ldeldego ha scritto:
accursio ha scritto:
O Futeboleiro ha scritto:
il Mister ha scritto:
Zambrotta era ancora un'ala, diventò terzino durante la stagione 2002/03
Invece mi sembra di ricordare che già nella seconda parte della stagione 2001/02 Lippi lo schierò terzino sinistro.
accursio ha scritto:
Il Brasile però in quel mese trovò un Rivaldo al canto del cigno, un Ronaldo tornato a grandi livelli e un Ronaldinho acerbo ma già decisivo.
Quei tre fecero la differenza e complice un percorso non insormontabile (di fatto solo l'Inghilterra fu un avversario temibile), vinse abbastanza agevolmente.
Io mi ricordo anche Cafu e Roberto Carlos che fecero un Mondiale strepitoso; lo stesso Lúcio in difesa fece ottime cose. Quel Brasile viene spesso sottovalutato, ma io mi ricordo che giocò un grande calcio con tanta qualità e soprattutto a ritmi elevatissimi.
Giusto, ma la vera differenza la fece il trio d'attacco.
Secondo me la vera differenza la fece il calendario. L'unica avversaria di livello del Brasile, fu l'Inghilterra. Che infatti li mise in grosse difficoltà. Ci volle una magia misto casualità di Ronaldinho, con mezza papera di Seaman per averne ragione. Ma non ditemi che la rosa del Brasile con Roque Junior, Edmilson, Gilberto Silva e Kleberson titolari fissi, valeva quella dell'Argentina, quella della Francia e la nostra... Siamo su categorie differenti.
Fu uno strano mondiale, dove le vere favorite fecero harkiri, o uscirono in modi turbolenti, se posso usare questo termine.
Tornando a noi comunque, anche passando con la Corea, senza Di Biagio, Zambrotta, Nesta, Totti, e con Di Livio titolare, non avremmo avuto vita facile con la Spagna.
Il Brasile si qualificò con molta difficoltà per quel mondiale. In sede di pronostico nessuno gli dava un centesimo.
Però si sottovalutò che le nazionali favorite oltre ad alcuni problemi di qualità in qualche reparto (Italia in primis), scontavano che alcuni giocatori top si presentarono al torneo fuori forma, problema dovuto in larga parte al notevole numero di partite giocate nel corso dell'anno e se la memoria non m'inganna, molte delle partite giocate in quel Mondiale furono caratterizzate da un grande caldo (inferiore solo alla fornace di Usa 94).
Il Brasile aveva tutti i suoi giocatori principali (tranne Cafu, Roberto Carlos e Lucio che comunque giocarono molto bene) o militanti nel campionato brasiliano, o riserve di top club europei, mentre i tre giocatori cardine (il trio d'attacco) di partite ad alto dispendio energetico ne giocarono molto poche in quella stagione (Ronaldinho militava nel Psg in un campionato non esaltante, mentre Rivaldo fu molto deludente al Barcellona e Ronaldo tornò in discreta forma solo nel finale della Serie A) e al torneo ci arrivarono belli freschi e riposati.
Mettici un calendario non trascendentale, una buona organizzazione di gioco e solidità difensiva (Marcos e Roque Junior disputarono il torneo della vita) e il gioco è fatto.