tasse a nuovi fondi per combattere l'immigrazione. Sul provvedimento sono nati i primi attriti fra Trump e Musk. Poi è stato un crescendo che ha portato fino alla provocazione finale: la nascita di un nuovo partito che, nei sogni del miliardario, è in grado di attirare quei repubblicani e quei democratici frustrati e alla ricerca di qualcosa di nuovo che li protegga.


https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2025/07/05/musk-annuncia-nascita-di-un-terzo-partito-lamerica-party_d331ba74-0c91-4867-8a27-fd2791ef62f5.html

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: dom 6 lug 2025, 9:11 
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Reg. il: mar 20 set 2016
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Visto il basso livello della politica americana, sarebbe anche una buona notizia: gli americani sarebbero finalmente liberi dal dover scegliere ogni volta sempre e soltanto tra repubblicani e democratici. Peccato però che l'esponente del nuovo partito sia Musk....


Ultima modifica di Sandro il dom 6 lug 2025, 14:01, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: dom 6 lug 2025, 12:30 
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Reg. il: dom 28 lug 2013
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Sandro ha scritto:
Visto il basso livello della politica americana, sarebbe una notizia buona notizia: gli americani sarebbero finalmente liberi dal dover scegliere ogni volta sempre e soltanto tra repubblicani e democratici. Peccato però che l'esponente del nuovo sia Musk....


Esatto. Che poi tra l'altro non essendo americano non si potrà nemmeno candidare in prima persona.

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: dom 6 lug 2025, 13:01 
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Reg. il: lun 4 giu 2012,
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non sarebbe la prima volta che si presenta un nuovo partito alternativo a quello democratico e a quello repubblicano ma in passato questi "debuttanti" hanno puntualmente floppato raccogliendo pochi spiccioli di voti. perche nella mentalita dell'elettore usa resta insito schierarsi sempre e solo per uno dei due partiti storici di sempre ed il massimo per loro come forma di dissenso è quello piu banale di non andare a votare, e morta li...

in piu appunto su musk pesa il peccato capitale di non essere nemmeno nato negli stati uniti quindi pur mettendo nelle sue liste candidati di sangue "puro" usa comunque il suo neo partito non riuscira mai a sopravanzare i democratici e/o i repubblicani...

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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: dom 6 lug 2025, 20:02 
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Reg. il: mer 25 lug 2012
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Ragazzi, però non mi postate sta roba mentre sono in vacanza, che non posso rispondervi subito anche se mi prudono le mani :asd

esser ha scritto:
"minaccia" di una potenziale invasione dell'europa da parte di putin



Esser quoque tu, una simile, ingenua, argomentazione me la potrei aspettare da un Pigio, o da un Futboleiro, ma da te...

Se un paese (un dittatore, anzi) che non si fa problemi a invadere la Cecenia, ad attaccare la Georgia, a invadere l'Ucraina, ad affermare che le Repubbliche baltiche non esistono, che Polonia e Finlandia sono paesi ostili e che noi europei non dobbiamo assolutamente unirci, ecco, se questo non rappresenta una minaccia non vedo cosa possa esserlo.


esser ha scritto:
la stessa becera mentalita guerrafondaia


Guerrafondaio è chi le guerre le inizia, ad esempio invadendo paesi confinanti (esempio a caso...), non chi si arma per evitare che ciò accada.

Secondo il tuo ragionamento, l'Italia, l'Inghilterra e la Francia degli anni 50/60 avrebbero dovuto essere dei paesi estremamente guerrafondai, in quanto dotati di forze armate potentissime, più di quanto lo diventeranno nei prossimi anni con il riarmo, ma in realtà non spararono nemmeno un colpo.

L'adagio "Si vis pacem, para bellum" non è una supercazzola, ma una delle cose più vere che la storia ci abbia mai insegnato.

Chi potrebbe invaderti deve essere dissuaso dal tuo potere militare, che fa da deterrente.

Non solo, il tuo potenziale avversario deve esserne bene a conoscenza, deve possibilmente sopravvalutarlo, perché se solo dovesse ritenerti più debole di quanto tu sia in realtà, si verificherebbe esattamente quanto sta accadendo in Ucraina, guerra iniziata proprio perché Putin riteneva di poterla vincere facilmente.


O Futeboleiro ha scritto:
fuzz77 ha scritto:

La Russia ha presenza militare e politica in Nord Africa e Medio Oriente (Libia, Siria, Sahel). Questo si riflette su: Immigrazione, Sicurezza energetica, Terrorismo. Quindi, sentiamo la minaccia in modo laterale, ma concreto.



