Una nazionale di calcio poco celebrata e ricordata che nel campionato europeo del Portogallo ebbe l'ultima occasione per far vincere qualcosa ad una generazione di grandi giocatori che già nel 1996 avevano fatto vedere grandi cose ma che poi non ottennero risultati memorabili nei successivi campionati mondiali e europei che hanno preceduto quell'estate di sedici anni fa.
Dopo essere passati come primi in un girone di qualificazione che comprendeva i Paesi Bassi, superarono a punteggio pieno pure il girone di Euro 2004 comprendete, ancora, i Paesi Bassi e la Germania. La perentorietà della loro affermazione li rendeva i principali favoriti di quel torneo, e loro confermarono la fondatezza di tali aspettative imponendosi con un netto 3 a 0 sull'ottima Danimarca di Tomasson nei quarti di finale. A quel punto l'accesso alla finale di Lisbona appariva come una formalità dato che l'avversario da superare era la stupefacente Grecia che dopo aver avventurosamente superato il suo girone era stata in grado di sbattere fuori la Francia di Zidane e Henry. La sorpresa del torneo sembrava doversi fermare lì, al risultato storico ed impronosticabile della semifinale.
La Repubblica Ceca di Cech, Jankulowsky, Usfaluji, Grygera, Poborsky, Nedved, Rosicky, Smicer, Koller, e la sorpresa Baros sembrava che dovesse solo preparasi a partecipare alla finale apparecchiata col padrone di casa... come sappiano le divinità dell'Olimpo, anzi no, il Fato aveva decretato un'altra cosa.
Rimane il rammarico per quella nazionale di calcio che, probabilmente, era la più forte squadra del torneo ma che non riuscì ad arrivare a Lisbona.

Per me ad Euro 2004 erano la squadra piu' forte, solo un destino avverso non gli ha consentito di vincere quel torneo.

Straquoto, maestro.
Cominciai a maturare questa idea dopo le prime due partite dei gironi e divenne, ricordo, lampante fondamentalmente per tutti nella fase ad eliminazione diretta. Un gran peccato per una squadra fortissima. Però il vincitore fu comunque una sorpresa e quindi il torneo mantiene calcisticamente la sua dignità

_________________

VUOI PORTARLA A MANGIARLA? VA BENE FALLO.

LM10 Tu se' Lo mio Maestro 10 e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stile che m' ha fatto onore !. !. !.

Mi è capitato però di vedere gente pestare i fiori al monumento ai caduti a Bologna. Gli ho insultati e sono scappati.

Giocatori fascinosissimi che in quel torneo erano i più bravi. Poi nel resto della carriera praticamente tutti, Nedved e Cech a parte, hanno un po' under-performato

_________________

VUOI PORTARLA A MANGIARLA? VA BENE FALLO.

LM10 Tu se' Lo mio Maestro 10 e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stile che m' ha fatto onore !. !. !.

Mi è capitato però di vedere gente pestare i fiori al monumento ai caduti a Bologna. Gli ho insultati e sono scappati.

Sì, me la ricordo: ottima Nazionale. Milan Baroš fu un po' il "Totò Schillaci" ceco: buon attaccante protagonista di una discreta carriera che però in quel torneo fu il trascinatore a suon di gol della propria Nazionale. E pensare che era reduce da un gravissimo infortunio. Poi mi ricordo un certo Marek Heinz: anche lui fece un grande Europeo; da quel momento in avanti però se ne sono perse un po' le tracce. Pavel Nedvěd probabilmente non era già più il trascinatore visto nel 2003: in quell'Europeo andò un po' a corrente alternata, anche se fu sfortunato in semifinale quando si infortunò.
Da notare tra l'altro che in semifinale contro la Grecia, il corner da cui scaturì il gol del greco Traianos Dellas fu battuto a tempo ormai scaduto, quindi di norma Pierluigi Collina avrebbe dovuto fischiare prima la fine del secondo tempo supplementare. Lo conferma anche il grande Giorgio Tosatti in questo articolo, ma mi ricordo perché quella partita la vidi in diretta all'epoca e in molti notarono questo fatto.