In base agli ultimi consigli (Io proporrei comunque di tenere come modulo base il 4-3-3 che ha reso grande la nazionale delle furie rosse)

Spagna "A": Zamora; Ramos, Puyol, Hierro, Camacho; Pirri; Suarez, Xavi; Iniesta, Zarra, Gento.

Spagna "B": Casillas; Segarra, Quincoces, Piqué, Gordillo; Busquets; Xabi Alonso, Michel; Amancio, Raul, Villa.

Ventitreesimo: Butragueno (Noto che il fascino del "Pichichi" non ha particolarmente attecchito, dunque dentro El Buitre a furor di popolo )

Nel frattempo ho sistemato la Francia. Mancano ancora le descrizioni dei nuovi innesti. Oggi non faccio in tempo, ma entro il fine settimana mi impegno a completarle tutte e arricchire anche quelle dell'Argentina.

Ne approfitto per ringraziarvi tutti per il prezioso contributo che mi state dando. Leggo tutti i vostri consigli e rifletto attentamente su ciascuno di essi. Alla fine mi trovo comunque a dover fare delle scelte perché comunque alla fine ognuno ha la sua idea e ci mancherebbe altro, ma se mai dovesse capitare che seguo una volta di più il consiglio di uno piuttosto che di un altro (potrei starlo facendo, non ci sto facendo caso) nessuno pensi che il proprio contributo non sia utile alla causa. Più siamo a dire la nostra, migliore sarà il risultato finale.

Rieccomi!
Ne approfitto per fare a tutti voi gli auguri di Buon Anno!

Ho sistemato le descrizioni della Francia.
Stasera vedrò di sistemare la Spagna in base agli ultimi consigli ricevuti.
Domani sera toccherà finalmente a una nuova nazionale.

URUGUAY ALL TIME

La prossima nazionale che tratteremo è l’Uruguay, che schiererei con un 4-3-2-1 (schema spesso definito “albero di natale”) con la panchina che consenta di virare su un 4-2-3-1.

PORTIERE TITOLARE: Ladislao Mazurkiewicz
Uno dei portieri più forti della storia del calcio. Ha preso parte a tre mondiali con la maglia della nazionale, giocando un ruolo fondamentale per il quarto posto ottenuto nel 1970, tanto da essere premiato come miglior estremo difensore del torneo. Meno fortunati per l’Uruguay furono gli altri due mondiali ai quali prese parte, ma nonostante le performance anonime della squadra, Mazurkiewicz rientrò in entrambe le occasioni sul podio dei migliori portieri della manifestazione. In nazionale vinse la Copa America del 1967, mentre a livello di club ha legato i propri successi alla maglia del Penarol, con il quale ha vinto quattro campionati, la Libertadores e l’Interconintale, oltre alla Supercoppa dei Campioni Intercontinentali (torneo che ebbe solo due edizioni ma che è riconosciuto come trofeo ufficiale).

TERZINO DESTRO: José Leandro Andrade
Soprannominto “La Meravilla Negra”, è stato uno dei più forti calciatori della storia dell’Uruguay. E’ stato campione olimpico nel 1924 e nel 1928, nonché vincitore dei Mondiali del 1930 (nei quali venne premiato come miglior giocatore del torneo) e di tre edizioni della Copa America. Dotato di ottima tecnica e di grande velocità, nonché di una considerevole intelligenza nel gioco.

DIFENSORE CENTRALE TITOLARE: José Nasazzi
Uno dei difensori più forti della storia del calcio. Forte fisicamente è insuperabile nel gioco aereo, era il leader e il capitano dell’Uruguay che tra negli anni 20 dominò il calcio mondiali, vincendo due olimpiadi, tre Copa America (Più un’altra che conquistò nel 35) e come ciliegina sulla torta la prima edizioni dei Mondiali.

DIFENSORE CENTRALE TITOLARE: José Santamarìa
Tra i migliori difensori del suo tempo, militò per la nazionale uruguayana e successivamente per quella spagnola, ma fu a livello di club che si tolse le maggiori soddisfazioni, diventando un baluardo della difesa del Grande Real. Con la maglia dei “blancos” vinse cinque campionati, una coppa nazionale, quattro coppe dei campioni e una coppa intercontinentale.