Immigrazione e terrorismo causati dalla presenza della Russia? :lol

La crisi migratoria è stata causata dalla Francia che per decenni ha sfruttato l'Africa mettendo al governo dei vari Paesi delle classi dirigenti corrotte che facevano affari con Parigi sulla pelle dei propri popoli. Poi da chi ha voluto l'intervento militare in Libia, ovvero quel farabutto di Sarkozy spalleggiato dagli USA e dalla NATO. Il terrorismo di certo non è stato causato dalla Russia, ma da chi ha finanziato prima i Talebani e poi l'ISIS. Chi c'era dietro a queste organizzazioni? Gli USA e alcuni Paesi del Golfo.


Epperò, quando uno spara una #@*§ poi ci vuole tempo e pazienza, che non ho, per rispondergli...

Quello che hai detto poteva essere parzialmente vero 15 anni fa, ma di acqua ne è passata sotto i ponti eh.

Anche se già so che risponderai tirando la solita busta di piscio, provo a impegnarmi.

Putin può influenzare l'immigrazione in Europa non tanto facendo partire direttamente i migranti, ma agendo su tre leve principali: destabilizzazione, controllo delle rotte e manipolazione politica.

Ecco come funziona il meccanismo:

1) Destabilizzare l’Africa per creare flussi migratori
Come lo fa?
Sostenendo o alimentando colpi di Stato (vedi Mali, Niger, Burkina Faso) con appoggio militare indiretto tramite Wagner o Africa Corps.

Intervenendo in guerre civili e conflitti interni (es. Repubblica Centrafricana, Sudan) per rafforzare regimi alleati.

Sfruttando le crisi economiche e alimentari (anche con sabotaggi, speculazioni sul grano, disinformazione).

Effetto:
Popolazioni in fuga da guerre, fame e dittature.

Più persone che cercano di attraversare il Sahara e arrivare al Mediterraneo.

L’Europa si trova con flussi non gestibili provenienti da regioni sempre più instabili.

2) Controllare indirettamente le rotte migratorie
Dove ha influenza?
Libia: la Russia sostiene il generale Haftar (Est del Paese), che ha controllo su alcune milizie e porti.

Tunisia: Mosca è in rapporti sempre più amichevoli con il presidente Saied.

Niger: dopo il colpo di Stato, il nuovo governo ha cacciato i francesi e aperto le porte a Mosca.

Effetto:
Se serve, Mosca fa “aprire i rubinetti” dei migranti (tramite milizie che gestiscono i trafficanti).

I flussi verso l’Italia e l’UE possono aumentare a comando, come forma di pressione politica.

Non serve coordinare tutto: basta creare il caos giusto nei punti giusti.

3) Usare l’immigrazione come arma di propaganda
Come?
Diffondendo notizie (vere, false o esagerate) su crimini, violenze, sovraffollamento nei Paesi UE.

Alimentando il discorso del “declino europeo” e della “sostituzione etnica”.

Rafforzando partiti populisti ed euroscettici che usano il tema migrazione per ottenere voti (spesso con simpatia o ambiguità verso Mosca).

Effetto:
L’opinione pubblica europea si radicalizza.

L’UE si divide: Est contro Ovest, Nord contro Sud.

Cresce il consenso per partiti anti-NATO, anti-UE, pro-dialogo con la Russia.

4) Risultato finale: una UE debole, litigiosa e paralizzata
L’immigrazione non è solo un problema umanitario: è una leva geopolitica.

Putin la usa come uno strumento ibrido, insieme alla disinformazione e all’energia, per minare la coesione dell’Unione Europea.

Più migranti = più tensioni = più voti a partiti “amici” = più spazio per Mosca nei giochi europei.

Vuoi un esempio concreto?
Immagina:

Putin fa pressioni in Libia, aumentano le partenze, in Italia sbarchi record, Meloni chiede aiuto all’UE, l’Ungheria dice “col cavolo”, la Francia rifiuta quote, tensioni politiche, boom di consensi per partiti che chiedono uscita da Schengen o sponda con la Russia.

Missione compiuta: senza sparare un colpo.



