Perdonate l'insistenza sull'argomento, ragazzi, ma il modo di giocare di questi due calciatori mi ha particolarmente colpito; sebbene
entrambi vengano definiti come attaccanti ( addirittura Law, in alcune zone del web viene considerato un puro finalizzatore ), io ne ho visto alcune partite e avrei un mio parere personale, sul quale vorrei commenti da parte di chi si è preso la briga di fare lo stesso.
Law, fino a quando Charlton gioca all'ala sinistra, svolge un ruolo più da mezzapunta, impostando anche da dietro e partendo sempre da lontano, probabilmente, con lo spostamento dell'inglese nel ruolo in cui divenne maggiormente una celebrità, poi lo ritroviamo in un ruolo più da punta pura;
Albert, invece, mi sembra una vera e propria mezzapunta alla Di Stèfano, piuttosto che un attaccante puro. Voi che ne dite???

Per come li conosco sono d'accordo

Law peraltro giocatore tecnicamente eccellente e molto bello da vedere, il pallone d'oro del 1964 fu forse "sottratto" a Suarez, ma ecco lui era di certo fra i 2-3 candidati più meritevoli. Anche a Torino fece benissimo, per quel poco che ci ha giocato.

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Il buon gusto è la morte dell'arte.

Concordo con l'analisi su Law. Tra l'altro, sto da poco visionando INGHILTERRA vs SCOZIA del 1967 ( valevole, se non erro, per il british championship ) e Law, schierato col n.10, anche in quell'anno, gioca ancora da mezzapunta...

Come dici tu, Law e Albert erano degli attaccanti capaci di svariare su tutto il fronte. Law fu impiegato da mezzala, seconda punta, esterno e anche da centrocampista. Albert era un giocatore molto raffinato e come Law sapeva disimpegnarsi in diversi ruoli.

Ti consiglio di vedere Inghilterra-Resto del Mondo 1963, dove Law gioca a centrocampo in coppia con Di Stefano nel Resto del Mondo.

Visionata, Marco. Assolutamente d'accordo. Tra l'altro un DI STEFANO, a dispetto dell'età, ancora formidabile tuttocampista.

"France Football" n° 1085 del 27 dicembre 1966 propone un'intervista molto interessante a Flórián Albert:

«C'è una grossa differenza tra il Flórián Albert del 1965 e il Flórián Albert del 1966. Fino all'anno scorso infatti il mio ruolo sia nel Ferencváros che nella Nazionale ungherese era quello di centravanti. Il problema, però, era che, soprattutto in provincia, venivo marcato in modo molto stretto, anche con metodi rudi e anche sotto lo sguardo compiacente degli arbitri. Perciò ero spesso infortunato e non potevo giocare con continuità. In quel periodo la nostra squadra aveva altri due attaccanti infortunati, Fenyvesi e Varga, che vennero sostituiti da Németh e Rátkai. Il primo è un attaccante molto efficace, un interno di punta che segna parecchi gol. Così il mio allenatore ha deciso di arretrarmi di qualche metro, in modo da poter essere d'appoggio a Németh. Lo stesso è accaduto anche in Nazionale, con Farkas e Bene che sono chiamati a fare le punte avanzate, mentre io mi destreggio in posizione più arretrata, essendo il regista e il costruttore di gioco. Sono più a mio agio in questa posizione. Quando una punta commette un errore, infatti, viene subito criticato, mentre un regista partecipa di più al gioco e, se sbaglia, questi errori possono risultare meno vistosi e decisivi. Sono cresciuto con il mito della Honvéd. All'età di 12/13 anni ero già nelle giovanili del Ferencváros. Ricordo che giocavamo le nostre partite la domenica mattina, ma il pomeriggio correvo sempre a vedere la Honvéd di Puskás, Hidegkuti, Kocsis e Bozsik. Da loro penso di aver imparato moltissimo».


Denis Law devo approfondirlo...

I moderatori, al fine di favorire una più agevole consultazione e una minore dispersione, forse potrebbero accorpare i ben tre thread su Flórián Albert in prima pagina in questo momento (o almeno due su tre, visto che in questo c'è di mezzo anche Denis Law).

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