TERZINO SINISTRO TITOLARE: Alvaro Gestido
Soprannominato “El Caballero de Deporte”, è stato campione olimpico nel 1928 e vincitore del Mondiale del 1930. A livello di club fu campione nazionale per ben sette volte, vestendo la maglia del Penarol.

CENTROCAMPISTA DIFENSIVO TITOLARE: Obdulio Varela
Vero e proprio leader e allenatore in campo, fu il capitano nella nazionale campione del mondo nel 1950. Il modo in cui trascinò la squadra a quella che viene considerata una delle imprese più incredibili e inattese della storia del calcio è entrato nella leggenda. Vinse anche una Copa America, oltre a sei titoli nazionali con la maglia del Penarol.

CENTROCAMPISTA CENTRALE TITOLARE: Juan Alberto Schiaffino
Uno dei più forti calciatori di sempre, e secondo molti, il più grande campione espresso dall’Uruguay nella propria storia. Giocatore dotato di una visione di gioco assoluta e di una tecnica sopraffina. Fu campione del mondo nel 1950, realizzando il gol del momentaneo pareggio nella partita decisiva contro i padroni di casa del Brasile. A livello di club militò in patria, facendo incetta di titoli con il Penarol, e nel campionato italiano, vestendo le maglie di Milan e Roma. Nel 2020 fu candidato per il Dream Team del Pallone d’oro.

CENTROCAMPISTA CENTRALE TITOLARE: Lorenzo Fernàndez
Fu campione del mondo nella prima edizione dei Mondiali, nel 1930. Con la maglia della nazionale ha vinto anche un torneo olimpico e due Copa America.

TREQUARTISTA TITOLARE: Héctor Scarone
Uno dei più grande giocatori dell’anteguerra, nonché tra i migliori assoluto. Secondo molti è stato il più forte calciatore uruguagio di sempre. Soprannominato “El Mago”, era un giocatore dotato di grande tecnica e formidabili capacità realizzative. Con la nazionale vinse due olimpiadi, un Mondiale e varie Copa america. Militò anche all’estero, e in particolare in Spagna e in Italia, con la sua straordinaria classe che venne riconosciuta e decantata in tutti i contesti, malgrado nella nostra penisola fosse giunto in età avanzata con tutti i problemi fisici che da essa derivavano. Nel 2020 è stato candidato per il Dream Team per il Pallone d’oro.

TREQUARTISTA TITOLARE: Enzo Francescoli
Detto “El Principe”, è uno dei migliori calciatori uruguagi di sempre. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100 e nel 2020 è stato candidato per il Dream Team per il Pallone d’oro. Con la nazionale ha vinto tre edizioni della Copa America. Oltre che in patria, ha giocato anche in Francia e in Italia.

ATTACCANTE TITOLARE: José Piendibene
Per molti fu il più grande giocatore della sua epoca, parere che acquisisce ancor più valore se a dirlo sono quelli de “El Grafico”, rivista argentina, nazione calcisticamente non propriamente amica degli uruguagi. Vinse per tre volte la Copa America, ma non ebbe modo di prendere parte ai tornei olimpici a causa di problemi con i dirigenti della nazionale. Con 17 reti è il calciatore della “Celeste” ad aver segnato di più negli incontri disputati contro i rivali argentini.

ALTRI CONVOCATI

PORTIERE DI RISERVA: Roque Màspoli
Annoverato tra i migliori portieri della storia dell’Uruguay, è stato l’estremo difensore della squadra campione del mondo nel 1950.

TERZINO DESTRO DI RISERVA: Atilio Ancheta
Titolare nel mondiale del 1970, quando la nazionale raggiunse il quarto posto, non fece parte della spedizione per l’edizione successiva per problemi con la federazione. A livello di club, oltre che in patria, militò in Brasile e in Colombia.

DIFENSORE CENTRALE DI RISERVA: Hugo De Leòn
Tra i migliori difensori del suo tempo, guidò la difesa della nazionale che vinse il “Mundialito” del 1980.

