Il supplemento "La Juventus Campione d'Inverno" uscito in allegato a "Lo Sport Illustrato" n° 4 del 1960 propone un'interessante intervista a John Charles in cui rivela particolari inediti della sua carriera fino a quel momento:
- Il gol più bello fu quello che realizzò a Wembley con la nazionale del Galles contro l'Inghilterra nel 1956 in occasione del Torneo Interbritannico. Dice che persero 4-1, ma il suo gol di testa fu spettacolare perché realizzato a una dozzina di metri dalla porta in posizione decentrata e perché eluse la marcatura di Billy Wright.
- La partita che ricorda con maggior soddisfazione fu quella di due anni prima al Comunale tra Juventus e Fiorentina terminata 0-0 ma che diede lo Scudetto matematico alla Juventus: si emozionò moltissimo.
- Il momento peggiore fu quando in una partita del campionato inglese si infortunò al ginocchio e dovette perciò essere operato due volte al menisco, prima a sinistra e poi a destra.
- L'avversario più difficile fu il francese Raymond Kopa, incontrato in una sfida del 1955 tra la rappresentativa britannica ed il Resto d'Europa. John Charles giocò da stopper e il centravanti Kopa gli creò parecchie difficoltà. "Mi fece sudar freddo!", disse.
- La squadra più ostica incontrata è stata la Cecoslovacchia nel 1957. Allora giocava da centravanti. Dice che aveva giocatori bravissimi e difensori molto tosti ma non sleali.
- Giudica il pubblico di Torino molto competente, ma anche molto esigente perché pretende sempre dalla Juventus prestazioni al di sopra della media.
- Il Leeds, con i soldi ricavati dalla cessione del giocatore alla Juventus, ha costruito una tribuna nuova.
Viene inoltre detto nell'articolo che in occasione di una partita tra Juventus e Fiorentina, Charles si schiantò contro il palo e tutta l'Italia vide il palo tremare, mentre John ne uscì senza neanche un livido...
In un'amichevole tra Juventus ed Arsenal che si giocò a Torino, Charles si picchiò di santa ragione con un avversario. Era suo fratello Mel...

John aggiunse che il suo ruolo preferito era quello di stopper. Nel campionato precedente lo aveva fatto per 3 partite e disse che se fosse stato per lui avrebbe giocato da stopper fino a fine carriera. Però, essendo professionista, è disposto anche ad adattarsi a fare il centravanti, l'importante è giocare: "Sono insomma come uno che abbia tanta sete e che sia incerto tra questa o quella marca di birra"

La moglie si chiama Peggy ed hanno tre figli: Terry (la bambina), Peter e Melwyn: sono tre bimbi robusti quasi quanto il padre. La moglie Peggy ha un po' di nostalgia per la Gran Bretagna ed è un po' dispiaciuta perché i bambini sanno solo l'italiano e quasi non sanno parlare l'inglese...