Garrincha ha scritto:
Ma i primi 2 anni il Milan di Capello faceva spesso goleade (8-2 al foggia, 7-3 alla fiorentina, 5-4 al Pescara e cosi via). Fu il terzo anno (93-94) che vinceva tutte le partite 1-0. Finche' ha avuto Van Basten segnava molto di piu'. Tu dici che Capello ha avuto la fortuna di avere un Van Basten migliore rispetto a quello di Sacchi, ma fu solo fortuna o forse Van Basten gioco' meglio perche' non sopportava Sacchi (fu lui uno di quelli che lo caccio')?
Van Basten non sopportava più Sacchi, questo è acclarato e come lui, molti altri nello spogliatoio.
Comunque nel 1988-89 e nel 1989-90 l'olandese segnò molto, nel secondo anno fu capocannoniere e nelle prime otto giornate era indisponibile (non a caso quando rientrò il Milan di Sacchi cominciò la grande rimonta che lo portò a sfiorare lo scudetto).
Sacchi curava molto la fase difensiva, che seppur a zona e spesso alta era organizzatissima, grazie ad una tattica del fuorigioco pressochè perfetta, il suo Milan subiva pochi gol ed era quasi sempre la miglior difesa, mentre non è mai stato il miglior attacco.
Quoto chi ha scritto che in attacco Sacchi inventò poco, tranne un uso intensivo del pressing. In compenso provocò la scomparsa del trequartista e il 4-4-2 dogmatico che imperversò negli anni 90.
I meriti di Arrigo sono enormi, ma spesso a mio avviso è mitizzato, sostanzialmente se non eliminava il Milan in Coppa Italia e Berlusconi non era allo stadio quel giorno, dubito avrebbe svoltato. Il suo Parma in Serie B quell'anno non andò oltre la metà classifica, anche se teoricamente fino all'ultima partita giocata a Pescara era ancora in lizza promozione.