DIFENSORE CENTRALE DI RISERVA: Diego Godìn
Primatista di presenze con la maglia della nazionale, è considerato tra i migliori difensori della sua generazione. Ha vinto la Copa America del 2011 con la propria nazionale, mentre a livello di club è stato una leggenda dell’Atletico Madrid, vincendo uno storico campionato e sfiorando la vittoria della Champions (con un suo gol in finale).

TERZINO SINISTRO DI RISERVA: Ricardo Pavoni
Leggenda del club argentino dell’Independiente, con il quale ha disputato oltre 400 partite.

CENTROCAMPISTA CENTRALE DI RISERVA: Victor Andrade
Nipote di José Leandro, è stato campione del mondo con la nazionale nel 1950. Vinse anche la Copa America sei anni più tardi.

CENTROCAMPISTA CENTRALE DI RISERVA: Pablo Bengoechea
Vincitore di due Copa America con la nazionale, militò in Spagna nelle fila del Siviglia, diventandone un giocatore cardine. Tornato in patria concluse la carriera al Penarol collezionando oltre 250 presenze e vincendo sette campionati.

ALA DESTRA DI RISERVA: Alcides Ghiggia
L’uomo che zittì il Maracanà segnando il gol decisivo nella partita cruciale dei mondiali del 1950. Militò, oltre che in patria, anche in Italia, diventando una leggenda della Roma, che lo ha inserito nella propria Hall of Fame.

TREQUARTISTA DI RISERVA: Pedro Rocha
Tra i migliori calciatori uruguagi di sempre, ha vinto la Copa America nel 1917 e preso parte a ben quattro edizioni del campionato mondiale. Tra i vari successi ottenuti a livello di club, sono degne di nota soprattutto le tre coppe Libertadores e le due Intercontinentali conquistate con il Penarol.

ALA SINISTRA DI RISERVA: Diego Forlàn
Leggenda della nazionale uruguagia. Sesto per numero di presenze e terzo per numero di reti segnate. Giocatore estremamente versatile, in grado di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco. Con la nazionale ha vinto la Copa America nel 2011. Un anno prima era stato uno dei protagonisti del terzo posto ottenuto dalla “Celeste” nel mondiale in Sud Africa, venendo premiato come miglior giocatore del torneo.

ATTACCANTE DI RISERVA: Angel Romano
Campione olimpico con la nazionale nel 1924, è stato vincitore anche di sei edizioni della Copa America. E’ tuttora il quinto miglior realizzatore della storia della “Celeste”.

ATTACCANTE DI RISERVA: Luìs Suàrez
Primatista di reti in nazionale, ha vinto la Copa America nel 2011. A livello di club è stato un giocatore chiave del Barcellona nella seconda decade degli anni 2000.

MENZIONI ONOREVOLI: Hectòr Castro, Edinson Cavani, Pedro Cea, Luis Alberto Cubilla, Andrès Mazali.

Qui gioco in casa...

Uruguay "A"

5-3-2

Mazurkiewicz - José Leandro Andrade, Santamaría, Nasazzi, de León, Pavoni - Schiaffino, Varela, Francescoli - Morena, Scarone

Uruguay "B"

4-4-2

Rodolfo Rodríguez - Víctor Diogo, William Martínez, Paolo Montero, Víctor Rodríguez Andrade - Ghiggia, Rocha, Néstor Gonçalves, Romano - Suárez, Forlán





Se non sbaglio Víctor Rodríguez Andrade era un mediano laterale nel Metodo, quindi identificabile come un terzino odierno. Abile sia a sinistra che a destra.

Che io sappia Ancheta era un difensore centrale.
Come giustamente detto da Futboleiro Victor Andrade era mediano laterale quindi terzino.
Il problema maggiore dell'Uruguay all time è la grande abbondanza di difensori centrali forti tra i quali è veramente difficile scegliere.
Nessuno dei due ha citato Gambetta, secondo me può essere un'ottima riserva di Josè Leandro.
Da valutare attentamente anche Abbadie, Petrone, Miguez e Pereyra.