O Futeboleiro ha scritto:
fuzz77 ha scritto:
Se l’Italia non partecipa al rafforzamento collettivo, perde peso politico, Francia e Germania già faticano a prendere l’iniziativa; l’Italia deve contare come loro nei tavoli di comando, quindi avere una difesa credibile è anche un modo per sedersi con voce piena nei consessi europei e NATO



L'Italia ogni anno versa già tra i 25 e i 30 miliardi di Euro in spese militari. Ripeto: tra i 25 e i 30 miliardi. Non una tantum, ma ogni anno. E poi mi devo sentire dire dal Ministro della Difesa: «Non abbiamo né risorse né scorte né investimenti per garantire la difesa dell’Italia»? Con 30 miliardi versati dagli italiani ogni anno tu mi vieni a dire che non abbiamo risorse, scorte e investimenti? Qui ci stanno prendendo tutti in giro, te per primo.


Certo che ne abbiamo, ma ne abbiam poche, ovvero meno quante ne servivano 35 anni fa dopo la fine della guerra fredda e si iniziò a investire sempre di meno, giustamente.

Ora però la situazione geopolitica è diversa rispetto a 25/30 anni fa, giusto un tantinello, e dobbiamo affrancarci dagli USA per ciò che concerne la difesa.

Salire dal 2% scarso attuale al 3.5% in 10anni, in ogni caso, non è niente di traumatico, è stato ben più gravoso il superbonus 110% per intenderci.

Ad esempio, per aumentare gradualmente la spesa per la difesa dal 2% al 3,5% del PIL in 10 anni, con un PIL iniziale di 2 000 miliardi euro e crescita dell’1% annuo, servirebbe un aumento medio annuale di circa 3,73 miliardi di euro.


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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: lun 7 lug 2025, 10:04 
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Reg. il: lun 27 ago 2007
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esser ha scritto:
non sarebbe la prima volta che si presenta un nuovo partito alternativo a quello democratico e a quello repubblicano ma in passato questi "debuttanti" hanno puntualmente floppato raccogliendo pochi spiccioli di voti. perche nella mentalita dell'elettore usa resta insito schierarsi sempre e solo per uno dei due partiti storici di sempre ed il massimo per loro come forma di dissenso è quello piu banale di non andare a votare, e morta li...

in piu appunto su musk pesa il peccato capitale di non essere nemmeno nato negli stati uniti quindi pur mettendo nelle sue liste candidati di sangue "puro" usa comunque il suo neo partito non riuscira mai a sopravanzare i democratici e/o i repubblicani...

Però è capitato nel passato recente che un terzo candidaro (Perot nel 1992, Nader nel 2000) attraesse abbastanza consensi da danneggiare uno dei due candidati principali.

Se Musk dovesse veramente presentare il suo partito alle prossime elezioni, potrebbe essere un grosso danno per i repubblicani.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!


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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: lun 7 lug 2025, 11:34 
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Reg. il: lun 4 giu 2012,
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fuzz77 ha scritto:
Ragazzi, però non mi postate sta roba mentre sono in vacanza, che non posso rispondervi subito anche se mi prudono le mani :asd

esser ha scritto:
"minaccia" di una potenziale invasione dell'europa da parte di putin



Esser quoque tu, una simile, ingenua, argomentazione me la potrei aspettare da un Pigio, o da un Futboleiro, ma da te...

Se un paese (un dittatore, anzi) che non si fa problemi a invadere la Cecenia, ad attaccare la Georgia, a invadere l'Ucraina, ad affermare che le Repubbliche baltiche non esistono, che Polonia e Finlandia sono paesi ostili e che noi europei non dobbiamo assolutamente unirci, ecco, se questo non rappresenta una minaccia non vedo cosa possa esserlo.


nello specifico vanno però contestualizzate le minacce dagli attacchi militari veri e propri dato che solo per il fatto che un dittatore affermi pubblicamente una cosa poi non è affatto detto che a questa dia seguito realmente. la politica in senso lato è basata perlopiu su bugie, su promesse che non possono essere mantenute, su minacce campate per aria, su bluff degni dei peggiori giocatori di poker... ad esempio putin tre anni fa giurava e spergiurava di non aver alcuna intenzione di invadere l'ucraina quando veniva accusato di prepararsi alla guerra salvo poi solo qualche settimana dopo effettivamente attaccare kiev, a dire che di presidenti e non che sparano #@*§ a raffica è pieno il mondo e non vanno sempre presi alla lettera, anzi...

che vladi sia un dittatore vecchia scuola con la mentalita suprematista inquadrata dai tempi del suo internato al kgb quello lo sappiamo tutti ma di certo non è uno stupido ne tanto meno un folle guerrafondaio che, a seconda di come si alza la mattina, decide poi di attaccare questo o quello stato sovrano cosi tanto per...

