a sensazione andrei anche io in questa direzione, anche se avrei preferito fossero inseriti più dati per sostenere che ci siano in tutta europa
ma con riserva di controllare meglio credo proprio sia vero, ed effettivamente se all'estero hanno i termovalorizzatori, ci guadagnano e smaltiscono i rifiuti
non c'è nessuna ragione razionale per non farlo anche qui, o meglio nessuna ragione razionale che si può dire in pubblico

sono cancerogeni? quindi sono tutti fessi all'estero? ma poi ci sono i dati dell'incidenza delle malattie derivate in campania, che penso siano ben più alti di dove ci sono gli inceneritori, quindi non si dovrebbe manco ricorrere al " sono fessi" ma semplicemente guardare i dati

di certo appunto se si parla di riciclo etc ma poi non si fa nulla, paradossalmente ancora meno di dove ci sono i termovalorizzatori, semplicemente non si risolve niente e si resta nella stessa disastrosa situazione che progressivamente peggiora
ed anche col "non è nel contratto" io onestamente mi ci pulisco, può essere un ragionamento sensato a livello di interesse politico tra partiti, ma all'elettore cosa gliene può fregare?

ma in realtà perchè un partito che punta solo al consenso (cioè più o meno qualsiasi partito italiano ) dovrebbe prendersi questo rischio e costruire i termovalorizzatori in quanto soluzione razionale?
si può sempre prendersela con chi c'era prima, promettere e nel frattempo godersi il proprio turno al potere che è il reale obiettivo

per quanto riguarda il condono invece sono abbastanza concorde con le obiezioni, diciamo che quella dei decreti spuri è vera ma ci si potrebbe passare sopra se almeno il decreto fosse fatto come si deve
bisogna chiedersi se aiutare chi aveva case abusive innanzitutto, personalmente penso che certe cose vadano controllate prima e debbano essere chiamati a risponderne anche gli amministratori dell'epoca perchè che si sta costruendo una casa non ci vuole molto ad accorgersene, quindi non è che mi entusiasma molto l'abbattimento se non ci sono reali esigenze di sicurezza, in linea di principio sarebbe giusto punire ma poi questi dove se ne vanno?
qua c'è stato il terremoto che a riguardo può essere pure un'opportunità visto che ci ha pensato lui ad abbattere o danneggiare
a sto punto semplicemente andrebbero aiutati nella misura in cui le case erano legali, e fatte ricostruire secondo le norme odierne, costerebbe un pò di più sicuramente ma aiutarli al 100% ti costa comunque e ti costa per aiutarli a ricostruirle nella stessa abusiva maniera

In effetti... Persino in libia con gheddafi c'erano medicinali gratis per i poveri....

Ai preservativi, assieme ai pannolini e agli assorbenti, dovrebbero abbassare l'IVA (soprattutto per gli altri due), perché al 22% è sbagliato, siccome non sono beni di lusso.
Un 4% (beni primari) sarebbe la soluzione più ovvia.

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Nous sommes Paris

Quella sarebbe un'idea giusta. Anche se forse meglio sui soli pannolini lavabili, che diminuirebbero i rifiuti

Ma non si può fare (e no, neppure tagliando gli sprechi, ne tantomeno alzando le tasse, che non avrebbe senso) perchè siamo in un sistema monetario che impone folli vincoli.

Quegli allocchi che credono alla fake news dell'iperinflazione in caso di uscita (è aritmeticamente impossibile che la settima economia mondiale, a meno che non chiuda tutte le sue attività, faccia la fine del venezuela), non sanno che pareggio di bilancio significa austerità quindi macelleria sociale come in questi anni

La situazione italiana per quanto riguarda i rifiuti è molto complessa, l'Italia è sommersa di rifiuti. Per diverse cause: cause interne, disomogeneità del riciclaggio, scarsità di impianti ecc, il ciclo del rifiuto in Italia è bloccato per vari motivi:
1. Al Nord cresce di molto la percentuale di riciclaggio e recupero, ma i prodotti riciclati e rigenerati non hanno mercato, e la gente non li compra/utilizza.
2. Al centro-sud molte aziende di servizi pubblici locali non hanno personale adeguato, nè fondi, nè operatori costanti per poter lavorare adeguatamente.
3. In tutta Italia dilaga il fenomeno Nimby, quindi la creazione di nuovi impianti viene osteggiata e risulta impossibile. Questo in realtà vale anche per le biomasse e impianti di riciclaggio, badate bene.
4. In questo quadro i costi di smaltimento risultano sempre più alti, e quindi troppo onerosi per molte amministrazioni.
5. Parte dei rifiuti (convenzionali urbani) deve venire smaltito nella propria Regione, ma si ignora la cosa ed è un problema in più. Si aspetta che la ciste si infiammi, e poi via di deroghe emergenziali.
6. Gran parte degli impianti di termovalorizzazione sono mal distribuiti: 56 al Nord, 16 al Centro, e 16 al Sud (tuttavia al Sud smaltiscono di più che al Centro.
Ora, questo è il quadro. Un quadro dove c'è un ciclo.
Il ciclo però non si chiude: c'è un 48% di rifiuti non recuperabili. Per smaltirli le soluzioni sono 3.
-Pagare e mandarli all'estero
-Termovalorizzatori
-Discariche

In un quadro dove la prima ipotesi risulta insufficiente, e la seconda impraticabile, l'ovvia conseguenza è fare nuove discariche. Con aggravio maggiore su costi, ambiente, paesaggio e salute.
Non si scappa.
In Italia le situazioni peggiori sono fondamentalmente 3: Roma, Napoli e la Sicilia.