Come difensore centrale ho voluto dare fiducia a William Martínez preferendolo a tanti altri assi del ruolo (Diego Godín, Nelson Gutiérrez, Atilio Ancheta, Ernesto Mascheroni, Darío Pereyra e moltissimi altri) dopo aver letto ciò che scrisse di lui il grande Gianni Brera ne "Il Mestiere del Calciatore" a pagina 123: «Un solo difensore-cannoniere della forza di Caligaris ho conosciuto in oltre quarant'anni di calcio giocato e visto: si chiamava Martínez e faceva da primo terzino dell'Uruguay (...) Dico, era splendido. Anticipando, usciva talora dall'area solenne come un galeone (...)».



Sì, diciamo che in Uruguay si usava e forse si usa ancora definire "zaguero derecho" il "difensore centrale destro". Atilio Ancheta era un "zaguero derecho" cioè appunto un difensore centrale destro. I terzini sono indicati come "laterales", quindi "lateral derecho" il terzino destro e "lateral izquierdo" il terzino sinistro. Terzini destri nell'epoca di Atilio Ancheta erano Pablo Forlán del Peñarol e Luis Ubiña del Nacional.

Il 5-3-2 mi sembra davvero un buon modulo per sfruttare l'ottima tradizione in termini di difensori da parte dell'Uruguay.
Grazie per la segnalazione su Victor Andrade, in effetti avevo il dubbio ma ero a corto di centrocampisti.

In che senso giochi in casa? Sei uruguayano o di origine uruguayane o sei un simpatizzante storico della nazionale?

Allora.

PORTIERE TITOLARE: Mazurkiewicz OK
PORTIERE DI RISERVA: Rodriguez OK

TERZINO DESTRO TITOLARE: J. Andrade OK
TERZINO DESTRO DI RISERVA: Diogo OK

DIFENSORE CENTRALE TITOLARE: Santamarìa OK
DIFENSORE CENTRALE TITOLARE: Nasazzi OK
DIFENSORE CENTRALE TITOLARE/DI RISERVA: William Martinez OK
DIFENSORE CENTRALE DI RISERVA/TITOLARE: De Leon OK
DIFENSORE CENTRALE DI RISERVA: Montero OK

Si potrebbe pure promuovere a titolare Martinez per le sue caratteristiche, mi sono documentato e pare proprio un bel giocatore, senza nulla togliere a De Leon. Montero ci sta.

TERZINO SINISTRO TITOLARE/RISERVA: Victor Andrade OK
TERZINO SINISTRO TITOLARE/RISERVA: Pavoni/Gestido (Non saprei, Pavoni è stato certamente una leggenda dell'Independiente, ma in nazionale non mi sembra abbia fatto molto)

CENTROCAMPISTA TITOLARE: Schiaffino OK
CENTROCAMPISTA TITOLARE: Varela OK
CENTROCAMPISTA TITOLARE: Francescoli OK
CENTROCAMPISTA DI RISERVA: Rocha OK
CENTROCAMPISTA DI RISERVA: Goncalves OK

ESTERNO DESTRO DI RISERVA:Ghiggia OK
ESTERNO SINISTRO DI RISERVA: Forlan/Romano OK[/b] (Non sapevo Romano facesse anche l'esterno. Sono sicuro che Forlan lo può fare, alla peggio li si inverte.

ATTACCANTE TITOLARE: Scarone OK
ATTACCANTE TITOLARE: Morena / Piendibene Qui non so... alla fine Piendibene non lo ha visto giocare nessuno ma è una figura mitologica, per quanto il curriculum di Morena sia di tutto rispetto. Lascio in stanby.
ATTACCANTE DI RISERVA: Suarez OK
ATTACCANTE DI RISERVA: Forlan/Romano OK

Siamo già a ottimo punto direi.

Petrone va sicuramente menzionato.
Abbadie ok, soprattutto è noto a noi italiani per la militanza nel Genoa, ma non mi sembra si sia troppo distinto a livello di nazionale.
Gli altri due hanno nomi abbastanza comuni e non ho capito chi siano.

Sarà un mio limite, ma io non mi fido eccessivamente dei fenomeni dell'ante guerra, profeti di un calcio davvero alboreggiante che letteralmente nessuno di noi ha mai visto. Un conto sono gli anni '50 o '60, un conto gli anni '20.

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Romario era più forte di testa (di Cristiano Ronaldo) anche se era un nano.....
AHAHAHHAHAHAHAHA