l'invasione dell'ucraina ad esempio è stata studiata e preparata da tempo e l'obiettivo fondamentale era quello in primis di evitare che kiev entrasse nella nato (per non trovarsi i missili usa sotto la porta di casa) e poi per cercare di strappare altri territori ritenuti strategicamente importanti per la russia come era ai tempi dell'unione sovietica. stop. nient'altro.

che poi abbia minacciato pure di riprendersi le repubbliche baltiche anche questo rientra nel suo modus "pensanti" e cioe di provare a far rientrare sotto l'influenza di mosca tutti quei paesi che si sono resi indipendenti dopo la dissoluzione dell'urss, ma che poi ci possa effettivamente riuscire questo è tutt'altro che scontato...

il fatto stesso, ad esempio, che l'ucraina da sola e col supporto militare esterno gli stia riuscendo a resistere cosi a lungo fa capire come, al di la di tutti i proclami e le intenzioni espansionistiche, la russia putiniana non è assolutamente in grado ne militarmente ne numericamente di rappresentare una minaccia tale per tutta l'europa che giustifichi anche solo in minima parte questa inutile e costosissima corsa al nostro riarmo militare...

gia oggi tutti i paesi UE messi insieme spendono il triplo di quanto investa la sola russia per i costi militari quindi il problema non è portare al 5% del pil le spese per le armi ma semmai riorganizzare in maniera piu adeguata e strutturata quello che gia spendiamo ogni anno partendo nella creazione di un vero esercito comunitario piuttosto che buttare nel cesso le nostre gia scarsissime risorse pubbliche nell'acquisto di aerei, carri armati e munizioni da trump per farci il nostro inutile esercitino nazionale...

fuzz77 ha scritto:
esser ha scritto:
la stessa becera mentalita guerrafondaia


Guerrafondaio è chi le guerre le inizia, ad esempio invadendo paesi confinanti (esempio a caso...), non chi si arma per evitare che ciò accada.

Secondo il tuo ragionamento, l'Italia, l'Inghilterra e la Francia degli anni 50/60 avrebbero dovuto essere dei paesi estremamente guerrafondai, in quanto dotati di forze armate potentissime, più di quanto lo diventeranno nei prossimi anni con il riarmo, ma in realtà non spararono nemmeno un colpo.

L'adagio "Si vis pacem, para bellum" non è una supercazzola, ma una delle cose più vere che la storia ci abbia mai insegnato.

Chi potrebbe invaderti deve essere dissuaso dal tuo potere militare, che fa da deterrente.

Non solo, il tuo potenziale avversario deve esserne bene a conoscenza, deve possibilmente sopravvalutarlo, perché se solo dovesse ritenerti più debole di quanto tu sia in realtà, si verificherebbe esattamente quanto sta accadendo in Ucraina, guerra iniziata proprio perché Putin riteneva di poterla vincere facilmente.


la russia di putin non è per nulla paragonabile a quella grande superpotenza che era l'urss negli anni della guerra fredda e che per giunta poteva anche contare sul supporto di tutti quei paesi che facevano parte della cortina di ferro e che dopo la caduta del muro nell'89 non esistono piu...

oggi la russia dal punto di vista geografico è un paese vastissimo ma che in proporzione ha una popolazione largamente ridotta (meno di 150 M di abitanti) per cui gia una motivazione potenziale per invadere ed occupare il resto dell'europa per mancanza di "spazio vitale" (giusto per fare un parallelismo con un altro dittatore guerrafondaio del secolo scorso, quello si pazzo scriteriato e senza controllo) viene subito a cadere. quale altro interesse fondamentale dovrebbe allora spingere putin a portare i suoi eserciti fino alle porte di roma? quelli economici? la russia è ricchissima di gas, di petrolio e di altre fonti energetiche quindi pure qua non si capisce il motivo per il quale l'armata rossa dovrebbe sciamare in lungo ed in largo dal danubio al tago. cosi giusto perche vladi possa costruirsi una dacia personale sugli champs elysee? difficile da credere...

insomma la domanda nasce spontanea: perche un paese straricco, enorme ma con di meno di 150 M di abitanti, dovrebbe avere interesse ad occupare l'europa che non solo è piu piccola dal punto di vista geografico ma che è pure numericamente il triplo dei russi? e che, soprattutto, gia cosi sarebbe in grado di respingere qualsiasi potenziale attacco militare putiniano (semmai dovesse impazzire sul serio e decidere di attaccarci insensatamente) senza bisogno di investire il 5% del nostro pil per questa assurda corsa al riarmo?

