se fosse nato in un momento storico a lui – a noi, a voi? – più propizio avrebbe potuto rivestire fruttuosamente l'incarico di portierone titolare semi indiscusso della Nazionale italiana (giuoco calcio), oppure me lo valutate come un Gregori, un Mareggini, financo un Fortin.

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Beh se fosse nato nel 1830 sarebbe stato il miglior portiere italiano, quindi non è un'affermazione sbagliata.

Ferron me lo ricordo come un buon portiere.
E' verissimo anche che a cavallo tra anni 80 e 90 ci sono stati moltissimi portieri di ottimo livello. Da questo punto di vista è corretto dire che il momento storico non lo ha favorito.

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Basti pensare che nemmeno Sebastiano Rossi, più o meno coetaneo di Fabrizio Ferron, ebbe mai modo di esordire in Nazionale, proprio perché in quel periodo avevamo tanti portieri di livello.

Pensate a un Nigmatullin che, primo portiere russo sbarcato in Italia, era arrivato al Verona convinto di sbancare, ma sulla sua strada ha trovato un Ferron ormai bisnonno ancora parecchio sul pezzo , e ha dovuto ripiegare (dopo una breve parentesi alla Salernitana) su una improbabile carriera da DJ.

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Il portiere dell'Atalanta nel mio primo album delle figurine.
Un posto nel mio pantheon personale che difficilmente potrà essere scalfito.

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!

Mah, credo fosse un buon portiere per metà classifica, turci già per dirne uno me lo ricordo meglio.
Magari si, qualche anno in più in europa (league) lo poteva fare, ma in nazionale non penso proprio

E Lorieri? Vogliamo parlare di Lorieri? No, dico, parliamone pure. Fece una delle più grosse parate che mi ricordi (purtroppo non quando stava alla Roma), mi pare su Schillaci, tiro a botta arcisicura da distanza risibile.

Mi rimase impresso questo scatto, messo anche sul Guerin Sportivo, del quale allora ero avido consumatore.

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Negli anni '90, a memoria, ricordo diversi portieri di discreto livello ma mai finiti nel giro della nazionale per via dei mostri sacri che vi giocavano.

Penso ai già citati Turci e Lorieri piuttosto che a Francesco "Franco" Mancini e Andrea Mazzantini (anche se fece bene solo a Perugia).
Mi vengono in mente anche eterne promesse mai sbocciate, come Matteo Sereni (perso per strada per tanti motivi).
Poi c'è chi magari ha fatto comparsate in nazionale ma in altri contesti e con concorrenza più "umana" avrebbe potuto giocare di più, in tal senso su tutti penso a Luca Bucci.

La scuola italiana dei portieri resta sicuramente di alto livello, anche oggi seppur in maniera minore (con tutti i distinguo del caso) ci sono "onesti mestieranti" della porta (oltre a chi viene convocato in nazionale).

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Ci credo che ti ricordi meglio Turci, sei troppo piccolo per ricordarti gli anni migliori di Ferron!

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!