A Roma nessuna azienda se la sente di gestire l'ingestibile emergenza rifiuti nonostante la Capitale e la Regione offrano cifre faraoniche. Gli operatori AMA ritirano tutto a mano, e persino i rifiuti degli ospedali non si riescono a gestire al meglio. Ancora nel 2018, Roma ha dovuto appoggiarsi all'aiuto della Regione Abruzzo svariate volte.
In Regione Lazio il piano rifiuti è fermo da tempo, ma la Città Metropolitana ne condivide l'inerzia, e non ha mai individuato siti alternativi ed emergenziali.
A Napoli si contestano giustamente i rischi di nuovi impianti, ma i roghi sono relativamente comuni e i botti di capodanno producono (da soli) la diossina di 120 impianti.
Da un lato l'analisi del M5S è vera: le ecomafie hanno interessi anche nel business della termovalorizzazione. Ma dall'altra parte ha ragione anche la Lega, e la Camorra lucra pure sulle discariche, abusive e non.
Giustissima l'idea di pensare al porta a porta e a nuovi impianti di riciclaggio (anche il ciclo del riciclo si sta bloccando, ed il Sud è indietro). Tuttavia una parte del ciclo del riciclo si appoggia in minima parte all'incenerimento.
E serve a poco fare la differenziata a casa, se poi il sistema è bloccato e i camion quindi portano tutto alle discariche buttando tutto assieme.
La situazione campana è destina ad aggravarsi con la temporanea pausa dell'impianto di Acerra, fermo per manutenzione. A Torre del Greco cominciano i primi roghi cittadini.
In Sicilia i problemi sono simili, e c'è anche un caso macroscopico: ci si rifiuta di fare un termovalorizzatore (che ricordiamo produce comunque energia), al posto di una CENTRALE A OLIO. E ci si rifiuta in nome della tutela dell'ambiente e del paesaggio.
Ora, io fatico a credere che una centrale ad olio, affiancata peraltro da una raffineria, sia un presidio d'ambientalismo da tutelare.
Ma a quanto pare le raffinerie sono patrimonio paesaggistico, e non possiamo certo turbarne il delicato ecosistema.
Riassumendo: sia Lega che M5S hanno ragione. E torto. Ognuno vede il proprio pezzo di realtà e vi si aggrappa. Ignorando il quadro generale.
Che è grave e ha criticità sistemiche che richiedono di ripensare interamente il ciclo dei rifiuti sull'intero territorio nazionale.
Con più impianti.
Di ogni tipo.

Ed in tutto ciò interviene anche Conte con una dichiarazione lungimirante e da vero statista
Terra dei fuochi Conte"Sarà la terra dei cuori"

Guarda l'incidenza del traffico su gomma e del riscaldamento civile sul totale di pm10 prodotti e vedrai che il termovalorizzatore è l'ultimo dei problemi.

Sono perfettamente d'accordo sul riciclo ma non si può pensare di cambiare la cultura di determinate regioni in breve periodo. In Veneto co sono voluti 20 anni.

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https://www.corriere.it/economia/18_nov ... 4a05.shtml
Tutto secondo i piani, no?

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I'm not a football player.
È sottile la linea tra il pescare con la canna e stare sulla banchina come uno strōnzo.
★ mastodon ★

Sulle sanzioni e le tempistiche delle stesse:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/dallinfrazione-sanzioni-ecco-cosa-rischia-litalia-ora-1605140.html

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

In realtà fino alle europee non credo accadrà granchè... Interessante sarà il dopo, ora di maio si vuole fare il tatuaggio per restare nell'euro, ma la sensazione è che se le cose a giugno non cambiassero si vada al piano b come paventò savona

La cosa a giugno non solo non migliorerà ma anzi peggiorerà, i nuovi partiti che dovrebbero rappresentare la nuova Europa che avanza hanno posizioni nei confronti dell'Italia che sono di molto peggiori di quelle assunte da Moscovici e soci, chi ha spinto per far applicare la procedura di infrazione nei confronti dell'Italia sono stati particolarmente Austria, Olanda ecc dove vigono governi simil grillo-leghisti ed in Germania i nuovi partiti che avanzano hanno posizioni nei confronti dell'Italia che sono molto peggio di quelle della Merkel, e la stessa cosa anche nei paesi dell'est, dalle prossime elezioni le cose per l'Italia possono solo peggiorare
Ed appunto a sostegno di quello che dico arrivano anche le dichiarazioni del portavoce di Orban"Nella UE le regole si rispettano, l'ungheria le rispetta tutte"