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Reg. il: mer 25 lug 2012
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esser ha scritto:
che vladi sia un dittatore vecchia scuola con la mentalita suprematista inquadrata dai tempi del suo internato al kgb quello lo sappiamo tutti ma di certo non è uno stupido ne tanto meno un folle guerrafondaio che, a seconda di come si alza la mattina, decide poi di attaccare questo o quello stato sovrano cosi tanto per...

l'invasione dell'ucraina ad esempio è stata studiata e preparata da tempo e l'obiettivo fondamentale era quello in primis di evitare che kiev entrasse nella nato (per non trovarsi i missili usa sotto la porta di casa) e poi per cercare di strappare altri territori ritenuti strategicamente importanti per la russia come era ai tempi dell'unione sovietica. stop. nient'altro.



No no no, e poi no, ti prego, non cadere pure tu in questa retorica spicciola, ci sono errori (orrori) madornali in quello che hai scritto e che deformano la tua percezione dello stato delle cose.

L’ingresso dell’Ucraina nella NATO è il pretesto perfetto, non la causa reale.

L'Ucraina non era MAI stata ammessa all'ingresso nella NATO.

Putin ha sempre temuto un’Ucraina realmente indipendente, democratica e filoeuropea più di quanto abbia mai temuto una base NATO a Lviv. Perché? Perché una democrazia funzionante e non distante culturalmente dalla Russia, ma integrata con l’Occidente, è un modello troppo pericoloso per il suo regime autoritario.

Il discorso della NATO serve a compattare il fronte interno, a evocare lo spauracchio dell’accerchiamento e a giustificare un’aggressione che ha radici molto più profonde: il controllo geopolitico dell’ex spazio sovietico, la paura di perdere influenza e il bisogno costante di costruire nemici esterni per mantenere saldo il potere interno, oltre che a fare propaganda in occidente in favore di quelli che ci cascano (...)

Del resto, Finlandia e Svezia sono entrate nella NATO subito dopo l'invasione, quindi ha ottenuto l'esatto opposto di quello che voleva.

E siccome sappiamo che non è stupido, si deduce che per lui avere la NATO ai confini diventa, AL MOMENTO, un problema solo perché gli impedisce di espandersi.

Se non può definirsi Putin folle guerrafondaio non vedo chi possa esserlo, sono 25 anni che invade paesi confinanti, con guerre sanguinose (forse non ti ricordi la battaglia di Grozny)



Perché ho scritto AL MOMENTO?


esser ha scritto:
che poi abbia minacciato pure di riprendersi le repubbliche baltiche anche questo rientra nel suo modus "pensanti" e cioe di provare a far rientrare sotto l'influenza di mosca tutti quei paesi che si sono resi indipendenti dopo la dissoluzione dell'urss, ma che poi ci possa effettivamente riuscire questo è tutt'altro che scontato...

il fatto stesso, ad esempio, che l'ucraina da sola e col supporto militare esterno gli stia riuscendo a resistere cosi a lungo fa capire come, al di la di tutti i proclami e le intenzioni espansionistiche, la russia putiniana non è assolutamente in grado ne militarmente ne numericamente di rappresentare una minaccia tale per tutta l'europa che giustifichi anche solo in minima parte questa inutile e costosissima corsa al nostro riarmo militare...



Putin non rappresenta una minaccia MILITARE* per l'Europa ORA, ma nel momento in cui la guerra in Ucraina finirà, perché finirà, passerà anni a investire percentuali iperboliche di PIL in armamenti, proprio come fece la Germania Nazista.

Se noi dovessimo rimanere come siamo ora, per altro con le scorte largamente erose dalle forniture all'Ucraina, lui potrebbe infischiarsene dell'art. 5 in quanto ben saprebbe che non potremmo fronteggiare un attacco su larga scala verso Finlandia. Repubbliche baltiche e Polonia, specie se la politica USA dovesse proseguire sulla linea dell'allontanamento.

*La minaccia ibrida, invece, è già in azione da tempo, anche alcune cose che la gente scrive sui social sono il frutto dell'infiltrazione ibrida del Cremlino.

esser ha scritto:

gia oggi tutti i paesi UE messi insieme spendono il triplo di quanto investa la sola russia per i costi militari quindi il problema non è portare al 5% del pil le spese per le armi ma semmai riorganizzare in maniera piu adeguata e strutturata quello che gia spendiamo ogni anno partendo nella creazione di un vero esercito comunitario


A parte che non è il 5%, è il 3.5% in 10 anni, nel restante 1.5% rientrano opere anche civili, logistiche, magari già messe in conto.

esser ha scritto:

buttare nel cesso le nostre gia scarsissime risorse pubbliche nell'acquisto di aerei, carri armati e munizioni da trump per farci il nostro inutile esercitino nazionale...


Ti prego, almeno informati un minimo però...

Come aerei abbiamo:

I Typhoon, prodotti da Leonardo, in Italia.
Gli F-35, brevetto Lockheed Martin ma prodotti in Italia da Leonardo nella FACO di Cameri, che li produce anche per altri paesi.
Addestratori M346, prodotti da Leonardo;

Si vocifera che potremmo acquistare dagli USA qualche C-17 da trasporto, ma è un ipotesi remota.

Elicotteri: i nostri sono tutti prodotti da Leonardo, che è uno dei maggiori produttori al mondo nell'ala rotante;

Carri armati:
MBT Kf-51Panther in arrivo, prodotto da Leonardo insieme alla tedesca Rehinmetall
IFV Kf-41 Lynx, idem come sopra;
Tutti i corazzati attualmente in uso, Ariete, Dardo, Freccia, Lince, sono stati prodotti da Finmeccanica/Leonardo

I cannoni li facciamo noi con OTO Melara

Pistole, mitragliatrici e fucili vari le fa la Beretta.

Missili aria aria: IRIS-T e Meteor prodotti da Leonardo tramite MBDA;

Missili terra-aria: Samp-T prodotti insieme alla Francia sempre da Leonardo.

La Marina si rifornisce in pratica solo in Italia.

E altra roba.

Quindi, dove sta questa massa di soldi che regaleremo a Trump?

Non so, forse dagli USA compreremo si e no il 5% del materiale che avremo in dotazione.


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MessaggioInviato: mer 9 lug 2025, 14:26 
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Posto che non ho nessuna simpatia per Putin, tu stai dando un po' troppo per scontato che in Donbass prima del 24 febbraio 2022 non sia successo niente. Magari è così. Ma magari no. Perché ci sono fonti imparziali che affermano che le popolazioni filorusse del Donbass non si riconoscevano nel governo di Kiev e per questo per anni sono state fatte oggetto di discriminazioni e violenze. In quegli anni la Russia è stata cacciata dal G8 e colpita in più occasioni da sanzioni.
Quando invece nel Kosovo la popolazione locale ha chiesto la secessione dalla Serbia, lì la comunità internazionale si è unita per liberare il Kosovo bombardando Belgrado. Ora dico: quando il Donbass chiese l'autonomia da Kiev, la comunità internazionale si è unita al fianco di Kiev contro Mosca. Perché questo doppiopesismo da parte della UE e della NATO?
Putin e Milošević sono delinquenti? Certo che lo sono. Ma lo è anche Netanyahu. Allora perché la UE e la NATO uno lo portano quasi in palmo di mano (Netanyahu) e gli altri no? O sono delinquenti tutti e li tratti come tali o li porti tutti in palmo di mano. Così no. Così non va bene. Così è ipocrisia bella e buona.
Ultima cosa. L'Italia nel 1915/1918 per annettere popolazioni italiane fece guerra all'Impero Austro-Ungarico. E tra l'altro un'ampia percentuale di triestini e trentini sarebbe stata contenta anche di restare sotto gli Asburgo. Eppure appunto ci fu una guerra, l'Italia vinse e quelle popolazioni oggi sono italiane. In Donbass popolazioni filorusse hanno manifestato più volte, anche tramite un referendum plebiscitario, di essere annesse alla Russia. Si è purtroppo arrivati a una guerra. Dov'è la differenza tra quello che fece l'Italia nel 1915 e quello che ha fatto la Russia nel 2022?


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 Oggetto del messaggio: Re: Politica estera (topic generico)
MessaggioInviato: gio 10 lug 2025, 11:56 
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Panchinaro Prima Squadra
Panchinaro Prima Squadra
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Gaffe di Trump: si complimenta con il presidente della Liberia per l'inglese, ma nel paese africano è la lingua ufficiale.

https://www.ansa.it/sito/videogallery/m ... 0225b.html

E anche oggi stiamo qui a domandarci se ci è o ci fa.


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